Mah, io il back-up ce l'ho in vari modi : oltre ai CD e SACD in formato fisico , la liquida è memorizzata in vario modo su 3 HD oltre che su due PC. Questo perché ho fatto continue implementazioni e quindi il parco memorie si è ampliato. Ah, ho anche un Cocktail X12 con un HD interno da 1 TB per quando vado alla casa al mare.....
E poi ormai sono nella terza età : quello che avverrà fra 30-40 anni non può interessarmi dato che ,anche se campassi , sarei definitivamente sordo.
Ho dei nipotini che hanno tutte le tecnologie attualmente disponibili ma alla musica non sono interessati minimamente. Lascerò il mio patrimonio a qualche fondazione , solo i faraoni pretendevano che i loro tesori li accompagnassero nella tomba.....
Dopo queste sagge considerazioni mi vado a sentire un po' di musica in cuffia......
In nome del progresso!
- MAXXI
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- il Carletto
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Re: In nome del progresso!
è vero, il mio è un banco prova particolare perché offre su un "piatto d'argento" il lavoro agli amplificatori.MarioBon ha scritto:ma il tuo è anche un caso molto particolare perché usi gli amplificatori su una banda molto stretta e su carichi molto poco reattivi Anche la Kef ha usato un classe D per le basse e un AB sulle alte e non credo che gli mancassero le risorse.Alessandro Cioni ha scritto:vieni a sentire il classe D da me, ti ricrederai.MarcelloDalmazia ha scritto:Penso che appare abbastanza chiaro che la mia vuole essere una provocazione bonaria...anche se, da quello ascoltato fino ad oggi, e parlo di Classe D di un certo costo( DECINE di mila euro) mai, ho avuto l'impressione di avere a che fare con un Suono Naturale e Gradevole. Ho sempre avuto la netta impressione di un Suono molto poco Armonico, ipercontrollato. Comunque sempre pronto a ricredermi naturalmente..
Questo non agevola particolarmente il compito ai classe D (quelli che uso sembrano totalmente immuni al carico), mentre facilita il pilotaggio in particolare a quegli ampli "ipodotati", che normalmente farebbero una pessima figura.
Nonostante ciò il D mi risulta più trasparente dell' AB, anche se tale aspetto è più evidente alle basse.
Io li uso sulle prime sei vie, fino a 1400hz. Non sono andato oltre (per ora) solamente per mancanza di risorse.
Il compito non è tanto di vedere ciò che nessun altro ha ancora visto; ma pensare ciò che nessun altro ha ancora pensato riguardo a quello che chiunque vede. (E. Schrodinger)
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Re: In nome del progresso!
Su quelle frequenze la cosa non mi meraviglia affatto...infatti io lamento la zona Medio - Alta...anche se, io, nei vari Concerti Live che ho ascoltato e che ascolto, un Basso TESO e GRANITICO come l'Audiofilo vuole, ancora devo sentirlo...Alessandro Cioni ha scritto:è vero, il mio è un banco prova particolare perché offre su un "piatto d'argento" il lavoro agli amplificatori.MarioBon ha scritto:ma il tuo è anche un caso molto particolare perché usi gli amplificatori su una banda molto stretta e su carichi molto poco reattivi Anche la Kef ha usato un classe D per le basse e un AB sulle alte e non credo che gli mancassero le risorse.Alessandro Cioni ha scritto:vieni a sentire il classe D da me, ti ricrederai.MarcelloDalmazia ha scritto:Penso che appare abbastanza chiaro che la mia vuole essere una provocazione bonaria...anche se, da quello ascoltato fino ad oggi, e parlo di Classe D di un certo costo( DECINE di mila euro) mai, ho avuto l'impressione di avere a che fare con un Suono Naturale e Gradevole. Ho sempre avuto la netta impressione di un Suono molto poco Armonico, ipercontrollato. Comunque sempre pronto a ricredermi naturalmente..
Questo non agevola particolarmente il compito ai classe D (quelli che uso sembrano totalmente immuni al carico), mentre facilita il pilotaggio in particolare a quegli ampli "ipodotati", che normalmente farebbero una pessima figura.
Nonostante ciò il D mi risulta più trasparente dell' AB, anche se tale aspetto è più evidente alle basse.
Io li uso sulle prime sei vie, fino a 1400hz. Non sono andato oltre (per ora) solamente per mancanza di risorse.
La musica ci insegna la cosa più importante che esista: saper ascoltare.
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Re: In nome del progresso!
ho avuto la possibilità di provare la classe D su tutta la gamma, su tutte le vie.
È risultata più trasparente rispetto all'AB che invece appare più morbida,
per certi aspetti più gradevole.
Il punto è: alta fedeltà o alta morbidezza?
Io credo che sia una questione di educazione all'ascolto.
Per me la D non è il futuro, ma il presente.
È risultata più trasparente rispetto all'AB che invece appare più morbida,
per certi aspetti più gradevole.
Il punto è: alta fedeltà o alta morbidezza?
Io credo che sia una questione di educazione all'ascolto.
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Il compito non è tanto di vedere ciò che nessun altro ha ancora visto; ma pensare ciò che nessun altro ha ancora pensato riguardo a quello che chiunque vede. (E. Schrodinger)
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Re: In nome del progresso!
Nessuna delle 2 Alessandro...per me l'aspetto che più conta è la NATURALEZZA...quella che con la Classe D, finora, non ho mai avuto il piacere di ascoltare.Alessandro Cioni ha scritto:ho avuto la possibilità di provare la classe D su tutta la gamma, su tutte le vie.
È risultata più trasparente rispetto all'AB che invece appare più morbida,
per certi aspetti più gradevole.
Il punto è: alta fedeltà o alta morbidezza?
Io credo che sia una questione di educazione all'ascolto.
Per me la D non è il futuro, ma il presente.
La musica ci insegna la cosa più importante che esista: saper ascoltare.
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Re: In nome del progresso!
Bisogna fare attenzione a non confondere naturalezza grazie alla piccola distorsione, così come il suono caldo.MarcelloDalmazia ha scritto:Nessuna delle 2 Alessandro...per me l'aspetto che più conta è la NATURALEZZA...quella che con la Classe D, finora, non ho mai avuto il piacere di ascoltare.Alessandro Cioni ha scritto:ho avuto la possibilità di provare la classe D su tutta la gamma, su tutte le vie.
È risultata più trasparente rispetto all'AB che invece appare più morbida,
per certi aspetti più gradevole.
Il punto è: alta fedeltà o alta morbidezza?
Io credo che sia una questione di educazione all'ascolto.
Per me la D non è il futuro, ma il presente.
Del resto, riguardo al progressivismo che molti vituperano, la cosa è inesorabile, del resto nella fotografia, il digitale ha preso nettamente il sopravvento.
Suono con mani e piedi...
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Re: In nome del progresso!
A Venezia si dice: "ma se tutti si buttano in canale, ti butti in canale anche tu?"Felix ha scritto:Bisogna fare attenzione a non confondere naturalezza grazie alla piccola distorsione, così come il suono caldo.MarcelloDalmazia ha scritto:Nessuna delle 2 Alessandro...per me l'aspetto che più conta è la NATURALEZZA...quella che con la Classe D, finora, non ho mai avuto il piacere di ascoltare.Alessandro Cioni ha scritto:ho avuto la possibilità di provare la classe D su tutta la gamma, su tutte le vie.
È risultata più trasparente rispetto all'AB che invece appare più morbida,
per certi aspetti più gradevole.
Il punto è: alta fedeltà o alta morbidezza?
Io credo che sia una questione di educazione all'ascolto.
Per me la D non è il futuro, ma il presente.
Del resto, riguardo al progressivismo che molti vituperano, la cosa è inesorabile, del resto nella fotografia, il digitale ha preso nettamente il sopravvento.
Il progresso è una bella cosa ma, se non si fa il back-up e non si fa manutenzione ai supporti, si rischia di passare da un bel disco pieno di Tera Bite di musica al nulla cosmico in pochi millisecondi (basta che si rovini la traccia 0). Progresso si ma "cum grano salis".
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Re: In nome del progresso!
Giusto, è sempre bene prendere le dovute precauzioni.MarioBon ha scritto:A Venezia si dice: "ma se tutti si buttano in canale, ti butti in canale anche tu?"Felix ha scritto:Bisogna fare attenzione a non confondere naturalezza grazie alla piccola distorsione, così come il suono caldo.MarcelloDalmazia ha scritto:Nessuna delle 2 Alessandro...per me l'aspetto che più conta è la NATURALEZZA...quella che con la Classe D, finora, non ho mai avuto il piacere di ascoltare.Alessandro Cioni ha scritto:ho avuto la possibilità di provare la classe D su tutta la gamma, su tutte le vie.
È risultata più trasparente rispetto all'AB che invece appare più morbida,
per certi aspetti più gradevole.
Il punto è: alta fedeltà o alta morbidezza?
Io credo che sia una questione di educazione all'ascolto.
Per me la D non è il futuro, ma il presente.
Del resto, riguardo al progressivismo che molti vituperano, la cosa è inesorabile, del resto nella fotografia, il digitale ha preso nettamente il sopravvento.
Il progresso è una bella cosa ma, se non si fa il back-up e non si fa manutenzione ai supporti, si rischia di passare da un bel disco pieno di Tera Bite di musica al nulla cosmico in pochi millisecondi (basta che si rovini la traccia 0). Progresso si ma "cum grano salis".
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Re: In nome del progresso!
Per quanto riguarda la liquida è già una realtà oggi, figuriamoci in futuro. La direzione intrapesa è quella, vuoi per comodità, vuoi perchè la nuova generazione praticamente è nata e cresciuta con il PC, vuoi perchè alcuni file HD sono qualitativamente validi ecc ecc. (quindi già rassegnato)MarcelloDalmazia ha scritto:Ebbene si, in nome del Progresso una nuova Vita AudioMusicofila ci attende. Il Vinile è Finito, le Valvole Defunte, la Classe A-AB non serve più a nulla, il futuro molto prossimo, ci riserverà solo Elettroniche in CLASSE D e Musica in Formati Liquidi...FATEVENE UNA RAGIONE!
PS. PER ME: LA CLASSE D STA ALLA MUSICA COME LA SERIE D AL CALCIO.
Io personalmente ne sono fruitore, ma nello stesso tempo (la liquida) convive benissimo con il CD (che preferisco), mentre il vinile non lo mai preso in considerazione. ( non ho fatto back-up ma lo farò)
La classe D? Per esperienze personali e per quello che mi è sempre stato riferito e insegnato, l'ho sempre reputata un'amplificazione adatta alle vie basse e mi trovo d'accordo con Mario, quando dice, che probabilmente in futuro, usandola sempre di più e quindi sviluppandola, suonerà meglio, ma ad oggi ancora non ci siamo.
C'è un'altra cosa a cui purtroppo mi devo rassegnare (con.....molta fatica), che aldilà dei vari formati è alla base di tutto e ripeto tutto il nostro hobby, (se ne parlato anche qui grazie a Marco Lincetto con la recensione fatta sull'ultimo lavoro di Roger Waters ) sono le pessime registrazioni super compresse a cui sempre più andremo incontro. ( per fortuna alcuni generi musicali ''per ora'' resistono)
Ciaoooooooo
Per l'impianto audio.......... sono per il made in Italy.
Un saluto e buona musica da Massimo Ferri dalla provincia di Mantova
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