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Re: Naturalezza.
Inviato: 16/03/2017, 18:31
da Felix
TomCapraro ha scritto:Le migliori esperienze pregresse provengono da una partecipazione ai REC LIVE.
Poter sentire dal vivo quello che poi verrà messo su disco.
Esatto, oppure ti rechi in studio del Tonmeister per il "controllo"

Re: Naturalezza.
Inviato: 16/03/2017, 18:43
da Bluenote
TomCapraro ha scritto:
Utilizzo una precisa scaletta che include anche le voci profonde.
Ho intenzione di preparare un disco test, e visto che ci sono problemi di copyright mi limiterò quantomeno a consigliare la scelta dei brani.
Si potrebbe fare una playlist pubblica su Tidal, utilizzabile da chi è abbonato.
Re: Naturalezza.
Inviato: 16/03/2017, 19:52
da TomCapraro
Bluenote ha scritto:TomCapraro ha scritto:
Utilizzo una precisa scaletta che include anche le voci profonde.
Ho intenzione di preparare un disco test, e visto che ci sono problemi di copyright mi limiterò quantomeno a consigliare la scelta dei brani.
Si potrebbe fare una playlist pubblica su Tidal, utilizzabile da chi è abbonato.
Si, farò una playlist di brani che ritengo ottimamente registrati e adatti per testare un impianto.
Re: Naturalezza.
Inviato: 16/03/2017, 22:09
da Polin
TomCapraro ha scritto:Le migliori esperienze pregresse provengono da una partecipazione ai REC LIVE.
Poter sentire dal vivo quello che poi verrà messo su disco.
Le esperienze pregresse di questo tipo sono indispensabili dato che contribuiscono alla "conoscenza" del fenomeno...ma per quanto concerne la valutazione della "naturalezza" (al momento non ancora definita) riferita alla riproduzione, non si è detto granché!
Re: Naturalezza.
Inviato: 17/03/2017, 10:25
da MarioBon
Non credo che la "naturalezza" di emissione si possa riferire ad una unica grandezza.
Sicuramente richiede un livello di distorsione molto basso, come pure una risposta in frequenza regolare e una altrettanto buona risposta nel dominio del tempo. Poi c'è da tenere conto anche della dispersione (che coinvolge l'ambiente). Insomma è il tipico attributo "integrale" che riassume tutta una serie di grandezze. Non ultimo il genere musicale riprodotto.
Re: Naturalezza.
Inviato: 17/03/2017, 11:15
da Polin
MarioBon ha scritto:Non credo che la "naturalezza" di emissione si possa riferire ad una unica grandezza.
Non volevo certamente sminuire il significato del temine riducendolo ad uno scarno quanto insufficiente parametro.
Di norma quando usiamo il termine "naturale" facciamo riferimento al fenomeno in sè valutabile ed indagabile dalla osservazione più o meno accurata: nel settore audio questa osservazione può essere attuata solo con le attività di percezione.
Pensare di poter trasformare l'osservato, con tutte le possibile sfumature percepite e percepibili, in parametri valutativi oggettivi è cosa effettivamente molto complessa e controversa in quanto, come già detto in altri interventi, tutte le attività percettive si servono necessariamente della memoria e della attività di pensiero.
La stessa partecipazione della memoria, quindi, comporta una necessaria attività di "costruzione " senza la quale non sarebbe possibile nessuna attività cognitiva.
In altre parole l'ambito "fisico" non può portare con sé nessun significato.
Di conseguenza la necessità di trovare correlazioni attinenti ad attributi qualitativi, insita nel comportamento umano, è destinata a cadere in un grossolano errore.
Re: Naturalezza.
Inviato: 17/03/2017, 11:34
da MarioBon
Polin ha scritto:MarioBon ha scritto:Non credo che la "naturalezza" di emissione si possa riferire ad una unica grandezza.
Non volevo certamente sminuire il significato del temine riducendolo ad uno scarno quanto insufficiente parametro.
Di norma quando usiamo il termine "naturale" facciamo riferimento al fenomeno in sè valutabile ed indagabile dalla osservazione più o meno accurata:nel settore audio questa osservazione può essere attuata solo con le attività di percezione.
Pensare di poter trasformare l'osservato, con tutte le possibile sfumature percepite e percepibili, in parametri valutativi oggettivi è cosa effettivamente molto complessa e controversa in quanto,come già detto in altri interventi,tutte le attività percettive si servono necessariamente della memoria e della attività di pensiero.
La stessa partecipazione della memoria, quindi, comporta una necessaria attività di "costruzione " senza la quale non sarebbe possibile nessuna attività cognitiva.
In altre parole l'ambito "fisico"non può portare con sè nessun significato.
Di conseguenza la necessità di trovare correlazioni attinenti ad attributi qualitativi, insita nel comportamento umano,è destinata a cadere in un grossolano errore.
Vero. Tuttavia si possono fissare delle condizioni necessarie (che è poi quello che si riesce a fare con le misure). Per esempio è improbabile che un diffusore con i 3% di distorsione di terza armonica in gamma media possa suonare "naturale" come è altrettanto improbabile che suoni "naturale" con un boost in gamma medio-bassa... Quindi le misure, quanto meno, stabiliscono se sussistono le condizioni affinché si possa ottenere una riproduzione "naturale".
Un'altra considerazione riguarda il programma musicale: una coppia di minidiffusori (con tutte le limitazioni del caso) può riprodurre in modo ineccepibile un singolo strumento (una chitarra, un flauto, un violino) e risultare del tutto inadeguato per la grande orchestra. Anche questo è un aspetto che le misure consentono di cogliere.
Re: Naturalezza.
Inviato: 17/03/2017, 12:00
da TomCapraro
Infatti a Polin ho fatto un esempio molto chiaro.
"Asfaltare" la strada affinché si possa viaggiare in auto in modo confortevole, aggiustando manualmente altezza e posizione del sedile, che rimane soggettiva.
Strumentalmente, come ha fatto intendere Mario, esiste una sorta di "scaletta" da rispettare che riguarda una serie di parametri (noti) elettrici, elettroacustici ed acustici.
Re: Naturalezza.
Inviato: 17/03/2017, 13:09
da Polin
MarioBon ha scritto:
Tuttavia si possono fissare delle condizioni necessarie (che è poi quello che si riesce a fare con le misure). Per esempio è improbabile che un diffusore con i 3% di distorsione di terza armonica in gamma media possa suonare "naturale" come è altrettanto improbabile che suoni "naturale" con un boost in gamma medio-bassa... Quindi le misure, quanto meno, stabiliscono se sussistono le condizioni affinché si possa ottenere una riproduzione "naturale".
TomCapraro ha scritto:Infatti a Polin ho fatto un esempio molto chiaro.
"Asfaltare" la strada affinché si possa viaggiare in auto in modo confortevole, aggiustando manualmente altezza e posizione del sedile, che rimane soggettiva.
Strumentalmente, come ha fatto intendere Mario, esiste una sorta di "scaletta" da rispettare che riguarda una serie di parametri (noti) elettrici, elettroacustici ed acustici.
Concordo perfettamente con le vostre osservazioni e non sto qui a dire che le misure non hanno valenza.
Senza voler entrare nel merito tecnico è possibile affermare, comunque, che l'indagine strumentale dei vari parametri riguarda essenzialmente lo studio della risposta (elettrica ed acustica) della catena di riproduzione che, non contribuendo a
generare aspetti inerenti alle valutazioni qualitative, introduce alterazioni più o meno importanti che vanno ad inficiare le sole componenti elettriche ed acustiche.
Quindi misurando queste alterazioni è possibile affermare, secondo quando stabilito dalle stesse norme, come l'elemento o l'intera catena vada a compromettere tali grandezze in gioco.
Gli aspetti qualitativi tutti appartengono solo al messaggio d'origine (fenomeno), non affatto interpretabile dagli strumenti, che pure viene alterato attraverso le condizioni di ripresa e le successive manipolazioni di missaggio e mastering...
Giudicare la qualità del suono riprodotto basandosi sulle sole misure dei componenti della catena è assolutamente limitativo...
Re: Naturalezza.
Inviato: 17/03/2017, 13:59
da MarioBon
Polin ha scritto:... l'indagine strumentale dei vari parametri riguarda essenzialmente lo studio della risposta (elettrica ed acustica) della catena di riproduzione che, non contribuendo a generare aspetti inerenti alle valutazioni qualitative, introduce alterazioni più o meno importanti che vanno ad inficiare le sole componenti elettriche ed acustiche.
senza polemica, vediamo se ho capito (forse c'è solo una ambiguità lessicale):
... l'indagine strumentale dei vari parametri riguarda essenzialmente lo studio della risposta (elettrica ed acustica) della catena di riproduzione
che (la catena di riproduzione?), non contribuendo a generare aspetti inerenti alle valutazioni qualitative, introduce alterazioni più o meno importanti che vanno ad inficiare le sole componenti elettriche ed acustiche.
Se ti riferisci alla catena di riproduzione, essa genera lo stimolo (in modo più o meno fedele). Quindi devo intendere che lo stimolo non contribuisce a generare aspetti inerenti alle valutazioni qualitative.
Probabilmente non capisco io, ma senza stimolo non c'è sensazione, senza sensazione non c'è percezione, senza percezione non vedo quali aspetti qualitativi restino da valutare.