Re: risparmio energetico e dintorni
Inviato: 27/05/2019, 12:49
dopo averci riflettuto penso che comunque i nostri sensi scopriranno sempre il vero dal falso,
wfs si o no, anche wfs2....
la ricerca è suscettibile di altre ricerche ma alla fine anche ingannando tutti i sensi, non potrai
mai togliere all'utilizzatore la consapevolezza dell' inganno, e quindi i sensi si ritarano su un ascolto
che sanno essere una riproduzione e quindi non potrete mai, anche se riusciste in via teorica a riprodurre lo stesso stimolo a farlo percepire come tale.
è una specie di dopo dopo.
mono, stereo, quadri, 7+ 1, wfs.....
questa è una risposta filosofica, ma basata sulla osservazione e sull'esperienza, direi quasi scientifica.
con la tecnologia attuale, i suoi limiti sono scritti nello stereo. il campo acustico come estensione di una pressione acustica nello spazio tridimensionale che sollecita il timpano non può che essere che una piccola fetta dello stimolo originario, e così sarà sempre.
è una fetta grande come l'ambiente in cui ascolti.
potremo con il wfs moltiplicare lo stimolo, ma l'ambiente va duplicato, o più, il che porta a ulteriori manipolazioni del segnale il che normalmente rende il suono elettronico, freddo.
ho usato impropriamente un fracco di termini eh...questa non è lessico è proprietà di linguaggio e ti faccio perdere tempo...scusa
wfs si o no, anche wfs2....
la ricerca è suscettibile di altre ricerche ma alla fine anche ingannando tutti i sensi, non potrai
mai togliere all'utilizzatore la consapevolezza dell' inganno, e quindi i sensi si ritarano su un ascolto
che sanno essere una riproduzione e quindi non potrete mai, anche se riusciste in via teorica a riprodurre lo stesso stimolo a farlo percepire come tale.
è una specie di dopo dopo.
mono, stereo, quadri, 7+ 1, wfs.....
questa è una risposta filosofica, ma basata sulla osservazione e sull'esperienza, direi quasi scientifica.
con la tecnologia attuale, i suoi limiti sono scritti nello stereo. il campo acustico come estensione di una pressione acustica nello spazio tridimensionale che sollecita il timpano non può che essere che una piccola fetta dello stimolo originario, e così sarà sempre.
è una fetta grande come l'ambiente in cui ascolti.
potremo con il wfs moltiplicare lo stimolo, ma l'ambiente va duplicato, o più, il che porta a ulteriori manipolazioni del segnale il che normalmente rende il suono elettronico, freddo.
ho usato impropriamente un fracco di termini eh...questa non è lessico è proprietà di linguaggio e ti faccio perdere tempo...scusa