Re: Diffusori opera V SE 2014 - pareri
Inviato: 11/04/2025, 19:29
https://www.audioreview.it/download/opera-quinta
Qui c'è la prova della versione 2012, ma forse è quella a sospensione pneumatica.
Io rimasi colpito dalle Opera Quinta quando portai in negozio, da Mino Di Prinzio, le mie Musical Stones S2, sicuro che avrei trovato degni sostituti anche senza spendere eccessivamente. Lo sforzo per caricare in macchina 2 diffusori in nero marquinia da 80Kg l'uno fu enorme, così come enorme fu la delusione nel constatare che nessuno dei nuovi competitor che potevo permettermi aveva il rigore, la densità timbrica, la coerenza di quel vecchio sistema a tre vie, costruito in travertino, con componenti Dynaudio, di fattura italiana:
passai in rassegna B&W CM9 S2, Kef R900 ed R700, Elac $07, Magneplanar 1.7, Monitor audio PL300, FOcal Sopra 1, Sonus Faber Olimpica III ( belle e "buone", ma troppo costose...). Ebbene, nessuna mi convinceva, per vari motivi, a volte opposti. Quasi tutte avevano, però, un basso invadente e piuttosto lungo, soprattutto B&W e KEF. Quando fu la volta dell' Opera V , quelle con bass reflex e componenti in carbonio, le cose cambiarono: La V metteva in riga tutte gli altri diffusori (eccetto l' Olimpica, che costava più del doppio, forse il triplo) ) per rigore timbrico, lucidità del suono, scena, che con le mie tracce spesso dava un senso di presenza degli strumenti e delle voci veramente notevole.
La mia preoccupazione era però il mio ambiente domestico, di 18mq, e temevo che non sarei riuscito a gestire bene il basso, comunque migliore di tutte gli altri contendenti. Perciò non le presi, e ripiegai (si fa per dire...) su un sistema a piedistallo, le Revel Ultima Gem (usate perché nuove sarebbero state inavvicinabili), che mi hanno accompagnato degnamente finche non ho cambiato casa, pochi mesi fa...
Passano gli anni ma il ricordo del bel suono delle Opera V, pieno ma lucidissimo e verosimile, mi è rimasto...
Qui c'è la prova della versione 2012, ma forse è quella a sospensione pneumatica.
Io rimasi colpito dalle Opera Quinta quando portai in negozio, da Mino Di Prinzio, le mie Musical Stones S2, sicuro che avrei trovato degni sostituti anche senza spendere eccessivamente. Lo sforzo per caricare in macchina 2 diffusori in nero marquinia da 80Kg l'uno fu enorme, così come enorme fu la delusione nel constatare che nessuno dei nuovi competitor che potevo permettermi aveva il rigore, la densità timbrica, la coerenza di quel vecchio sistema a tre vie, costruito in travertino, con componenti Dynaudio, di fattura italiana:
passai in rassegna B&W CM9 S2, Kef R900 ed R700, Elac $07, Magneplanar 1.7, Monitor audio PL300, FOcal Sopra 1, Sonus Faber Olimpica III ( belle e "buone", ma troppo costose...). Ebbene, nessuna mi convinceva, per vari motivi, a volte opposti. Quasi tutte avevano, però, un basso invadente e piuttosto lungo, soprattutto B&W e KEF. Quando fu la volta dell' Opera V , quelle con bass reflex e componenti in carbonio, le cose cambiarono: La V metteva in riga tutte gli altri diffusori (eccetto l' Olimpica, che costava più del doppio, forse il triplo) ) per rigore timbrico, lucidità del suono, scena, che con le mie tracce spesso dava un senso di presenza degli strumenti e delle voci veramente notevole.
La mia preoccupazione era però il mio ambiente domestico, di 18mq, e temevo che non sarei riuscito a gestire bene il basso, comunque migliore di tutte gli altri contendenti. Perciò non le presi, e ripiegai (si fa per dire...) su un sistema a piedistallo, le Revel Ultima Gem (usate perché nuove sarebbero state inavvicinabili), che mi hanno accompagnato degnamente finche non ho cambiato casa, pochi mesi fa...
Passano gli anni ma il ricordo del bel suono delle Opera V, pieno ma lucidissimo e verosimile, mi è rimasto...