Audio_Italia

TomCapraro ha scritto:Io intanto vado a nanna.

mandami poi questo "materiale"

1) il brano musicale che meglio conosci.

2) il filtro DRC per lo yamaha.

3) il filtro DRC per il Burmester.

Proprio ora che comincia la serata....
Ti ho mandato tutto per posta.
Attendo tue.

Per questi "giochetti" bisogna essere lucidi e concentrati

Innanzitutto è un esperimento che stiamo conducendo a distanza, personalmente avrei preferito agire in loco...tuttavia la prima emulazione (al momento in digitale) fornisce risultati assai incoraggianti per proseguire.

Ad esempio: partendo dal filtro che deriva dal Burmester ho agito sul filtro che deriva dallo Yamaha per vedere se quest'ultimo replicasse il primo senza l'introduzione di artefatti.

Si ottiene questo risultato:

La differenza della risposta in frequenza viene circoscritta ben sotto (molto sotto) lo 0,00002dB



...e gli unici ""errori"" ( ) si trovano a circa -150dB





Dunque abbiamo reso identici i due responsi, il filtraggio relativo al Burmester e quello relativo allo Yamaha.
Adesso bisogna applicare la compensazione (nel filtraggio dello Yamaha) affinchè l'amplificatore Yamaha produca la medesima risposta in frequenza del Burmester.

In pratica stiamo tentando di replicare (con mezzi diversi e piu moderni) la prova che ai tempi Bob Carver superò con successo.

p.s dammi però qualche ora poichè oggi c'è di mezzo anche la scampagnata.

Fai con tutta calma.

Allora, eccoci al responso.
Ho mandato a Tom un brano da me particolarmente amato. Solo piano e voce.
Jeanne Lee e Mal Waldron che duettano in "I could write a book", tratto dall'album "After hours". Un capolavoro.
Tom ha preparato due files drcizzati di questo brano, uno da usare col Burmester ed uno con lo Yamaha.
Li ho dati in pasto a Roon ed ho cominciato i confronti....
A me non occorre molto per capire le differenze perché è uno di quei brani che so a memoria, che potrei cantare e suonare anche io, se solo sapessi cantare e suonare...

Allora, dico subito che le differenze timbriche si sono ridotte alquanto rispetto a prima, però continuo a preferire il Burmester.
Come anticipato da Tom, tutto ciò che concerne lo slew rate ed il controllo del dominio del tempo, rimangono parametri che con la sola risposta in frequenza non si possono eliminare.
Ricordiamoci che Tom opera a 732km da casa mia, quindi magari, stando sul posto, avrebbe sicuramente reso più simili le prestazioni dei due ampli.
E anche questa è fatta....

Bluenote ha scritto:Allora, eccoci al responso.
Ho mandato a Tom un brano da me particolarmente amato. Solo piano e voce.
Jeanne Lee e Mal Waldron che duettano in "I could write a book", tratto dall'album "After hours". Un capolavoro.
Tom ha preparato due files drcizzati di questo brano, uno da usare col Burmester ed uno con lo Yamaha.
Li ho dati in pasto a Roon ed ho cominciato i confronti....
A me non occorre molto per capire le differenze perché è uno di quei brani che so a memoria, che potrei cantare e suonare anche io, se solo sapessi cantare e suonare...

Allora, dico subito che le differenze timbriche si sono ridotte alquanto rispetto a prima, però continuo a preferire il Burmester.
Come anticipato da Tom, tutto ciò che concerne lo slew rate ed il controllo del dominio del tempo, rimangono parametri che con la sola risposta in frequenza non si possono eliminare.
Ricordiamoci che Tom opera a 732km da casa mia, quindi magari, stando sul posto, avrebbe sicuramente reso più simili le prestazioni dei due ampli.
E anche questa è fatta....

Ci si diverte Maurizio...
Un operazione fine prevederebbe innanzitutto un analisi preliminare dei due apparecchi.
Si collega un oscilloscopio e si va a vedere se realmente vi sono margini per poter emulare l'apparecchio.
Se le analisi preliminari dovessero fornire un responso positivo allora è il caso che si passa al secondo step.
Le analisi preliminari, giusto perché non si tratta di un dac, riguarderebbero lo slew rate e il comportamento della fase, nonché la diafonia o crosstalk.

E i test continuano....

Esperimento n.2.

Visto che Tom c'ha la testa dura , non si è fermato alla prima manipolazione e ha proseguito intraprendendo uno step successivo che poi andrà a spiegare.

Mi ha mandato di nuovo lo stesso brano nelle due versioni drcizzate e devo dire che ora, dopo continui attacca e stacca, faccio davvero fatica a distinguere chi dei due finali stia suonando.
Sono timbricamente simili.
Lo Yamaha è più grintoso, cattivo.
Il Burmester porge la musica con più delicatezza e raffinatezza.
Dove il giapponese è più rude, proiettando la scena un poco più avanti, il tedesco delinea un palcoscenico dai contorni un poco più equilibrati.
Stiamo parlando di sfumature comunque.
Una persona "normale", quindi non un audiofilo, non sentirebbe alcuna differenza e riderebbe di queste considerazioni.....
Naturalmente questo vale per quel brano piano e voce che abbiamo utilizzato come test.
Ora aspetto anche io curioso la spiegazione di Tom.

Bluenote ha scritto:Esperimento n.2.

Visto che Tom c'ha la testa dura , non si è fermato alla prima manipolazione e ha proseguito intraprendendo uno step successivo che poi andrà a spiegare.

Mi ha mandato di nuovo lo stesso brano nelle due versioni drcizzate e devo dire che ora, dopo continui attacca e stacca, faccio davvero fatica a distinguere chi dei due finali stia suonando.
Sono timbricamente simili.
Lo Yamaha è più grintoso, cattivo.
Il Burmester porge la musica con più delicatezza e raffinatezza.
Dove il giapponese è più rude, proiettando la scena un poco più avanti, il tedesco delinea un palcoscenico dai contorni un poco più equilibrati.
Stiamo parlando di sfumature comunque.
Una persona "normale", quindi non un audiofilo, non sentirebbe alcuna differenza e riderebbe di queste considerazioni.....
Naturalmente questo vale per quel brano piano e voce che abbiamo utilizzato come test.
Ora aspetto anche io curioso la spiegazione di Tom.

Ciao Maurizio, mi fa piacere che la forbice sia stata ridotta al punto da far fatica a riconoscerli.
Considerando che la prova non si può ritenere, nè assoluta, nè definitiva...e nemmeno precisissima (poichè in questi casi rimane un determinato margine di scarto/errore) si può considerare razionalmente superata.
Il dubbio mi era venuto in serata, ovvero quello di andare a controllare la fase assoluta dei filtri che mi avevi mandato...e...ne ho trovato uno in controfase...!!!
TUTTI i filtri che mi avevi mandato prima (realizzati con il Burmester) risultavano in fase...compreso quello realativo allo Yamaha.
Stranamente il filtro relativo al Burmester era inverso.
Questo ai fini dell'ascolto (inversione di 180°) non provoca problemi...ma li può provocare in fase di elaborazione/modifica/emulazione poichè la risposta cozza con l'emulazione (essendo di fase opposta) e si generano potenziali micro-cancellazioni.

Mi è bastato invertire uno dei due filtri (precisamente quello del Burmester) e ripetere l'intera operazione di emulazione.
In questo modo ha funzionato molto meglio in quanto l'emulazione (che a sua volta deriva da un impulso simmetricamente in fase) si è sommata al segnale dello Yamaha.

Bene, posso andare a dormire tranquillo adesso.

TomCapraro ha scritto:
Bene, posso andare a dormire tranquillo adesso.

Tu sì, io meno....

Bella prova... grande Tom come sempre... a Bob gli fai un baffo!

Bluenote in una giornata ti sei portato a casa un risultato mica male... fino a che ci saranno gli audiofili il valore dell'usato Burmester è ancora alto... io monetizzerei subito.