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Re: Forse riesco a spiegare come funzione il DRC....

Inviato: 28/05/2017, 21:43
da fab0
Perdonatemi, continuo a non capire.
Arrivo a cogliere il significato di compensare le prime riflessioni. Mi inceppo oltre.
Come si fa a combattere una risonanza aggiungendo del segnale ritardato? L'energy storage che già si manifestava viene ulteriormente nutrito.

Re: Forse riesco a spiegare come funzione il DRC....

Inviato: 28/05/2017, 22:00
da TomCapraro
Semplice: non è "ritardato"...è sintetizzato in controfase.

Non so se hai presente il funzionamento dell'E-trap, il DRC fa grossomodo la stessa cosa.

Qui puoi osservare come funziona un E-trap

Immagine

E qui puoi osservare il principio di annullamento di un onda a fronte di due segnali con fase opposta.


Immagine

Re: Forse riesco a spiegare come funzione il DRC....

Inviato: 29/05/2017, 0:06
da TeoMarini
Scusatemi,eh...
tutti noi conosciamo che cos'è un "notch filter": un filtro che può cancellare una determinata frequenza con una precisione da "punta di spillo"
Ora, se nella rilevazione della risposta in frequenza nel nostro ambiente troviamo una stazionaria con una "bella" :evil: voragine, con gli attuali sistemi è facilissima da eliminare: basta un software tipo JRiver...
Perché complicarsi la vita? ;)

Re: Forse riesco a spiegare come funzione il DRC....

Inviato: 29/05/2017, 8:57
da MarioBon
fab0 ha scritto:Perdonatemi, continuo a non capire.
Arrivo a cogliere il significato di compensare le prime riflessioni. Mi inceppo oltre.
Come si fa a combattere una risonanza aggiungendo del segnale ritardato? L'energy storage che già si manifestava viene ulteriormente nutrito.
Le risonanze si correggono anche con un equalizzatore parametrico. Quello che chiami "energy storage" è scritto nella funzione di trasferimento quindi è sufficiente correggere la funzione di trasferimento.

Per le interferenze (per esempio un "comb filter" o "filtro a pettine") invece, serve il DRC.

Re: Forse riesco a spiegare come funzione il DRC....

Inviato: 29/05/2017, 9:04
da TeoMarini
TomCapraro ha scritto: ...
Non so se hai presente il funzionamento dell'E-trap, il DRC fa grossomodo la stessa cosa.

Qui puoi osservare come funziona un E-trap

Immagine

...
Tom, che cos'è l'E-Trap? :?

Re: Forse riesco a spiegare come funzione il DRC....

Inviato: 29/05/2017, 9:08
da TomCapraro
TeoMarini ha scritto:Scusatemi,eh...
tutti noi conosciamo che cos'è un "notch filter": un filtro che può cancellare una determinata frequenza con una precisione da "punta di spillo"
Ora, se nella rilevazione della risposta in frequenza nel nostro ambiente troviamo una stazionaria con una "bella" :evil: voragine, con gli attuali sistemi è facilissima da eliminare: basta un software tipo JRiver...
Perché complicarsi la vita? ;)
Dipende, a volte, se si sa usare, il DRC facilita il compito.
Ci sono cose che se si dovessero fare tramite un parametrico ci vorrebbe piu tempo.
E poi un parametrico agirebbe soltanto sulla parte della fase minima.
Nulla da dire sugli accessori che offre j river.

Re: Forse riesco a spiegare come funzione il DRC....

Inviato: 29/05/2017, 9:10
da TomCapraro
TeoMarini ha scritto:
TomCapraro ha scritto: ...
Non so se hai presente il funzionamento dell'E-trap, il DRC fa grossomodo la stessa cosa.

Qui puoi osservare come funziona un E-trap

Immagine
...
Tom, che cos'è l'E-Trap? :?
È un correttore attivo, a solo, che genera impulsi in controfase (vedi linea verde) sincronizzati nei segmenti in cui il decadimento risulta essere troppo lungo.

Re: Forse riesco a spiegare come funzione il DRC....

Inviato: 29/05/2017, 9:21
da TeoMarini
TomCapraro ha scritto: È un correttore attivo, a solo, che genera impulsi in controfase (vedi linea verde) sincronizzati nei segmenti in cui il decadimento risulta essere troppo lungo.
Ho cercato in rete "E-trap" ma non ho trovato nulla...

Re: Forse riesco a spiegare come funzione il DRC....

Inviato: 29/05/2017, 9:31
da TomCapraro
Al ritorno vedo se ho il link in archivio e te lo giro.

Re: Forse riesco a spiegare come funzione il DRC....

Inviato: 29/05/2017, 9:46
da MarioBon
TeoMarini ha scritto:Scusatemi,eh...
tutti noi conosciamo che cos'è un "notch filter": un filtro che può cancellare una determinata frequenza con una precisione da "punta di spillo"
Ora, se nella rilevazione della risposta in frequenza nel nostro ambiente troviamo una stazionaria con una "bella" :evil: voragine, con gli attuali sistemi è facilissima da eliminare: basta un software tipo JRiver...
Perché complicarsi la vita? ;)
Supponiamo che la "voragine" sia profonda anche solo 10 dB. Per compensarla dobbiamo amplificare il segnale, a quella frequenza, di 10 dB. Di conseguenza riduciamo l'escursione dinamica dell'amplificatore, aumentiamo la distorsione degli altoparlanti e, sopratutto, aumentiamo il campo riflesso in tutto l'ambiente (se in un punto c'è un "buco" in un altro punto c'è un "picco").
Se usiamo il DRC il segnale di correzione al massimo ha ampiezza uguale al segnale che genera l'interferenza distruttiva. Questo è già un buon motivo.

C'è da dire che i buchi molto stretti non sono così fastidiosi perché non generano code che "allungano il suono" per cui, se non sono troppo larghi, si lasciano (l'orecchio li compensa).
Al contrario i picchi localizzati sono molto fastidiosi perché generano code che si estinguono dopo secondi (se si sente un "boooom" significa che la coda dura più di un secondo).
Quelli vanno corretti o almeno attenuati. Se si attenua, sia l'amplificatore che gli altoparlanti lavorano di meno (e si può ridurre la distorsione anche 3-10 volte).
Per questo, con il DRC, è opportuno mettere i diffusori in angolo: per consentire di correggere la gamma bassa dando la massima attenuazione.

Ora supponiamo di avere un ambiente con 4-5 modi normali fastidiosi a bassa frequenza (sotto 100-150 Hz). Situazione tipica negli ambienti tra 16 e 30 metri quadri: pochi modi normali ma forti e spaziati (ben udibili). Possiamo anche intervenire con un equalizzatore parametrico (anche se non corregge l'eccesso di fase ma a quelle frequenze l'orecchio non le sente). Intanto servono 4-5 filtri parametrici e poi bisogna mettersi lì e regolare i filtri facendo delle misure. Purtroppo picchi e buchi dipendono dalla posizione relativa di diffusori, pareti e punto di ascolto quindi, quando si cambia qualche cosa, si devono "risintonizzare" i filtri. Il DRC, a questo punto, è più pratico.

Quando l'ambiente è molto grande è possibile che si formi un unico modo (onda stazionaria) fastidiosa e quindi un singolo filtro parametrico potrebbe essere sufficiente. In passato la Infinity ha commercializzato un sistema di altoparlanti corredato da un equalizzatore parametrico per attenuare il primo modo.

Il DRC è uno strumento che, se applicato richiedendo la piattezza della risposta senza badare ad altro, può essere anche controproducente. Se applicato con accortezza migliora non solo la risposta in frequenza ma anche (e non poco) la distorsione.