MarioBon ha scritto:traduzione del testo di Sanders proposto da Flavio:
Non si possono testare con precisione i cavi ascoltandone uno, poi staccare, collegare l’altro e ascoltare di nuovo. La nostra "memoria audio" per i dettagli sottili è troppo breve (due secondi, scientificamente dimostrato) per ricordare con precisione sottili differenze nel suono in una simile prova, e non possiamo controllare più volte per essere sicuri di ciò che sentiamo - così siamo facilmente ingannati, è necessario essere in grado di passare istantaneamente e ripetutamente per sentire le differenze reali tra le interconnessioni (o qualsiasi altro componente). .
Per testare le interconnessioni non servono apparecchiatura di prova. È possibile utilizzare il preamplificatore per fare la commutazione. Avrete bisogno di un connettore a "Y" in modo da poter collegare i due cavi in prova (chiamiamoli "A" e "B") allo stesso componente - probabilmente il lettore CD.
Si noti che il connettore "Y" è lo stesso per entrambe le interconnessioni, quindi, anche se si ritiene che il connettore "Y" alteri in qualche modo il suono (non lo fanno), lo stesso segnale passerà attraverso entrambe le interconnessioni quindi il test sarà ancora valido. Si sentiranno solo le eventuali differenze tra i cavi, e si può sentire la differenza (se presente) su qualsiasi segnale, anche uno corrotto e distorto.
Collegate i connettori a "Y" alle uscite sinistra e destra del vostro lettore CD. Collegare un'estremità del cavo "A" e "B" al connettore "Y". Fatelo per entrambi i canali.
Collegare le altre estremità del cavo "A" ad uno degli ingressi di linea preamplificatore (come "CD"). Collegare l'altra estremità del cavo "B" all’ingresso tape monitor. Fatelo per entrambi i canali. Siate sicuri di non invertire i canali. Tutti gli ingressi a livello di linea su un preamplificatore sono identici, quindi non importa quali si utilizzano.
Si potrebbe collegare i cavi a qualsiasi altro ingresso a livello di linea del preamplificatore invece di "Tape". Ma gli ingressi del tape monitor permetteranno di passare avanti e indietro tra le interconnessioni agendo sull’interruttore del tape monitor, invece di dover premere interruttori di ingresso differenti, o ruotare una manopola.
Commutare un singolo switch come un tape monitor è più conveniente e rende facile fare il test "in cieco" in modo da non sapere quale cavo si sta ascoltando. Il test in cieco è desiderabile per fare in modo che i pregiudizi personali non influenzino i risultati del test.
Capisco che alcuni audiofili non credono nei test in cieco. Ma in realtà ora, perché avete bisogno di conoscere il marchio delle interconnessioni per ascoltare le differenze tra di loro? Se suonano diversi, suonano diversi. È possibile ascoltare tali differenze, anche con gli occhi chiusi.
Il test in cieco offre il vantaggio di eliminare aspettative psicologiche e pregiudizi. La natura umana è tale che se si ritiene che un particolare componente suonerà "meglio" (per qualsiasi motivo), allora suonerà meglio. Quindi, per essere sicuri che non ci si illudi, non si deve sapere quale cavo si sta ascoltando.
”.
Che bel forum e quanta bella gente ed amici.
Vediamo di trovare qualche pecca in quanto postato.
Prima di fare il test qualcosa già sappiamo. Ne saremo influenzati? Perfino la scelta del tipo di test sembra esserne influenzata.
Sappiamo che le differenze sono sottili, e reputiamo quindi che un test in doppio cieco ben si presti.
Ma se le differenze sono sottili, perché questo ci dice la teoria, quale interesse può avere questa prova?
Bisogna fare un test che parta dal presupposto che le differenze non siano piccole, e in tal senso va organizzato ex novo.
Si parte anche dal presupposto che non sappiamo bene cosa misurare, e non possiamo trascurare le elaborazioni del sistema percettivo, il quale, se lo ritiene utile ai suoi scopi è capace di ignorare forti segnali e dare peso a quelli deboli.
Inoltre bisogna considerare che il sistema percettivo ottiene dati e li elabora, inducendo azioni consequenziali, e il tutto anche senza il nostro intervento cosciente.
La coscienza, quando richiesta, è la colpevole principale dell'intervento dei nostri pregiudizi, anch'essi coscienti.
Questo avviene ad esempio nel caso in cui si richiedono risposte verbali.
Gli ascolti brevi, poco amati dagli audiofili, non sono un problema in sé ,ma semplicemente non hanno nulla a che fare con un ascolto normale audiofilo.
Se il problema è la memoria a breve, inventiamo un test in cui essa non serva.
Nei test in doppio cieco medicali si confrontano due farmaci dei quali uno è ben noto nella sua composizione e nei suoi effetti, e l'altro no.
Se testiamo due cavi non siamo in questa situazione.
È vero che i cavi "ben fatti suonano tutti uguali ". Infatti sono fatti per suonare tutti uguali e si differenziano al massimo nei loro valori elettrici, che come sappiamo contano poco, e infatti è vero.
Se vogliamo fare dunque una prova seria dimentichiamoci di tutto ciò, e sopratutto inventiamo una prova ad hoc....e magari anche dei cavi ad hoc, costruiti per la prova. Magari i miei, fatti per amplificare le differenze che non sono piccole, ma che nulla hanno a che fare con i valori dei parametri elettrici e con le misure classiche fatte finora sui cavi.
A vostra disposizione.