Pagina 4 di 7

Re: Vinile: da master Analogico o da master Digitale?

Inviato: 10/04/2017, 8:27
da organist
hifissimo ha scritto:post cancellato da Mario Bon[...]
Mi pare che questo forum sia l'unica realta dove non esista l'allineamento al pensiero unico.

Hai preso come riferimento l'evento live; mi pare che il vinile sia abbastanza lontano dal riprodurre l'evento live di strumenti come il pianoforte, l'organo, il clavicembalo e..altri. Certamente ben piu lontano di una registrazione in digitale.
Poi alcune persone possono trovare il suono di pianoforte su vinile anche piacevole o molto piacevole, ma qui entriamo appunto nel gusto soggettivo, che non dovrebbe viziare le capacita di analisi della percezione.
Il vinile ha delle caratteristiche tecniche (rumore di fondo, rumori random da sporco, wow flutter, limiti estensione in frequenza) ben inferiori a registrazioni digitali. Caratteristiche misurabili e...misurate, e quindi non "opinioni soggettive spacciate per verita inconfutabili", come tu affermi.
Poi puo piacere, anche alla follia, ma questo è un'altro discorso. Se è l'evento live il riferimento, il vinile è inconfutabilmente piu lontano dal live (per molti strumenti) rispetto al digitale.

Sarebbe pero interessante a questo punto conoscere quali sono, secondo voi, gli attributi del suono caratteristici di un suono digitale e di uno analogico.

Re: Vinile: da master Analogico o da master Digitale?

Inviato: 10/04/2017, 8:48
da Velut Luna
organist ha scritto:
Sarebbe pero interessante a questo punto conoscere quali sono, secondo voi, gli attributi del suono caratteristici di un suono digitale e di uno analogico.
Bella e interessante domanda!
Rispondo in modo conciso e poi, se Mario e Tom ne avranno voglia, spiegheranno per esteso.
L'analogico, ovviamente a partire dal nastro open reel, per tacer del vinile decisamente fuori gioco sotto tutti i punti di vista, è caratterizzato sostanzialmente da:
- tipica compressione non lineare selettiva su determinate frequenze (in funzione del tipo di nastro utilizzato e del tipo di magnetizzazione applicata);
- distorsione naturale, tipicamente delle armoniche pari.

Queste due caratteristiche, per come è strutturato il sistema di percezione umano, ne fanno un sistema tanto INFEDELE, quanto "potenzialmente" (e non necessariamente) piacevole.
Normalmente, chi è abituato a frequentare la musica live ACUSTICA con attenzione, con continuità e con "prossimità" nei confronti di strumenti e interpreti (ESCLUSI QUINDI LOGGIONISTI, PALCHISTI E FREQUENTATORI DI CHIESE GOTICHE...), preferisce con grande costanza, la ripresa digitale, rispetto a quella analogica (cfr. celebre intervista di Judith Sherman in relazione al suo primo testa a confronto analogico vs digitale, agli albori del digitale, nel 1981...)

Re: Vinile: da master Analogico o da master Digitale?

Inviato: 10/04/2017, 8:57
da Velut Luna
Vorrei ribadire cosa mi piace del "vinile":
1 - Le copertine, la grafica, il cartone con cui sono stampate, l'odore che emanano...;
2 - lo "slow listening", ovvero il fatto di sapere che mi accingo ad ascoltare 20 minuti di musica, dall'inizio alla fine, comodo in poltrona, senza possibilità, e quindi "ansia", di "zapping-salta-traccia";
3 - mettere in ordine la collezione sugli scaffali, periodicamente.

Tutto questo mi piace proprio tanto, mi dà grande piacere e serenità.

:)

Re: Vinile: da master Analogico o da master Digitale?

Inviato: 10/04/2017, 9:17
da Ligo
Come penso sia per la maggior parte di noi vista la nostra età media, ho formato la mia passione con il vinile. Ho una foto nella quale avrò avuto 6 o 7 anni, sono seduto davanti a una fonovaligia Philips e sto ascoltando, mi dicono i miei vecchi, la Pastorale. Tutt'ora provo grande piacere nel prendere in mano un vinile, guardarne la copertina, leggerne la presentazione e, ovviamente, ascoltarlo. Il vinile a volte per me è come un oggetto magico, in grado di evocare ricordi e sensazioni e di trasportarmi nel passato. Sono affezionato al vinile come oggetto e al suo modo garbato e a volte ammaliante di proporre la musica e sempre lo rimarrò.
Tuttavia non faccio alcuna fatica ad ammettere che il digitale ha oggi prestazioni intrinsecamente superiori e a parità di qualità della registrazione suona meglio, per non parlare del fatto che grazie al digitale posso intervenire con dei DSP e rendere l'ascolto definitivamente migliore rispetto al mio amato girapadelle.
Se mai il problema vero sta nella scarsa qualità che spesso affligge le registrazioni digitali ma questo è un discorso che prescinde dal mezzo.
Ciò detto, sono arcistufo di leggere cazzate (perdonate il francesismo) sulla più elevata e raffinata sensibilità e cultura di chi opera una propria scelta soggettiva rispetto a un'altra, è una vita che sono costretto a leggerne e spero proprio che qui non abbiano spazio.

Re: Vinile: da master Analogico o da master Digitale?

Inviato: 10/04/2017, 9:40
da MarcelloDalmazia
hifissimo ha scritto:Perché allora se il digitale HR é "fedelissimo" qualcuno gli preferisce il nastro analogico e il vinile?
Perché suonano in maniera più "vera" (anzi: perché li percepiamo come più veri).
La fedeltá é una cosa oggettiva ma l'ascolto é soggettivo ed é per questo che vinile e analogico stravincono (e stravinceranno forever) sul digitale.
Fine della diatriba: il digitale é più fedele ma provoca in chi ascolta sensazioni di INNATURALEZZA (più o meno intense a seconda del soggetto che le recepisce).
Io ascolto indifferentemente con tutti i formati...è vero pure che con certi tipi di registrazioni, preferisco il Vinile al CD o Files...ma questo non deve indurci a dire che il Vinile è Migliore del CD o Files in maniera scientifica, semplicemente trova maggior gradimento alle nostre Orecchie...semplice, no..?

Re: Vinile: da master Analogico o da master Digitale?

Inviato: 10/04/2017, 10:01
da Velut Luna
Marco Lincetto, ovvero Sound Engineer, Musical Producer ed Executive Producer professionista, con:
- oltre 500 dischi pubblicati ufficialmente in 4 continenti, sia digitali che anaolgici, negli ultimi 25 anni, per etichette quali DECCA, Gruppo Universal, ARTS, CPO, Brilliant Classics, Naxos, DHM, Koch International, ASV, Chandos, Dynamic, Tactus, Stradivarius, JVC (sound engineer accreditato e certificato per il progetto XRCD), TDK, Sony Classical... e Velut Luna ;
- oltre 1000 live recording accreditati, comprese dirette radiofoniche / televisive via satellite worldwide per conto della RAI Radio Televisione Italiana;
- complessivamente oltre 1.500 registrazioni ufficiali, MOLTISSIME DELLE QUALI REALIZZATE CONTEMPORANEAMENTE IN ANALOGICO E DIGITALE, realizzate sia in Studio che nei principali teatri e auditorium in Italia, Francia, Spagna, Ungheria, Svizzera, Germania, Austria e USA;
- vincitore, come Sound Engineer, di alcuni Diapason d'Or e Grammophone Awards, nonchè una volta selezionato nella cinquina della categoria "Best Classical Recording" agli Emmy Awards;
- Sound Engineer di riferimento per producers quali Judith Sherman, Wolfgang Stengel, Soh Fujimoto (chairman della JVC Foundation, responsabile per lungo tempo del progetto XRCD), etc.
- autore delle PRIMA REGISTRAZIONE DIGITALE HD PUBBLICATA IN ITALIA, SECONDA IN EUROPA, QUARTA NEL MONDO, nel 1998.

Salutoni! :)

Re: Vinile: da master Analogico o da master Digitale?

Inviato: 10/04/2017, 12:31
da MarioBon
Sono intervenuto e ho cancellato tutti gli interventi polemici e anche quelli collegati
(hifissimo, Tom, Marcello Dalmazia, Ligo, Velut Luna, Organist e forse anche altri)
almeno in questo sono stato democratico.
Ringrazio chi ha sostenuto la filosofia di questo spazio.
Credo, dopo le cancellazioni, di poter riaprire il 3D chiuso, a ragione, da Marcello Dalmazia.

Si parla di quello che si vuole ma non si fanno guerre di religione.
"a me piace questo..." è assolutamente normale
"a me piace questo e tutti gli altri non capiscono una minkia" non è ammesso.

Re: Vinile: da master Analogico o da master Digitale?

Inviato: 10/04/2017, 12:51
da Felix
Grazie Mario per la riapertura del thread perché avevo proprio una domanda in merito.
Si parlava di distorsione e Lincetto (che saluto e col quale ho partecipato moltissimi anni fa ad una registrazione con Igino Conforzi in quel do S. Michele in Bosco :D ) ha rimarcato il fatto che il suono analogico del vinile è particolarmente apprezzato per la distorsione di certi armonici, cosa questa che accade anche negli ampli valvolari. Mi piacerebbe approfondire come avviene questa distorsione e come si combinano questi due tipi distorsione, come ad esempio succede negli impianti vinile+valvole.
Da un lato si cerca di rimuovere la distorsioni il più possibile come vediamo nelle specifiche degli impianti, dall'altro un certo tasso di distorsione presente risulta persino eufonico...

Re: Vinile: da master Analogico o da master Digitale?

Inviato: 10/04/2017, 13:01
da Grisulea
Auditor ha scritto:Non è vietato il contradditorio, è vietato offendere e scrivere cose manifestamente false.

Si può dissentire in modo civile. Anzi, si deve.
Non ti seguo. Dove la vedi l'offesa?
MarioBon ha scritto:scusa Grisulea ma la parte polemica di questo 3D è stata chiusa, prego di non insistere e rimanere in argomento.

Re: Vinile: da master Analogico o da master Digitale?

Inviato: 10/04/2017, 13:17
da MarioBon
Felix ha scritto:Grazie Mario per la riapertura del thread perché avevo proprio una domanda in merito.
Si parlava di distorsione e Lincetto (che saluto e col quale ho partecipato moltissimi anni fa ad una registrazione con Igino Conforzi in quel do S. Michele in Bosco :D ) ha rimarcato il fatto che il suono analogico del vinile è particolarmente apprezzato per la distorsione di certi armonici, cosa questa che accade anche negli ampli valvolari. Mi piacerebbe approfondire come avviene questa distorsione e come si combinano questi due tipi distorsione, come ad esempio succede negli impianti vinile+valvole.
Da un lato si cerca di rimuovere la distorsioni il più possibile come vediamo nelle specifiche degli impianti, dall'altro un certo tasso di distorsione presente risulta persino eufonico...
L'apparato uditivo produce distorsione a due livelli:
- nell'orecchio (distorsione aurale)
- nel cervello (intermodulazione)
L'apparato uditivo sa di distorcere e sa che questa sua distorsione aumenta con il livello della sensazione (del segnale) quindi la corregge e la associa ad un suono di livello "più forte". Quando una sorgente presenta un tasso di distorsione che aumenta con il livello del segnale (come negli ampli a valvole e nel pick_up del giradischi) l'apparato uditivo viene tratto in inganno e scambia la distorsione prodotta da questi dispositivi per la sua ... e la corregge (fenomeno studiato da Olson e altri). C'è chi trova questo fenomeno gradevole. Evidentemente alcuni "correggono" di più di altri e ci sono differenze di percezione soggettiva molto marcate.
Un'altra caratteristica "gradevole" della combinata giradischi-valvole è la ridotta separazione tra i canali.
Ciò non toglie che la distorsione sia comunque un problema anche perché non esiste solo la distorsione armonica (che il sé non fa danni così gravi) ma c'è soprattutto la distorsione di intermodulazione che, invece, di danni ne fa proprio perché non è in relazione armonica con le fondamentali.
La condizione necessaria affinché la distorsione armonica sia nulla è che l'intermodulazione sia nulla. Ne segue che, nel tentativo di ridurre l'intermodulazione, si riduce anche la distorsione armonica. Le due cose sono legate e non separabili.
Ulteriore effetto della caratteristica degli ampli a valvole è il soft-clipping che introduce un effetto di compressione (anche questo giudicato gradevole) e che, entro certi limiti, mette in maggiore evidenza i passaggi in "pianissimo" rispetto ai "fortissimo" (sicché la riproduzine viene definita "meno affaticante").
Per tutti questi motivi è più che comprensibile che il "suono analogico" sia apprezzato ed è altrettanto comprensibile che venga apprezzato il suono dello stato solido e del digitale dove certi pregi vengono percepiti come difetti (e tecnicamente lo sono).