Credo basti questa frase a pag. 34
"Per un tipico brano musicale analogico e rumoroso e fortemente scorrelato, i presupposti del modello classico di quantizzazione sono soddisfatti anche senza Dither e il Dither è inutile."
L'articolo è formato dal Prof. Francesco Romani.
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TEST: dither ON dither OFF
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Re: TEST: dither ON dither OFF
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Re: TEST: dither ON dither OFF
Mario, le conclusioni di F.Montanucci rispecchiano ancora meglio le mie prove.MarioBon ha scritto:Credo basti questa frase a pag. 34
"Per un tipico brano musicale analogico e rumoroso e fortemente scorrelato, i presupposti del modello classico di quantizzazione sono soddisfatti anche senza Dither e il Dither è inutile."
L'articolo è formato dal Prof. Francesco Romani.
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Ci tengo a sottolinearlo poichè non ho MAI fallito una prova finadesso.
Tranne per la musica elettronica realizzata al PC, tranne per i toni puri sinusoidali (anch'essi sintetizzati al pc) l'intera discografia analizzata e testata (le migliori registrazioni esistenti in commercio) produce questo risultato:
1) l'aggiunta di solo dither peggiora (paradossalmente...ma è cosi) la trasparenza dei segnali a basso livello. (ho specificato in quali segnali)
2) l'aggiunta di dither + noise shaping rende equipollente (agli ascolti identici e non discernibili) la percezione se paragonata ad una condizione senza dither.
saluti, Tom
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Re: TEST: dither ON dither OFF
L'articolo di Audioreview termina lì?
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Re: TEST: dither ON dither OFF
Si, è l'ultima dichiarazione.LLLLeonardo ha scritto:L'articolo di Audioreview termina lì?
saluti, Tom
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Re: TEST: dither ON dither OFF
Comunque mi rimane l'ultima prova da fare.
I segnali che avevo preparato sono stati amplificati di +44db. (perchè originariamente deboli)
Userò gli originali nell'impianto principale (non in cuffia) e, secondo le condizioni acustiche della mia sala, (di notte faccio poco piu di 20dBA di rumore) regolerò il volume dell'amplificatore affinchè io possa percepire in modo sufficiente i particolari di quel pianissimo.
Mi segnerò il punto in cui è stato necessario arrivare con la manopola.
Visto che conosco bene il brano...ipotizzerò a quel livello di volume -virtuale- raggiunto, quale terremoto possa succedere nel momento in cui sopraggiungerà il fortissimo.
I segnali che avevo preparato sono stati amplificati di +44db. (perchè originariamente deboli)
Userò gli originali nell'impianto principale (non in cuffia) e, secondo le condizioni acustiche della mia sala, (di notte faccio poco piu di 20dBA di rumore) regolerò il volume dell'amplificatore affinchè io possa percepire in modo sufficiente i particolari di quel pianissimo.
Mi segnerò il punto in cui è stato necessario arrivare con la manopola.
Visto che conosco bene il brano...ipotizzerò a quel livello di volume -virtuale- raggiunto, quale terremoto possa succedere nel momento in cui sopraggiungerà il fortissimo.
saluti, Tom
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Re: TEST: dither ON dither OFF
Ho provato a sentire i 4 files nell'impianto.
Quello che decade dopo il "colpo di percussione", affinché si possa sentire, richiede un volume molto alto, tuttavia provando il brano originale (quello dal quale è stato estratto il pianissimo) con lo stesso livello di volume, si riesce a sfruttare l'intero range dinamico (sono circa 78dB finestrati a 100ms).
Non saprei quanti impianti possano riprodurre quelle cannonate senza incappare in limitazioni meccaniche da parte dei woofers.
Quello che decade dopo il "colpo di percussione", affinché si possa sentire, richiede un volume molto alto, tuttavia provando il brano originale (quello dal quale è stato estratto il pianissimo) con lo stesso livello di volume, si riesce a sfruttare l'intero range dinamico (sono circa 78dB finestrati a 100ms).
Non saprei quanti impianti possano riprodurre quelle cannonate senza incappare in limitazioni meccaniche da parte dei woofers.
saluti, Tom
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