Carlo ha scritto: 20/04/2022, 0:30
Tom ma stai all'uscita del trasformatore di un componente audio o stai direttamente sulla rete elettrica 220 volt
Nel caso stessi rilevando la 220, come ci si collega senza causare lo scoppio del setup di misura ?
Se un oscilloscopio avesse una tensione di accettazione massima di 250 volt ci si può collegare direttamente ?
Chiedo per curiosità, ma non andrei a farlo per precisare
Quello che vedi nei grafici riguarda la tensione di casa, quindi dalla presa (passando da una rete di attenuazione) all'oscilloscopio/analizzatore di spettro.
Ci sono molti modi per potersi collegare ma...
non invito nessuno a farlo poichè (senza esperienza) ci si puo' giocare LA VITA...!!!
Innanzitutto "250 volt" di accettazione massima non basterebbero poichè la tensione di picco della rete ENEL raggiunge mediamente (e supera) i 311 volt (picco-picco oltre 622 volt)
I 220 volt/230 volt sono relativi al valore efficace, dunque per poter "entrare direttamente" nell'oscilloscopio la tensione max di picco dovrebbe almeno superare i 350 volt.
Entrare direttamente è parecchio temerario, anche "se" l'accettazione massima fosse di 400 volt poichè basterebbe una banale disattenzione per rovinare l'appparecchio, prendere una bella scossa, oppure far saltare quanto minimo il salvavita.
Il motivo è semplice: il connettore di massa dell'oscilloscopio è collegato alla presa di terra, per cui se dalla presa ci si connettesse sulla FASE, la carcassa dell'apparecchio risulterebbe sotto tensione e/o potrebbe schioccare un corto circuito con danni all'elettronica.
Sempre sconsigliandolo a prescindere, "se" si utilizzasse una sonda x10 e si scollegasse la presa terra nella spina dell'oscilloscopio, facendo entrare la FASE nel polo caldo della sonda (con il neutro a massa) il differenziale non scatterebbe, nell'oscilloscopio entrerebbe una tensione attenuata di circa 10 volte, e quindi si potrebbe visualizzare la sinusoide.
Per questo esistono in commercio le sonde differenziali attenuatrici, che consentono una comoda lettura con rischi molto bassi.
Infine costruirsi una rete di attenuazione con due resistenze in serie da circa 1mohm e uno shunt da 100kohm.
Oppure due sonde x100 collegate solo sui due poli caldi dei due canali d'ingresso dell'oscilloscopio.
Alla fine, se tutto ben fatto, i risultati saranno parecchio congrui...ma a seconda dei componenti e dell'uso che se ne fa, si può passare tranquillamente da una misura di rete alla prenotazione delle dimensioni per la bara da morto.