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Re: Gli strumenti e le tecniche di misura

Inviato: 01/12/2016, 19:00
da EDO RC24
io colgo l occasione per salutare tutti i tecnici.. MARIO.. TOM ..GIANPIERO.e spero se gli impegni glielo permettono G.P MATARAZZO che scriva quì ..come anche NICOLETTI e altri tecnici dello staff storico di A.REVIEW..senza dimenticare L ADMIN DI audio fanatic FILIPPO PUNZO che ho conosciuto di persona..ma anche tutti quei amatori diyers con capacità tecniche..
visto che si parla di misure sarebbe bello poter in questa sezione sviscerare aspetti delle misure elettroacustiche che evidenzino vntaggi e problemi inerenti la dispersione gli angoli di dispersione dei trasduttori r.d. nelle varie tipologie classiche e specialistiche (vedi trombe acustiche). e caricati..
problemi inerenti a lunghezze d onda più grandi delle sorgenti uguali e più piccole delle sorgenti..
problemi inerenti all indice di direttività dei trasduttori r.d classici e delle trombe in genere e dell effetto sul campo acustico domestico.. ascolto in campo vicino e relativamente vicino..
tipologia di sorgenti..
insomma non le solite rif..in asse anche se servono anche quelle..
per fare una sezione tecnica che si distingua..

un saluto
edo

Re: Gli strumenti e le tecniche di misura

Inviato: 01/12/2016, 19:35
da TomCapraro
Auditor ha scritto:Domanda: si può usare anche per la caratterizzazione di componenti elettronici, oltre ai diffusori? La sensibilità della misura dovrebbe essere molto maggiore in questo caso dato che non vi sono il rumore ambientale e i limiti di microfono e relativa elettronica.

Se la risposta sopra è si, nulla vieta di definire dei requisiti minimi di accuratezza della catena a monte del diffusore, di modo che gli errori da essa introdotti diventino trascurabili rispetto a quelli del diffusore.

Poi si potrebbero definire dei requisiti minimi di accuratezza e rumore del microfono e relativo preamplificatore ed a quel punto questa metodica potrebbe non dico essere standardizzata ma resa ripetibile.
Nel fine settimana ho in mente di confrontare la DI...la TND...e la NTD...usandole sul medesimo componente in esame, un componente che produce una distorsione molto bassa, quindi sono curioso di vedere come si comportano e cosa rilevano.

Re: Gli strumenti e le tecniche di misura

Inviato: 01/12/2016, 21:25
da SM63
TomCapraro ha scritto:
Auditor ha scritto:Domanda: si può usare anche per la caratterizzazione di componenti elettronici, oltre ai diffusori? La sensibilità della misura dovrebbe essere molto maggiore in questo caso dato che non vi sono il rumore ambientale e i limiti di microfono e relativa elettronica.

Se la risposta sopra è si, nulla vieta di definire dei requisiti minimi di accuratezza della catena a monte del diffusore, di modo che gli errori da essa introdotti diventino trascurabili rispetto a quelli del diffusore.

Poi si potrebbero definire dei requisiti minimi di accuratezza e rumore del microfono e relativo preamplificatore ed a quel punto questa metodica potrebbe non dico essere standardizzata ma resa ripetibile.
Nel fine settimana ho in mente di confrontare la DI...la TND...e la NTD...usandole sul medesimo componente in esame, un componente che produce una distorsione molto bassa, quindi sono curioso di vedere come si comportano e cosa rilevano.
Interessante proprio in questo momento stavo riflettendo su questo ....se trovi tempo e le misure sono solo elettriche ripetili con gli stessi segnali ma scalati in ampiezza almeno -50/70 db ....dopo spiego le motivazioni ...

Re: Gli strumenti e le tecniche di misura

Inviato: 01/12/2016, 23:04
da TomCapraro
SM63 ha scritto:Interessante proprio in questo momento stavo riflettendo su questo ....se trovi tempo e le misure sono solo elettriche ripetili con gli stessi segnali ma scalati in ampiezza almeno -50/70 db ....dopo spiego le motivazioni ...
Trattandosi di condensatore, significherebbe alimentarlo con uno stimolo molto basso (-50db)
In questo modo eventuale intermodulazione provocata da un movimento delle armature scomparirebbe...dico...in teoria.

Re: Gli strumenti e le tecniche di misura

Inviato: 02/12/2016, 0:59
da Auditor
Si, non so se una metodologia sia superiore tout-court, comunque anche capire per ogni tipo di componente quale funziona meglio consentirebbe confronti più agevoli.

Re: Gli strumenti e le tecniche di misura

Inviato: 02/12/2016, 13:12
da TomCapraro
Auditor ha scritto:Si, non so se una metodologia sia superiore tout-court, comunque anche capire per ogni tipo di componente quale funziona meglio consentirebbe confronti più agevoli.
La prima cosa che si dovrebbe fare, in forma preliminare che precede qualsiasi studio su eventuali differenze e cause che le determinano, è la NTD.
Se tra due segnali, passati alla NTD, non si manifesta alcuna differenza...ogni successiva analisi diventa ininfluente.
La NTD sul piano della risoluzione è micidiale, alterazioni di natura lineare e non lineare vengono messe in evidenza in modo macroscopico.
Di contro non è una vera e propria misura (fornisce un valore relativo)...bensi' un test.
Da questo test si passerebbe ad altre forme di analisi avendo ottenuto già un preciso "indizio" su dove concentrare l'attenzione.

Re: Gli strumenti e le tecniche di misura

Inviato: 02/12/2016, 15:41
da Auditor
TomCapraro ha scritto:
Auditor ha scritto:Si, non so se una metodologia sia superiore tout-court, comunque anche capire per ogni tipo di componente quale funziona meglio consentirebbe confronti più agevoli.
La prima cosa che si dovrebbe fare, in forma preliminare che precede qualsiasi studio su eventuali differenze e cause che le determinano, è la NTD.
Se tra due segnali, passati alla NTD, non si manifesta alcuna differenza...ogni successiva analisi diventa ininfluente.
La NTD sul piano della risoluzione è micidiale, alterazioni di natura lineare e non lineare vengono messe in evidenza in modo macroscopico.
Di contro non è una vera e propria misura (fornisce un valore relativo)...bensi' un test.
Da questo test si passerebbe ad altre forme di analisi avendo ottenuto già un preciso "indizio" su dove concentrare l'attenzione.
La NTD potrebbe diventare una misura vera e propria definendo un segnale di prova standard. O un gruppo di segnali. Uno di essi potrebbero essere i multitoni della DI, che quindi diverrebbe un caso particolare di NTD.

La TND non la conosco bene, credo che pure essa sia potenzialmente molto sensibile. Tra NTD e TND bisognerebbe capire quale è più robusta rispetto al setup di misura, cioè in quale è più agevole togliere il contributo delgi strumenti di misra in modo da ottenere il solo comportamente dell'oggetto in prova.

Re: Gli strumenti e le tecniche di misura

Inviato: 02/12/2016, 17:50
da SM63
TomCapraro ha scritto:
SM63 ha scritto:Interessante proprio in questo momento stavo riflettendo su questo ....se trovi tempo e le misure sono solo elettriche ripetili con gli stessi segnali ma scalati in ampiezza almeno -50/70 db ....dopo spiego le motivazioni ...
Trattandosi di condensatore, significherebbe alimentarlo con uno stimolo molto basso (-50db)
In questo modo eventuale intermodulazione provocata da un movimento delle armature scomparirebbe...dico...in teoria.

Forse anche nella pratica ...meno solleciti le armature meno queste indroducono intermodulazione ...prova lo stesso a limite confermi la teoria ...come potrebbe emergere qualcosa di diverso ...

Re: Gli strumenti e le tecniche di misura

Inviato: 02/12/2016, 19:08
da TomCapraro
Auditor ha scritto:La NTD potrebbe diventare una misura vera e propria definendo un segnale di prova standard. O un gruppo di segnali. Uno di essi potrebbero essere i multitoni della DI, che quindi diverrebbe un caso particolare di NTD.

La TND non la conosco bene, credo che pure essa sia potenzialmente molto sensibile. Tra NTD e TND bisognerebbe capire quale è più robusta rispetto al setup di misura, cioè in quale è più agevole togliere il contributo delgi strumenti di misra in modo da ottenere il solo comportamente dell'oggetto in prova.
Le ho studiate//sperimentate a fondo.
La NTD è capace di rilevare qualsiasi differenza presente nel segnale...ma essendo di natura relativa, per via dei fenomeni legati alla quantizzazione dei segnali (e rotazioni di fase) a bassissimo livello, non può fornire un valore correlato come nei normali calcoli di Fourier (presenti nelle misure convenzionali)
Ti faccio un esempio...se tra due segnali cambiasse qualcosa a -112db (magnitude) con ordine di grandezza infinitesimale, la NTD visualizzerebbe dei picchi che possono arrivare (proiettando il responso su FFT) anche a -90db.
Come funziona la cosa...che la differenza viene perfettamente rilevata, ma si forma un segmento in cui il dato (causa appunto errore di quantizzazione) non può essere che relativo e non "matematicamente assoluto".
Facciamola più semplice: a -112db ho applicato una variazione al segnale di +0,1db alla frequenza di 1000hz.
Una misurazione convenzionale statica fornirebbe matematicamente quel valore, ovvero +0,1db a 1000hz (la si potrebbe vedere tramite una function transfer)
Di contro le misure statiche non operano in condizioni di reale funzionamento effettivo, motivo per il quale è -molto- meglio un test NTD (anche se desse un valore relativo) in condizioni di reale funzionamento effettivo (e con segnali musicali) che un valore assoluto statico ottenuto tramite le analisi convenzionali e i toni puri sinusoidali.

La TND, se ben implementata, quindi eliminando il problema del drift, fornisce un valore che avvicina molto più il dato assoluto.
Questo lo farebbe anche la Distorsione Integrale ma, forse, in modo meno "radiografante".

Tutto questo è il motivo che mi spinge a confrontarle (tutte e 3).

Re: Gli strumenti e le tecniche di misura

Inviato: 02/12/2016, 19:10
da TomCapraro
SM63 ha scritto:Forse anche nella pratica ...meno solleciti le armature meno queste indroducono intermodulazione ...prova lo stesso a limite confermi la teoria ...come potrebbe emergere qualcosa di diverso ...

Ok.