Re: Parliamo sinceramente delle riviste ...
Inviato: 21/03/2017, 8:50
Scusate ma non sono molto d'accordo con quanto letto.
Dal mio punto di vista una rivista contenente recensioni di prodotti hifi, non necessariamente deve avere lo scopo etico-morale di recensire esclusivamente oggetti dall'ottimo rapporto prezzo prestazioni, il tutto per salvare l'incauto appassionato (ed evidentemente privo di raziocinio e orecchie con cui farsi una propria opinione) da incauti acquisti al di sopra delle proprie possibilità che inevitabilmente lo porteranno alla miseria.
Se non sbaglio (e avendo letto l'editoriale del primo numero non credo di non aver capito) audiogallery nasce con lo scopo di recensire prodotti considerati interessanti in termini di qualità di riproduzione, dal recensore di turno, senza considerare affatto il prezzo, ma per fornire una idea del suono dell'oggetto, consapevoli del fatto che magari tra qualche hanno lo si potrà trovare usato alla metà del prezzo di listino.
Dal mio punto di vista si possono criticare i recensori se quanto descritto non corrisponde affatto, per il nostro orecchio, alle caratteristiche del prodotto recensito, ma non certo perché recensisce prodotti costosi.
Se si vuole una rivista che miri esclusivamente ad HiFi dal costo umano e ragionevole, che la si faccia, ma audiogallery nasce con altri scopi e non mi sembra sensato fargli delle colpe solo perché non è la rivista che non ha mai detto di voler essere.
Ad esempio, io uso un orologio da 15€ perché dal mio punto di vista legge l'ora come un costosissimo orologio svizzero, ciò non di meno non mi viene nemmeno in mente di criticare chi legge, ed è appassionato di tali oggetti, riviste di orologi costosissimi.
Inoltre per quale motivo l'audiofilo viene sempre descritto come un cerebroleso che si fa infinocchiare da qualsiasi affermazione non proveniente dal proprio giudizio e dalle proprie orecchie?
Perché, in base ai ragionamenti che ho letto in molti interventi, se si è appassionati di HiFi automaticamente viene meno qualsiasi capacità critica?
Io mi sono riappassionato all'hifi circa 6 anni fa e da allora, oltre a leggere le riviste, mi sono preoccupato soprattutto di ascoltare il più possibile impianti diversi, non solo nei negozi ma anche e soprattutto quelli degli altri appassionati, perché solo ascoltando e facendosi un'esperienza ricca di ascolti si può farsi un'idea precisa su quanto c'è a giro e anche e soprattutto dei propri gusti.
In altri termini io penso che se anche un recensore stimolasse l'acquisto di un oggetto che non merita (e questo è da verificare) ci siano persone adulte e vaccinate che riescono a ragionare con la propria testa e stabilire in autonomia, pur incuriositi dalla recensione suddetta, se l'oggetto in questione merita o meno un acquisto.
Dal mio punto di vista una rivista contenente recensioni di prodotti hifi, non necessariamente deve avere lo scopo etico-morale di recensire esclusivamente oggetti dall'ottimo rapporto prezzo prestazioni, il tutto per salvare l'incauto appassionato (ed evidentemente privo di raziocinio e orecchie con cui farsi una propria opinione) da incauti acquisti al di sopra delle proprie possibilità che inevitabilmente lo porteranno alla miseria.
Se non sbaglio (e avendo letto l'editoriale del primo numero non credo di non aver capito) audiogallery nasce con lo scopo di recensire prodotti considerati interessanti in termini di qualità di riproduzione, dal recensore di turno, senza considerare affatto il prezzo, ma per fornire una idea del suono dell'oggetto, consapevoli del fatto che magari tra qualche hanno lo si potrà trovare usato alla metà del prezzo di listino.
Dal mio punto di vista si possono criticare i recensori se quanto descritto non corrisponde affatto, per il nostro orecchio, alle caratteristiche del prodotto recensito, ma non certo perché recensisce prodotti costosi.
Se si vuole una rivista che miri esclusivamente ad HiFi dal costo umano e ragionevole, che la si faccia, ma audiogallery nasce con altri scopi e non mi sembra sensato fargli delle colpe solo perché non è la rivista che non ha mai detto di voler essere.
Ad esempio, io uso un orologio da 15€ perché dal mio punto di vista legge l'ora come un costosissimo orologio svizzero, ciò non di meno non mi viene nemmeno in mente di criticare chi legge, ed è appassionato di tali oggetti, riviste di orologi costosissimi.
Inoltre per quale motivo l'audiofilo viene sempre descritto come un cerebroleso che si fa infinocchiare da qualsiasi affermazione non proveniente dal proprio giudizio e dalle proprie orecchie?
Perché, in base ai ragionamenti che ho letto in molti interventi, se si è appassionati di HiFi automaticamente viene meno qualsiasi capacità critica?
Io mi sono riappassionato all'hifi circa 6 anni fa e da allora, oltre a leggere le riviste, mi sono preoccupato soprattutto di ascoltare il più possibile impianti diversi, non solo nei negozi ma anche e soprattutto quelli degli altri appassionati, perché solo ascoltando e facendosi un'esperienza ricca di ascolti si può farsi un'idea precisa su quanto c'è a giro e anche e soprattutto dei propri gusti.
In altri termini io penso che se anche un recensore stimolasse l'acquisto di un oggetto che non merita (e questo è da verificare) ci siano persone adulte e vaccinate che riescono a ragionare con la propria testa e stabilire in autonomia, pur incuriositi dalla recensione suddetta, se l'oggetto in questione merita o meno un acquisto.