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ripeto, prendo atto di quello scritto da mario, nicola e tom, pertanto li prego di lasciare piena libertà nei test anche "ad minchiam" da parte mia.
grazie

ripeto, prendo atto di quello scritto da mario, nicola e tom, pertanto li prego di lasciare piena libertà nei test anche "ad minchiam" da parte mia.
grazie

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Ma certo che puoi fare tutti i test che ti saltano in mente. Si chiama metodo "Try & Error"

organist ha scritto:Perche non fare un test?
Due lettori identici, uno nuovo appena tolto dall'imballo e l'altro usato, collegato allo stesso impianto, stessi cavi, stesso volume, ecc.
Registrare il suono, fare i confronti.
Poi mettere il lettore nuovo in play continuo per due settimane. La stanza chiusa, senza piu entrare, senza spostare nulla, meno che mai i microfoni, nulla di nulla per due settimane. Spegnere il lettore per un giorno.
Effettuare poi un'altra registrazione dei due lettori, nelle stesse condizioni della precedente, stessa temperatura, stessa umidita dell'aria, stesso orario.
Fare i confronti.
Sarebbe un test molto interessante...

Non suonano del tutto identici nemmeno due lettori nuovi, ci sono sempre le tolleranze sui componenti da mettere in conto.

Il test che tu proponi si può fare anche con un unico lettore, prima nuovo e poi "rodato". L'altro lettore complica solo la situazione.

Nicola mi ha anticipato.
Come giustamente dice, nemmeno due lettori dello stesso marchio/modello produrrebbero misure perfettamente sovrapponibili, e se le tolleranze superano una certa soglia...suoneranno, da nuovi, pure diversi.

audioRimba ha scritto:ripeto, prendo atto di quello scritto da mario, nicola e tom, pertanto li prego di lasciare piena libertà nei test anche "ad minchiam" da parte mia.
grazie

A me piacciono molto le persone come te, consapevoli della relativita' dei risultati, ma goliardicamente incitati nello sperimentare.
Questo approccio non precludera' a nessuno di poter esprimere le loro percezioni.

TomCapraro ha scritto:A me piacciono molto le persone come te, consapevoli della relativita' dei risultati, ma goliardicamente incitati nello sperimentare.
Questo approccio non precludera' a nessuno di poter esprimere le loro percezioni.

grazie

questo scetticismo verso il rodaggio del CDP non lo capisco.
Magari, chissà, dipende ANCHE dalla qualità dell'apparecchio...
intendo, forse... più è semplice (non necessariamente "economico" il CDP, e meno si riscontra un miglioramento, "dopo il rodaggio".
Il mio Labtek HiEnd, (valvolato) sicuramente ha riprodotto un suono diverso, dopo qualche giorno.

Forse per il solo fatto che le valvole (si dice...) hanno SEMPRE bisogno di farsi rodare una bella quantità di ore...
Quando ho sostituito le valvole con delle migliori, si è sentito senz'altro un miglioramento, ma, dopo alcuni giorni, non mi ricordo si siano sentite delle migliorie ulteriori.
Probabilmente quelle "nuove valvole "NOS" erano già rodate...
Di certo il rodaggio dei nostri diffusori è importante, ma non solo per loro....

Per la mia esperienza di qualche anno, devo dire che il rodaggio delle macchine da musica, varia a seconda che si parli, ad esempio, di un player o di un finale, piuttosto che di un pre.
In linea generale, le differenze riscontrate sono minime, talvolta piu' marcate, altre sfumate e quasi irrilevanti.
Cio' che viceversa, rilevo praticamente ogni giorno, è l'importanza del cosiddetto warm up delle elettroniche, cioè la differenza di suono quando queste sono appena accese e dopo un poco di tempo.
Mi sono trovato a rilevare differenze anche di una certa entità, al punto che se prevedo l'ascolto quotidiano, (tranne i finali che hanno un certo assorbimento) preferisco lasciare tutto acceso o al massimo la sezione digitale (player, DAC, liquida, ) ed il pre, in stand-by.
Io sento molta differenza rispetto al setup "freddo"....


Sayonara