Felix ha scritto:come si vede dall'evidenziato, viene proposta una curva che può essere esaltata il basso o in alto e, perdonate il cacofonico inglesisimo, "tiltata", ossia inclinata a piacimento. Il setting che il software propone è frutto della pressione sul tastino "set optimum".
Il tema però va inquadrato un po' meglio, altrimenti forse non si capisce. Se il problema è trovare una curva che "piaccia" non c'entrano nè Occam nè Galileo, e l'unico giudice supremo è il tuo orecchio. Scegliti quella che ti piace di più e al diavolo ogni altra considerazione.
Il problema nasce se si vuole ottenere una riproduzione accurata, diciamo ad "alta fedeltà", e qui il primo problema diventa: fedele a che cosa? Non esiste una definizione univoca e la scelta di un approccio piuttosto che un altro, oltre ad essere soggettiva, sa più di filosofia che di tecnica. Fedele al suono che si ha dal vivo, fedele alle emozioni che si provano dal vivo, fedele a quanto contenuto nella registrazione, fedele a quello che l'artista aveva nella sua testa e avrebbe voluto ottenere, fedele vai a sa sapere a che cosa. A seconda della definizione che si sceglie l'approccio è necessariamente diverso, e la scelta è necessariamente soggettiva.
La mia idea è che quando un artista decide di fare un disco l'opera d'arte è il disco e quindi una riproduzione fedele dell'opera dell'artista debba passare necessariamente dalla riproduzione accurata di quello che l'artista ha messo sul disco. Non mi interessa come, non mi interessa se era quello che voleva ottenere, non mi interessa se è la copia accurata di una esecuzione acustica dal vivo o il puro prodotto di algoritmi numerici macinati da un computer. Quello mi ha consegnato, quello voglio sentire.
Cosa c'è sul disco si sa, oggigiorno ti viene consegnato direttamente in digitale, te lo puoi guardare, misurare, spezzettare e squartare come meglio credi. Quello che c'è sul disco è una rappresentazione in altra forma di un'accozaglia di suoni vari. Nota: suoni, non musica, la musica viene dopo, come emozione nella tua mente, ascoltando quei suoni. Il mio obiettivo è riprodurre in modo accurato quei suoni, è anche una forma di rispetto nei confronti dell'opera dell'artista. Quali siano i suoni che arrivano alle tue orecchie anche quello si sa, si può misurare, guardare, spezzettare e squartare come meglio credi e, soprattutto, si può confrontare con quello presente sul disco. L'obiettivo quindi in linea di principio è semplice: fare in modo che le differenze tra quello che c'è sul disco e quello che arriva alle orecchie sia minimo o magari percettivamente nullo.
Purtroppo, come spesso accade, teoria e pratica non coincidono. Ottenere una accuratezza veramente elevata è fisicamente impossibile, si deve scendere a compromessi e quindi il tema diventa quali siano i compromessi da adottare in modo da non discostarsi troppo dall'ideale teorico. Qui la percezione comincia a giocare un ruolo importante e se, per esempio, la psicoacustica mi dice che i picchi della risposta si sentono più dei buchi cerco di concentrare gli sforzi nel livellare i picchi piuttosto che nel riempire i buchi. Di compromessi ce n'è molti altri da adottare, non è il caso di farne un trattato.
Questo è il mio approccio, mio personale, chi insegue altri obiettivi dovrà necessariamente ricorrere ad altri mezzi.
L'inviluppo spettrale è un tentativo di dare delle solide basi psicoacustiche a delle prassi note e consolidate, come quella di adottare una risposta a frazioni di ottava alla Moeller in ambienti con buone caratteristiche di diffusione. A mio parere funziona e sta in piedi. Il quadro che ne emerge è coerente, spiega la curva di Moeller secondo comportamenti noti e assodati dell'acustica di un ambiente di ascolto, si adatta anche a casi in cui la curva di Moeller non funziona, insomma sembra mandare insieme tutti i pezzi del puzzle "risposta target".
La prova provata che effettivamente funziona ancora non ce l'ho, ma sto già messo meglio di chi sostiene che è così perché è così. Almeno ho dietro un paio di lustri di letteratura di un settore attiguo a sostegno delle mie tesi. In ogni caso ora ho un'ideuzza su come fare a portare un po' di prove dirette a supporto, vedrò che ne scaturisce.