Alessandro Cioni ha scritto:Sei d’accordo sul fatto che riducendo l’ampiezza del segnale da inviare all’ap ridurremo anche l’accelerazione richiesta?
basta un si o un no.
Nella speranza che Grisulea sia incondizionatamente d'accordo vado avanti.
Ipotizziamo un sistema che ha la forma e il meccanismo di un woofer, ma con un corpo mobile privo di massa e di forza elastica.
Immergiamolo nel vuoto, così da eliminare anche la massa dell'aria.
Questo magico “trasduttore non trasduttore” sarà l'unico a seguire perfettamente il segnale.
Entro i valori di escursione massima, il movimento del diaframma copierà perfettamente il segnale indipendentemente dalla sua complessità.
Non importa quale segnale inviamo, più semplice o più complesso, in quali frequenze e in quante frequenze, 1Hz e 1MHz contemporaneamente, in ogni istante la posizione del corpo mobile coincide con quella direttamente associabile al segnale, indipendentemente dalla quantità di forza di cui il motore è capace.
Ovviamente un dispositivo così non può esistere. Se invece esiste, viene certamente prodotto nei dintorni di Bracciano.
Ora proviamo a reintrodurre gradualmente la massa, quindi la forza d'inerzia, e inevitabilmente anche la forza elastica.
Non appena “entra” il primo grammo di massa, l'inerzia che ne deriva comincia a generare un piccolo scostamento tra segnale ed effettivo movimento, e sia la forza motrice sia la natura del segnale cominciano ad assumere una valenza.
L'entità dello scostamento diminuirà all'aumentare della forza motrice, al diminuire della frequenza e dell'ampiezza e della complessità del segnale, ma sarà sempre comunque presente.
Aumentando ancora la massa, per avere lo stesso comportamento dovremo aumentare la forza motrice a parità di segnale, o ridurre il segnale a parità di forza motrice (quest'ultima è certamente preferibile perché genera meno correnti di ritorno e fa lavorare e distorcere meno l'amplificatore).
Aumentare l'ampiezza e/o la frequenza significa pretendere una maggiore accelerazione sulla massa, “cozzare” maggiormente con l'inerzia ed aumentare di fatto lo scostamento.
Quanto questo scostamento sia accettabile dipende in primo luogo dalla natura del segnale da trasdurre, poi dalle condizioni a contorno cui ho accennato in un precedente post, che pongono i limiti di tolleranza entro i quali non è avvertibile. Ma questo non significa che non esista.
Sono curioso di vedere i calcoli di Mario sullo slew rate.