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L'apparato uditivo umano riesce a distinguere due sorgenti se sono "separate" da un angolo di circa 6 gradi. Quindi più i diffusori sono distanziati tra loro, tanta maggiore è l'angolo che li separa e tante maggiori sono le sorgenti distinguibili. Per esempio se l'ascoltatore si trova al vertice di un triangolo equilatero potrà distinguere dieci posizioni (60°/10=6°). Se si trova al vertice di un triangolo rettangolo potrà dstinguere 90°/6°=15 posizioni (ma si troverà più vicino alle casse).
Ne segue che con i diffusori vicini si può ascoltare bene un pianoforte o un quartetto mentre per la musica sinfonica sarebbe meglio distanziare maggiormente i diffusori. L'angolazione (toe in) dipende dalla dispersione orizzontale dei diffusori, dalla distanza delle pareti laterali e dal gusto personale dell'ascoltatore. Lo scopo è quello di non sentire un "buco" in mezzo ai diffusori (cosa che succede quando sono troppo direttivi e troppo lontani).
Klipsch dovette realizzare un "canale centrale" per correggere la risproduzione dei Klipshorn che posti negli angoli di un grande salone, non riuscivano a "chiudere" il canale centrale virtuale.
Se il Klipshorn fosse stato veramente il "diffusore perfetto" non avrebbe avuto questo difetto.

Finquando non si avverte un "buco" al centro del palcoscenico, con annessa perdita di focalizzazione... conviene allargare il piu possibile la distanza tra i diffusori.

TomCapraro ha scritto:Finquando non si avverte un "buco" al centro del palcoscenico, con annessa perdita di focalizzazione... conviene allargare il piu possibile la distanza tra i diffusori.

quindi ho fatto bene?
solo che per poterli avere cosi distanziati ho dovuto avvicinare i diffusori molto alla parete di fondo , distanza attuale circa 10 cm

Se senti meglio di prima hai fatto bene. Per la distanza dal muro non ti deve preoccupare: con il DRC, al bisogno, sistemi qualsiasi cosa.

MarioBon ha scritto:L'apparato uditivo umano riesce a distinguere due sorgenti se sono "separate" da un angolo di circa 6 gradi. Quindi più i diffusori sono distanziati tra loro, tanta maggiore è l'angolo che li separa e tante maggiori sono le sorgenti distinguibili. Per esempio se l'ascoltatore si trova al vertice di un triangolo equilatero potrà distinguere dieci posizioni (60°/10=6°). Se si trova al vertice di un triangolo rettangolo potrà dstinguere 90°/6°=15 posizioni (ma si troverà più vicino alle casse).
Ne segue che con i diffusori vicini si può ascoltare bene un pianoforte o un quartetto mentre per la musica sinfonica sarebbe meglio distanziare maggiormente i diffusori. L'angolazione (toe in) dipende dalla dispersione orizzontale dei diffusori, dalla distanza delle pareti laterali e dal gusto personale dell'ascoltatore. Lo scopo è quello di non sentire un "buco" in mezzo ai diffusori (cosa che succede quando sono troppo direttivi e troppo lontani).
Klipsch dovette realizzare un "canale centrale" per correggere la risproduzione dei Klipshorn che posti negli angoli di un grande salone, non riuscivano a "chiudere" il canale centrale virtuale.
Se il Klipshorn fosse stato veramente il "diffusore perfetto" non avrebbe avuto questo difetto.

adesso i diffusori sono a 170cm tra loro e tra i diffusori e il punto d'ascolto ci sono solo 150 cm triangolo isoscele

timido ha scritto: quindi ho fatto bene?
solo che per poterli avere cosi distanziati ho dovuto avvicinare i diffusori molto alla parete di fondo , distanza attuale circa 10 cm

Essendo i satelliti filtrati attivamente come passa alto risentono molto meno del problema distanza dalla parete.

becoming a forensic anthropologist
con il nuovo setup, va corretto il filtro o va bene cosi?

Avevi anche -prima- quei due rinforzi nella parte bassa (competenza del subwoofer) ????????

la RF, con filtro DRC dopo le misure, senza alcun spostamento

qui dopo il primo spostamento

TomCapraro ha scritto:Avevi anche -prima- quei due rinforzi nella parte bassa (competenza del subwoofer) ????????

Tom cosa deduci dai grafici ?
grazie