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Re: Riassunto

Inviato: 01/06/2018, 12:01
da TeoMarini
TomCapraro ha scritto:...misura un diffusore in campo vicino (c'è una precisa tecnica come farlo, se non lo sai chiedi)...
Domanda da "niubbo": misurare un singolo altoparlante in campo vicino è semplice!
Esiste un metodo per misurare la risposta in campo vicino di un diffusore intero, con altoparlanti distanti (a volte, anche parecchio) tra loro?
Grazie!

Re: Riassunto

Inviato: 01/06/2018, 15:47
da MarioBon
se si tratta di un altoparlante singolo abbiamo tutte le nozioni e gli strumenti per fare misure in campo vicino almeno fino ad una certa frequenza. Quando c'è più di un altoparlante le cose si complicano assai. Prendiamo il caso semplice di un diffusore a due vie.
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nella prima figura il microfono è a 25 cm (in asse tra woofer e tweeter) e il pavimento a un metro. L'errore sulla determinazione dell'SPL diretto (alla frequenza dove l'emissione di woofer e tweeter sono uguali) varia da -1. a +1.2 dB.
Nel secondo esempio la distanza del microfono è di 50 cm e l'incertezza sull'SPL si estende da -1.9 a 2.4 dB. Più ti allontani e peggio è.
Per miglioare la situazione si può mettere un materassino assorbente sul pavimento tra microfono e diffusore. Un pannello di poliuretano a cella aperta con profilo piramidale ( cm + piramide da 7 cm) assorbe almeno 80% a 500 Hz. Se ne metti due uno sopra l'altro assorbi ancora di più ed estendi la misura verso il basso. Con questo sistema le misure sopra i 500 Hz (con microfono a 25 cm) cominciano a diventare precise (errore contenuto entro un dB) e quelle tra 250 e 500 sono almeno credibili (e facilmente integrabili con le misure in campo vicino). Vedi questa figura:
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Qui la distanza del microfono è di 25 cm.
Affinchè la cosa funzioni gli altoparlanti devono essere sufficientemente omnidirezionali.
Questi esempi considerano solo una superficie considerando che le altre siano "molto più lontane" e quindi poco influenti.

Un ulteriore trucco per aumentare la distanza di misura (che usa anche GPM) è utilizzare un microfono altamente direzionale.

Sbaggion dispone di tutte le conoscenze per ricostruire la risposta in frequenza di un diffusore multivia a partire da una serie di misure (con altoparlanti in fase ed in controfase) eliminando le riflessioni vicine. Forse non ci ha mai pensato ma lo può fare.

Re: Riassunto

Inviato: 01/06/2018, 15:55
da MarioBon
Il modo migliore per disporre i diffusori da misurare in un ambiente riverberante sono discritte in un documento della B&K che riguarda il Gate System.
In sostanza:
- diffusori e microfono vanno disposti lungo una diagonale della stanza
- diffusori e microfono lontani dalle pareti (verso il centro della stanza)
- a metà altezza tra soffitto e pavimento

Questo, nel nostro caso, richiederebbe di mettere un materassino assorbente anche sul soffittto.
http://www.mariobon.com/Articoli_storic ... 6_1976.pdf

http://www.mariobon.com/Articoli_storic ... 3D_con.pdf

Re: Riassunto

Inviato: 01/06/2018, 15:56
da Dindy
MarioBon ha scritto:Sbaggion dispone di tutte le conoscenze per ricostruire la risposta in frequenza di un diffusore multivia a partire da una serie di misure (con altoparlanti in fase ed in controfase) eliminando le riflessioni vicine. Forse non ci ha mai pensato ma lo può fare.
Non conviene la solita tecnica del gating + misura in campo vicino per la gamma bassa? Mi risulta sia piuttosto affidabile nel simulare una risposta anecoica.

Re: Riassunto

Inviato: 01/06/2018, 16:01
da MarioBon
Infatti lo è. Anche il metodo della esclusione delle riflessioni (tramite finestre) è efficace ma tutti questi sistemi soffrono della stessa limitazione: hanno bisogno di ambienti molto grandi e la "scomodità" sta nell'allontanersi dal pavimento.

Re: Riassunto

Inviato: 01/06/2018, 17:01
da Tiromancino
http://146.88.69.205/piezo/files/KSN-10 ... asheet.pdf

a parte che il vantaggio (se esistente) di questo tweeter sarebbe elettrico e non per la forma della sua trombetta del kaiser, come facilmente qualunque lettore per quanto sprovveduto può constatare dalla sola lettura :

"Elettricamente, questi altoparlanti piezo-ceramici
appaiono come condensatori da 0,3 MicroFarad e mostrano
alta efficienza (40 - 50%) nella conversione dalla
energia elettrica in energia acustica"

--Che è un dato bruto svincolato dalla reale impedenza del crossover e conseguenzialmente delle tensioni di alimentazione ovvero quel 40/50% vale per impedenze altissime di migliaia di ohm -- in vero, a impedenze umane ( 4/8 ohm )
esibisce un miserando 92 db/ watt ....

COME E' ESPERIENZA DI TUTTI quelli che hanno usato queste merxe di tweeter.
Allora , noto fonico, esistono datasheet di vecchi driver Altec che dichiarano su tromba una efficienza del 30% ma sono cose del secondo dopoguerra, non si sa come misurate o propagandate.
La realtà è che i driver più sono efficienti / suonano forte e più squakkerano .

L' Hi-Fi non vuole queste caratteristiche ...

Re: Riassunto

Inviato: 01/06/2018, 17:41
da TeoMarini
Accipicchia!!! :o

Mi sono assentato qualche ora...
e ritrovo tutto questo da leggere!!!

Grazie a tutti!!! :D ;)

Re: Riassunto

Inviato: 01/06/2018, 18:15
da MarioBon
Tiromancino ha scritto:http://146.88.69.205/piezo/files/KSN-10 ... asheet.pdf

a parte che il vantaggio (se esistente) di questo tweeter sarebbe elettrico ....
Questo tweeter piezo presenta l'impedenza di un condensatore da 0.3uF (26 ohm a 20kHz) questo significa che, se gli colleghiamo in serie un condensatore non otteniamo un filtro passa alto del primo ordine ma un attenuatore (realizziamo un partitore capacitivo).
La cosa più conservativa da fare è metterergli in serie una resistenza da 6.8 ohm (per non cortocircuitare l'ampli alle alte frequenze e per non indurre autooscillazioni) quindi compensare l'impedenza con una rete RL serie e ottenere così un tweeter con impedenza pressochè costante di 6.8 ohm al quale potremo applicare il filtro passa alto desiderato (calcolato su carico resistivo di 6.8 ohm).
La resistenza da 6.8 ohm in serie introduce un polo nella risposta del tweeter prossimo a 80kHz e non dà fastidio.
Quindi, costa poco ma richiede almeno tre componenti passivi in più nel filtro.
Se non lo filtri suona lo stesso ma meno bene (e magari l'ampli oscilla...).

Re: Riassunto

Inviato: 01/06/2018, 18:31
da TomCapraro
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Mi sarei sentito cretino se avessi dichiarato che un attenuazione sotto i 90hz dipende dalle dimensioni ("piccole") di una sala (prima anecoica secondo calabrese) semianecoica.
Mi sarei sentito cretino se avessi dichiarato che la "vicinanza" dei coni assorbenti avrebbero causato reattività a oltre i 20cm di distanza. (la configurazione di Allison non mostra affatto caratteristiche simili da immaginare i coni assorbenti sotto tale distanza)

Re: Riassunto

Inviato: 01/06/2018, 19:10
da TomCapraro
TeoMarini ha scritto:Domanda da "niubbo": misurare un singolo altoparlante in campo vicino è semplice!
Esiste un metodo per misurare la risposta in campo vicino di un diffusore intero, con altoparlanti distanti (a volte, anche parecchio) tra loro?
Grazie!
Ciao Teo, bella domanda!

Il problema non è tanto la vicinanza tra gli altoparlanti in quanto si potrebbero usare barbatrucchi che vertono nel parzializzare l'emissione (e con segnali filtrati appositamente senza andare a staccarli dal crossover in quanto verrebbe falsificato sia il carico che i tagli) in modo che si possa rendere predominante la via da esaminare.
Il problema maggiore è il baffle, la sua larghezza non incide nella rilevazione della parte relativa alle basse frequenze (woofer) quanto invece alle vie superiori poichè diminuisce il diametro dell'altoparlante che, rispetto al baffle, riduce la caratteristica di sorgente puntiforme e ne limita il range di frequenza con la quale si possono ottenere risultati attendibili e confrontabili ad un vera anecoica.
A quello che ha già postato Mario aggiungo il discorso relativo alle basse frequenze.
Queste, se rilevate in campo vicino, non risentono molto del campo riflesso ambientale.
C'è molta proporzionalità tra misura in campo lontano e campo vicino in quanto l'altoparlante dedicato, a queste frequenze, si comporta come un pistone.
La limitazione della frequenza di misura è data dalle dimensioni dell'altoparlante, se misurato "a solo", mentre se è montato in cassa bisogna considerare la larghezza del pannello.
Dividendo 10.950 per la larghezza dell'altoparlante (prendendo la misura del cono del woofer fino al centro della sospensione) si ricava la frequenza massima con la quale ottenere misure attendibili entro scarti di uno solo dB.
Stessa cosa se si va a rilevare l'altoparlante montato in cassa, ma in questo caso va calcolata la larghezza del baffle e non quella dell'altoparlante.
Per altoparlanti quasi radenti al suolo usare una certa razionalità, quindi sollevare il diffusore (basta anche mezzo metro)
Infine rimane la distanza tra il microfono e il centro dell'altoparlante.
Si prende a riferimento la larghezza dell'altoparlante (come specificato prima fino al centro della sospensione) e si moltiplica per 0,055, in questo modo si otterrà la distanza massima che non dovremmo superare, al contempo si deve prestare attenzione in modo che il cono non sbatta contro la capsula.