Re: ... esistono i risuonatori di Schumann?
Inviato: 23/05/2025, 20:10
Ma che impinto stereo ha Claudio Checchi?
HiFi, sorgenti, amplificatori, altoparlanti, musica
https://audioitalia.mondoforum.com/
Si, è vero, li vende, però mi sembra una persona intellettualmente onesta, nel senso che se l'apparecchio non funzionasse probabilmente non lo venderebbe.Interference ha scritto: 23/05/2025, 13:42
L'altra campana è di qualcuno che questi dispositivi li costruisce e li vende, quindi attenzione![]()
Faccio presente che uno dei primi paragrafi insiste già su alcuni miti che abbiamo sfatato nel thread (o almeno, ci abbiamo provato):
Non saprei, però mi auguro si basi su alcuni dei componenti che costruisce, che sono questi:
Purtroppo le "evidenze sensoriali" non sono accesibili, per diventare oggetti coscienti, sui quali possiamo porre l'attenzione, le "evidenze sensoriali" sono caricate con le memorie pregresse (percezione). In sostanza quello che ascoltiamo in un certo istante dipende dal passato (più o meno recente). Per questo si fanno le misure.Pasquale Farinacci ha scritto: 23/05/2025, 20:19 ...
però bisognerebbe rimanere sempre aperti alle evidenze sensoriali anche se non le si riesce a spiegare del tutto.
Pare avesse ascoltato le Malibran, ma non gli piacevano, troppi bassi a 6,8 hzMarioBon ha scritto: 23/05/2025, 20:44Purtroppo le "evidenze sensoriali" non sono accesibili, per diventare oggetti coscienti, sui quali possiamo porre l'attenzione, le "evidenze sensoriali" sono caricate con le memorie pregresse (percezione). In sostanza quello che ascoltiamo in un certo istante dipende dal passato (più o meno recente). Per questo si fanno le misure.Pasquale Farinacci ha scritto: 23/05/2025, 20:19 ...
però bisognerebbe rimanere sempre aperti alle evidenze sensoriali anche se non le si riesce a spiegare del tutto.
Parmenide, 500 anni prima di Cristo, aveva capito che “Le apparenze sono futili e i sensi ingannevoli”.
A proposito dell'impianto di Checchi: niente casse?
Per il fisico, o l'ingegnere, le evidenze sensoriali non sono sicuramente sufficienti, per l'appassionato sono lo strumento ultimo del giudizio.MarioBon ha scritto: 23/05/2025, 20:44
Purtroppo le "evidenze sensoriali" non sono accesibili, per diventare oggetti coscienti, sui quali possiamo porre l'attenzione, le "evidenze sensoriali" sono caricate con le memorie pregresse (percezione). In sostanza quello che ascoltiamo in un certo istante dipende dal passato (più o meno recente). Per questo si fanno le misure.
Quindi la tua mente è intefacciata direttamente con la corteccia sensoriale e quello che arriva dalle tue orecchie si trasforma automaticamente in oggetto cosciente. Il fatto che tu interpreti la scrittura (e quindi il linguaggio) lascia intendere che anche tu elabori le sensazioni con la percezione (contrariamente non potresti capire quello che leggi).Pasquale Farinacci ha scritto: 23/05/2025, 23:48Per il fisico, o l'ingegnere, le evidenze sensoriali non sono sicuramente sufficienti, per l'appassionato sono lo strumento ultimo del giudizio.MarioBon ha scritto: 23/05/2025, 20:44
Purtroppo le evidenze sensoriali non sono accesibili, per diventare oggetti coscienti, sui quali possiamo porre l'attenzione, le "evidenze sensoriali" sono caricate con le memorie pregresse (percezione). In sostanza quello che ascoltiamo in un certo istante dipende dal passato (più o meno recente). Per questo si fanno le misure.
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lettura labbiale inconscia ha scritto:La lettura labiale inconscia è la capacità di comprendere le parole che vengono pronunciate osservando i movimenti delle labbra, senza una formazione specifica o un allenamento intenzionale. Questa abilità è più diffusa di quanto si pensi e può essere una conseguenza di diversi fattori, come la buona padronanza del lessico e la capacità di interpretare il movimento delle labbra in relazione ai suoni. La lettura labbiale inconscia è sempre attiva. Vedere anche l'effetto McGurk https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_McGurk.
Vero vero vero!MarioBon ha scritto: 24/05/2025, 12:00
Lo strumento ultimo di giudizio (per tutti) è il percetto non la sensazione.
Riguardo all'esempio del violino, certamente è possibile misurare e riportare ad oggettività tutto ciò che viene fuori come fenomeno sonoro da esso; non è possibile misurare le PERCEZIONI derivanti dal suonarlo, l'impegno necessario per eseguire una data cosa, che può essere più difficile da suonarsi su un violino piuttosto che su un altro, le sfumature timbriche che si presentano all'esecutore mentre suona l'uno o l'altro strumento, il feeling in generale che l'esecutore ha con esso, e tante altre percezioni sottili...MarioBon ha scritto: 24/05/2025, 12:00
Per giudicare un violino si utilizzano dei criteri oggettivi. ..
...Non vedo come applicare alla frequenza di Schumann l'esempio che hai portato per il violino.
Infatti!!! Lungi da me voler minimizzare i riscontri oggettivi e quantitativi!!MarioBon ha scritto: 24/05/2025, 12:00
Una cosa si può ipotizzare: la frequenza di Schumann non ha effetto sui dispositivi della catena di riproduzione ma sull'ascoltatore. Per questo è importante sapere come è composta la catena di riproduzione e anche il tempo di riverberazione dell'ambiente.