Sempre con riferimento alla misura in ambiente di una coppia di diffusori con rumore rosa non correlato (nel senso che lo stimolo del canale destro non è correlato con la stimolo del canale sinistro) sempre qui:
http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... f=5&t=8779 si legge questo post:
Qui il sig. Calabrese fa un po' di confusione.
Costruiamo un impuslo in questo modo: nel dominio della frequenza prepariamo uno spettro di 2^15 righe spettrali che hanno tutte lo stesso modulo e le fasi relative a zero. Antitrasformiamo e otteniamo un impulso periodico che si ripete ogni 2^16 campioni. Salviamo uno o più periodi di questo impulso in qualche formato che possa essere "suonato".
Ora, sempre nel dominio della frequenza, prepariamo un altro spettro sempre di 2^15 righe ma ora facciamo in modo che ogni riga abbia lo stesso modulo ma che le relazioni di fase tra le righe siano casuali. Antitrasformiamo e otteniamo un rumore bianco pseudocasuale. Salviamo uno o più periodi di questo rumore in qualche formato che possa essere "suonato".
Prepariamo il diffusore acustico, il microfono, lanalizzatore di spettro e tutto quello che serve.
Impostioamo l'analizzatore per acquisire 2^16 campioni.
Ora alimentiamo il diffuore con il rumore, regoliamo il volume per ottenere un rapporto segnale/rumore adeguato e osserviamone lo spettro con l'analizzatore. Memorizziamo questo risultato.
Avendo curu di no spostare nulla, supponiamo di poter sparare nei diffusori un impulso con ampiezza sufficiente da ottenere lo stesso valore RMS del rumore bianco.
Dato che questo è un esperimento mentale
i moduli dei due spettri risultano uguali. La cosa si dimostra matematicamente ma il sig. Calabrese si altera quando viene usata la matematica quindi lasciamola da parte.
Diciamo solo che, se fosse stato un esperimento reale, l'impulso avrebbe probabilmente mandato a fondo corsa gli altoparlanti mentre il rumore bianco avrebbe probabilmente bruciato il tweeter.
E questi sono i motivi percui non si usano impulsi e non si usa il rumere biaco.
Le cosidette "misure impulsive" in realtà si ottengono alimentando i diffusori con rumere rosa pseudocasuale e, processando opportunamente stimolo e risposta, si ottiene la risposta impulsiva nel tempo. Se questo processo viene fatto utilizzando la trasformazione di Hadamard si ottiene un certo milgioramento del rapporto segnale/rumore.
A parte che in questo modo si misura un diffusore (e non due contemporaneamente) sorge spontanea la domada: in quale momento è stata fatta una media?
O vogliamo sostenere che la FFT è un processo che esegue una media?
Ricordiamoci che stiamo parlando della FFT che esegue un analizzatore di spettro.