TeoMarini ha scritto:
Non voglio fare l'avvocato del diavolo, ma che cosa fa di intelligente Fabrizio Calabrese?
A seconda dell'ambiente (e della disponibilità economica) del cliente, prepara sistemi modulari che poi, grazie anche alla multi-amplificazione, riesce a tarare al meglio.
Guarda, se ci pensi, come fa una ditta come B&W, Opera ecc. a fare sistemi modulari che vanno messi a punto in modo specifico in ogni ambiente per funzionare meglio di un diffusore tower standard?
Il fatto di separare la sezione bassi dalle altre vie è garanzia di complicazione nella installazione, e prezzi maggiori, ma non è sempre garanzia di prestazioni migliori.
Calabrese, secondo me, adotta una serie di strategie, non separa semplicemente i bassi, ma a seconda del tipo di installazione modifica i tagli e le pendenze dei filtri, i ritardi, e soprattutto, misura.
Solo cosi si ottiene un perfetto interfacciamento con l'ambiente.
Chiaro che avendo esperienza ci metterà molto meno di quanto potrei metterci io, ma alla fine, se non misura, nemmeno lui avrà garanzie su quello che è il risultato. Con l'orecchio non vai da nessuna parte, ti aiuta un pò se hai una grandissima esperienza di anni e anni di ascolti, ma senza strumenti fai comunque poco. E servono strumenti precisi e saper misurare.
Ma come fa una ditta come Opera o B&W a fare sistemi cosi complessi senza fornire poi assistenza qualificata ad ogni cliente?
Giussani ha fatto, secondo me, una cosa intelligente per complicare il meno possibile meno la vita ai proprio clienti, cioè un diffusore che funziona abbastanza bene nelle situazioni classiche di posizionamento domestico, mettendo il woofer vicino al pavimento e tenendo probabilmente il taglio più basso possibile (io userei anche una pendenza elevata se la freq. di incrocio supera i 150Hz) per evitare che la voce sia bassa sul fronte sonoro che ricreano i diffusori.
Un diffusore semplice ma furbo, e per questo mi è sempre piaciuta la sua filosofia di aproccio ai problemi.
Quella che poi è la ricerca del tipo di suono da parte del "Progettista Giussani" può non essere condivisa (cioè come poi suonano le sue casse in base ai suoi gusti e al suo modo di vedere la riproduzione domestica), ma le scelte tecniche sono senza dubbio state fatte per avere una certa versatilità di collocamenteo in ambiente senza per questo complicare la vita di chi si compra le sue casse facendo misure e prove su prove. Resta comunque un compromesso, ma è un compromesso migliore di altri, secondo me.
Oggi esiste il DRC, un sistema digitale che ho potuto ascoltare a casa di un amico che ha un sistema full horn da lui progettato (e che suona gran bene), e devo dire che pur suonando benissimo anche senza, con il DRC fa quel passetto in più di cui non pensavi ce ne fosse bisogno... il DRC, se ben usato, risolve molti problemi di collocamento in ambiente dei diffusori, però, come sempre, è meglio partire da una buona base.
TeoMarini ha scritto:
Poi, vabbè, usa solamente trombe...
Ciao!

Le trombe mi piacciono, purtroppo trovare trombe che suonano bene non è facile, per questo sono scarsamente diffuse. Io le uso dai 1800Hz circa in su, e ne sono soddisfattissimo, non esiste tweeter a cupola che ho ascoltato che gli vada vicino,
per i mei gusti ovviamente, forse con dei buoni nastri potrei migliorare un pò, ma non ne sono poi così tanto sicuro.
