Floorstanding 3 Vie DIY

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Pippo Grasso
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Re: Floorstanding 3 Vie DIY

#491 Messaggio da Pippo Grasso »

Ricordo che il progetto Butterfly di Renato Giussani, prevedeva, per la riduzione della diffrazione ai bordi, un certo numero di solchi opportunamente praticati sul pannello frontale. Nel sito del compianto ingegnere, si trova la spiegazione di tale scelta.
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Re: Floorstanding 3 Vie DIY

#492 Messaggio da NomeUtente »

Pippo Grasso ha scritto: 29/05/2025, 21:43 Ricordo che il progetto Butterfly di Renato Giussani, prevedeva, per la riduzione della diffrazione ai bordi, un certo numero di solchi opportunamente praticati sul pannello frontale. Nel sito del compianto ingegnere, si trova la spiegazione di tale scelta.
Da https://www.giussani-research.it/wp-con ... ly-One.pdf:

"Questo trasduttore è aiutato, a detta del costruttore, da una serie di fessure del baffle frontale che riducono e sparpagliano le diffrazioni".

Beh.. un po' poco a proposito del "Il sistema proprietario anti-diffrazione Butterfly©."
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Re: Floorstanding 3 Vie DIY

#493 Messaggio da mario061 »

Con le fresature la diffrazione aumenta...

https://www.youtube.com/watch?v=bFsNOc2diwk

Se non vuoi guardarlo tutto vai a 1:26:00 Giussani spiega in modo semplice (probabilmente per il fatto che davanti ha degli appassionati ignoranti e sarebbe inutile andare troppo sul tecnico) il funzionamento delle fresature a fianco del tweeter.
Cit Fabrizio Calabrese da qui..... https://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=6077

Gli insulti sono -semplicemente- la risposta di chi ammette la propria inconsistenza, prima umana, poi culturale...
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Re: Floorstanding 3 Vie DIY

#494 Messaggio da NomeUtente »

Grazie Mario. Non conoscevo questi video. Non sapevo nemmeno dell'esistenza del canale YouTube.
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MarioBon
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Re: Floorstanding 3 Vie DIY

#495 Messaggio da MarioBon »

Anche la Albedo Aptica aveva delle superfici "ruvide" a fianco del tweeter per ridurre la diffrazione ai bordi.
Più che ridotte le onde diffratte vengono diffuse.
La prova di Audio Review è nel numero 349 del gennaio 2014.
Dalla Waterfall si vede che il casino in gamma tweeter è notevole. Secondo me con il pannello frontale piatto e li spigoli arrotondati veniva meglio.
Immagine
Notare che, in questo caso, la dinamica della Waterfall è di 63 dB.

Riassumendo Giussani dice:
- considera 3000 Hz gamma media
- un pannello è stretto sottto i 20 cm e lago oltre
- quandi cambi qualche cosa senti sempre una differenza (perchè il cervello vuole sentire una differenza)
- alcume scelte si fanno per vendere
- VAS conta poco => conta la massa
- una sorgente finita non emette onde piane
- una sorgente fisica non emette onde cilindriche (perchè servirebbero altoparlanti troppo piccoli)
Questa ultima affermazione è corretta anche se il motivo più importante è un altro.
Ho ascoltato fino da 1 ora e 26 minuti a 1 ora e 54 minuti.
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Re: Floorstanding 3 Vie DIY

#496 Messaggio da NomeUtente »

Come diavolo fate a ricordare o tener nota di quello che e' successo o hanno scritto negli anni?! Non ricordo cosa ho mangiato ieri a colazione... al lavoro non ricordo cosa ho fatto una settimana fa... boh!

Per dirla alla francese... "Chi ca[omissis] si ricordava di 'ste casse!?"
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Re: Floorstanding 3 Vie DIY

#497 Messaggio da MarioBon »

Ho smesso di acquistare riviste tre anni fa quindi presto non potrò più fare riferimenti.
Per quanto riguarda il passato ho la fortuna di ricordare (anche perchè ho raccolto circa 800 prove rilevanti in pdf).
Una prova è rilevante se ci sono misure e se propone soluzioni interessanti o incredibili minchiate.
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Re: Floorstanding 3 Vie DIY

#498 Messaggio da Pippo Grasso »

Rinoro potrebbe realizzare una cassa con frontale stretto per i medi e tweeter, due casse separate per i WF, così, se decide per la soluzione MTMWW, il problema delle diffrazioni, non dovrebbe esserci. lPer la soluzione WMTMW prevedere un modulo aggiuntivo per sorreggere il WF superiore. Lo so, tra il dire e il fare…..
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diBirama
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Re: Floorstanding 3 Vie DIY

#499 Messaggio da diBirama »

MarioBon ha scritto: 30/05/2025, 10:57 Anche la Albedo Aptica aveva delle superfici "ruvide" a fianco del tweeter per ridurre la diffrazione ai bordi.
Più che ridotte le onde diffratte vengono diffuse.
La prova di Audio Review è nel numero 349 del gennaio 2014.
Dalla Waterfall si vede che il casino in gamma tweeter è notevole. Secondo me con il pannello frontale piatto e li spigoli arrotondati veniva meglio.
Immagine
Notare che, in questo caso, la dinamica della Waterfall è di 63 dB.

Riassumendo Giussani dice:
- considera 3000 Hz gamma media
- un pannello è stretto sottto i 20 cm e lago oltre
- quandi cambi qualche cosa senti sempre una differenza (perchè il cervello vuole sentire una differenza)
- alcume scelte si fanno per vendere
- VAS conta poco => conta la massa
- una sorgente finita non emette onde piane
- una sorgente fisica non emette onde cilindriche (perchè servirebbero altoparlanti troppo piccoli)
Questa ultima affermazione è corretta anche se il motivo più importante è un altro.
Ho ascoltato fino da 1 ora e 26 minuti a 1 ora e 54 minuti.
E a giudicare dalla risposta del tweeter al tempo zero, sembra che le diffrazioni siano ancora ben presenti. Bisognerebbe vedere la risposta del tweeter montato a filo su un pannello abbastanza grande, per capire meglio, perché quello è un tweeter un po' particolare.
In ogni caso, i metodi per limitare le diffrazioni sono molti e possono essere combinati fra loro (feltro, spigoli arrotondati, frontale rastremato, altoparlanti disassati, fessure o forature di "disturbo"). Anche il montaggio di un tweeter a sbalzo elimina le diffrazioni nella banda riprodotta, basta che la flangia sia praticamente assente (con una flangia da 100 mm, no di sicuro).
Ci sono pure tweeter con un'inserto smorzante già a bordo Scan Speak D3004/662000, R3004/662001). Anche l'impiego di tweeter leggermente "caricati" limita fortemente le diffrazioni ai bordi. Mi vengono in mente gli SB Acoustics SB26STWGC-4, oppure MOREL CA378 o il SICA LP90.28/N92TW, ma non sono certo gli unici.
Tirando le somme, ci sono soluzioni efficaci, anche relativamente semplici da implementare, ma ognuna di esse ha vantaggi e svantaggi, che vanno considerati in anticipo.
Diego Sartori
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Re: Floorstanding 3 Vie DIY

#500 Messaggio da rinorho »

Da quello che ho compreso in questi mesi, incentivato anche dai suggerimenti di Mario Bon, ferritoie e irregolarità superficiali prossime a un driver acuiscono i problemi legati alla riflessione e, in modo ancor più critico, alla diffrazione. Questo avviene perché ogni discontinuità acuta o bordo agisce come una sorgente sonora secondaria, specialmente per le onde diffratte, che sono le più impattanti in questo contesto.
Gli effetti principali di tali geometrie sulla prestazione acustica sono:
Baffle Step: Questo fenomeno si manifesta con un incremento progressivo del livello di pressione sonora (SPL) all'aumentare della frequenza. È dovuto alla transizione del fronte d'onda emesso dal driver: da approssimativamente sferico (radiazione in 4π steradianti) alle basse frequenze (dove il baffle è "piccolo" rispetto alla lunghezza d'onda), a un fronte d'onda prevalentemente frontale, confinato in un semi-spazio (2π steradianti), alle frequenze più alte (dove il baffle è "grande").
Ripple sulla Risposta in Frequenza: Si tratta di una serie di picchi e valli, particolarmente evidenti alle medie e alte frequenze. Questi sono il risultato dell'interferenza tra l'onda sonora diretta emessa dal driver e le molteplici onde diffratte generate dai bordi e dalle asperità.le onde diffratte raggiungono l'ascoltatore con ritardi e fasi diverse rispetto all'onda diretta, generando cancellazioni e/o rinforzi.
Considerando questi fenomeni, da un mio punto di vista una strategia più efficace per ridurre gli effetti negativi prevede, sempre secondo me, l'adozione di un baffle convesso, idealmente con profili dolci e arrotondati (come la porzione esterna di un ellissoide) che aiuta a minimizzare la formazione di sorgenti secondarie nette sui bordi, facilitando una transizione più dolce dell'energia sonora verso la parte posteriore del diffusore e riducendo le onde diffratte che vengono riconvogliate verso l'ascoltatore.
Al contrario, un baffle concavo risulterebbe deleterio, poiché tenderebbe a focalizzare le riflessioni e le onde diffratte verso il punto d'ascolto, sommando solo gli effetti negativi
Un approccio alternativo consiste quindi nell'utilizzare materiali fonoassorbenti (antiestetici come giustamente ha rilevato Diego) posizionati attorno al driver o sui bordi del baffle. Questi materiali riducono l'energia delle onde sonore che altrimenti verrebbero diffratte e riflesse in modo problematico. Il tradizionale pannello piano, pur essendo economicamente vantaggioso, rappresenta un compromesso che non affronta attivamente tali fenomeni acustici.
Spero di diventar padrone di Akabak in breve tempo (che non ho) che mi permetterebbe di approfondire la comprensione di questi effetti . resta ben inteso che il riscontro sperimentale tramite misurazioni rimane fondamentale per validare o confutare le simulazioni.
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