Velut Luna ha scritto:Non passa giorno che sui vari forum specialistici di ogni genere, quindi anche qui, nascano discussioni sui prezzi e sulle politiche commerciali di questo o quell'operatore.
Il che fra appassionati ci può anche stare. Quello che non è accettabile è che l'appassionato PRETENDA di imporre le sue idee agli operatori, pretenda di imporre la sua limitatissima visione di cose molto complesse.
Il "mercato" ha regole tutto sommato molto semplici: l'operatore di turno produce una cosa, ne fissa il prezzo di vendita, la promuove presso il pubblico. Il pubblico dei consumatori la valuta, nel modo che reputa più opportuno, e poi decide se comprarla o non comprarla. Punto.
Qui finiscono le manovre.
L'avvento dei forum di discussione on line ha invece progressivamente indotto la convinzione che tutto sia sindacabile e che tutto possa essere arbitrariamente deciso dai movimenti della rete.
Ma quello che è peggio è che non pochi si reputano autorizzati, oltrechè a discutere di cose relativamente alle quali non c'è in realtà nulla da discutere (= mi piace, compro / non mi piace, non compro), anche a tranciare giudizi che nella maggior parte dei casi tracimano in vere e proprie diffamazioni nei confronti di quegli operatori che secondo loro si comportano scorrettamente nei confronti del potenziale pubblico di consumatori.
La parola "truffa" è usata con una frequenza e una nonchalance veramente oltre il limite dell'accettabile.
E' quindi necessario riportare questo malcostume diffuso all'interno dei ranghi della correttezza.
E' quindi necessario specificare molto bene i limiti entro cui si devono tenere le discussioni.
E partiamo proprio dal termine tanto spesso abusato: TRUFFA.
La Truffa è un reato configurato e sanzionato dal codice penale e nel momento in cui si accusa qualcuno di compiere una "truffa", a meno che il fatto contestato non corrisponda alla fattispecie di reato prevista dal legislatore, si commette un altro reato che è quello di "diffamazione".
Accusare di "truffa" una qualsivoglia ditta regolarmente registrata, che adempie a tutti gli oneri di legge (che sono moltissimi) per svolgere la propria attività e che mette in vendita l'oggetto X al prezzo Y, regolarmente registrato e che corrisponde a tutte le normative di legge in termini di sicurezza e ogni altro standard richiesto, compresa la normativa fiscale, SOLO perché questo oggetto non corrisponde ai desiderata del consumatore di turno e/o secondo il consumatore di turno costa troppo... Bhè, questa è diffamazione.
E questo ragionamento è applicabile a qualunque categoria merceologica, nel nostro ambito, quindi, dai diffusori agli amplificatori, dai dischi ai files liquidi, etc.etc.etc.
Finora ho parlato di un termine, Truffa, molto (ab)usato. Ma altri di questo tipo, magari più "sfumati e allusivi", ma sostanzialmente analoghi per gravità e alla fine riconducibili a questo concetto, potrebbero essere citati.
La cosa più triste è che, invece, sempre nell'immaginario collettivo, viene magari visto come benefattore dell'umanità il genio incompreso di turno, che lavora in cantina al di fuori di ogni regola e senza aver alcuna autorizzazione di legge per farlo. QUESTO E' IL SANTO RIVELATO, è colui che "smaschera" i truffatori (autorizzati dalla Legge dello Stato, che quindi per sillogismo, sarebbe "complice" dei truffatori...).
Per tacer poi dei tanti, troppi, traffichini sottobanco, semplici privati cittadini che mettono in piedi floridi scambi di oggetti, al di fuori di ogni regola del commercio, anche fiscalmente parlando.
Io credo che il web sia nato forse sano, tanti anni fa, ma poi si è ammalato molto presto di una malattia gravissima che ha devastato il senso comune, che ha sconvolto il mondo del lavoro ed il mercato. E non certo in una direzione positiva, ma totalmente negativa.
Per tacer del fatto che essendo praticamente incontrollabile ed i reati ad esso connessi difficilmente perseguibili, in virtù di leggi mai aggiornate alle nuove tipologie ed al nuovo mezzo, il web oggi rappresenta veramente il male supremo.
Non credo minimamente di poter con questo mio intervento cambiare le cose. Gli arroganti tuttologi continueranno imperterriti la loro azione diffamatoria, continueranno a lanciare le loro illazioni e insinuazioni, continueranno a pretendere di imporre la loro idee (sbagliate nel 99,9% dei casi).
Io mi sto rivolgendo con questo post SOLO al "buon padre di famiglia", nell'accezione dei nostri augusti codici di legge, ovvero alle persone dotate di buon senso e buona volontà.
Le regole devono essere semplici: gli operatori devono essere sempre chiaramente identificabili, così come la correttezza del loro inserimento nel sistema produttivo secondo i canoni di legge.
Un operatore, per definizione, quando si muove nel web lo fra per promuovere, lecitamente la propia opera e i propri prodotti. Sempre e comunque.
Rispettate queste regole "identificative", il consumatore valuterà l'offerta, se di suo gusto, acquisterà, altrimento non acquisterà.
Non fate illazioni, ma piuttosto fate domande.
Se non vi torna il prezzo di un oggetto oppure certe scelte aziendali, DOMANDATE con semplicità il perché: nella maggior parte dei casi vi verrà serenamente risposto, in pubblico o in privato, e potrete capire che una DITTA VERA REGOLARMENTE REGISTRATA ha sempre un motivo più che valido per ogni propria scelta.
Se poi ancora non siete d'accordo con scelte/prezzi, nessuno vi obbliga a comprare quell'oggetto: viviamo in un modo in cui l'offerta è quasi sempre superiore alla domanda, per quantità, tipologia e differente qualità.
Se invece pensate che tutto vi sia dovuto gratis, o comunque alla condizioni che voi pretendete, su misura, allora ignorate pure questo post. Ma soprattutto ignorate me, Marco Lincetto, e la mia ditta Velut Luna.
secondo mè il problema è a monte di ciò che Marco Lincetto ha esposto ..
bisognerebbe capire l effettiva utilità dei forum in generale nel web...con il rispetto di chi gestisce questo spazio .non mi riferisco a loro..ma in 10 anni che navigo nel web..ad oggi nel 2017 se dovessi tirare le somme su quanto possono aiutare gli spazi forum nel web direi che siamo sullo scarso pesante..
e ciò è la dimostrazione come in italia nonostante ci sia la presenza della rete ormai da più di un decennio pervade ancora molta ignoranza e presunzione..da parte di una buona parte di pubblico..segno evidente che ci sono lacune culturali che vanno ben al di là dei problemi esposti nei forum hobbistici..
il web ha aumetato del 50% la confusione sulle idee delle persone..l altro 50% è creato dalla superficialità e dalla prosopopea che in molti forum crea chissà quali aspettative..quando poi all atto pratico in quei forum interviene una persona che è effettivamente esperta con esperienza sul campo reale e non sul web viene allontanata..
senza esagerare direi che è anche un problema di educazione e comunicazione con il prossimo..
la gente non vuole più ASCOLTARE..chi parla..e non vuole perdere tempo a ..LEGGERE..chi scrive..