Misure, acustica e psicoacustica
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Re: Misure, acustica e psicoacustica
La risposta senza smoothing mostra di suo una certa linearità con la parte alta in leggera apparante evidenza, simile a qualla di Tom ma leggermente meno accennata. Mostra un solo canale per farsi una idea. Ci sono poi le risposte dei due canali in overlays a dodicesimi di ottava. Sono queste che ho tenuto d'occhio per mettere a punto (si fa per dire visto che ho combinato un pasticcio) il sistema. Si notano alcuni picchetti e tagli non perfettamente fusi ma come dicevo è tutto da rifare. Ora se si guardano le due risposte a terzi di ottava, non solo non si vedono enfasi in gamma alta, rispetto al no smoothing. Si nota invece che la risposta tendenzialmente cala ed è comunque in discesa rispetto ai bassi. Eppure ascoltando (per la verità il calo è veramente scarso) questa discesa non pare esserci. Dico questo solo perchè posso fare confronti diretti con altre tarature, essendo un 5 vie mi basta aumentare il livello del tw per cambiare risposta in alto. Il fatto è che dopo aver sentito parlare di smoothing psicoacustico, sono tornato in rew ed ho estratto le curve. Con non poca sorpresa e del tutto all'insaputa di cosa avrei visto mi sono trovato quasi due rette. Le potete vedere. I piccoli difetti che si notano, come l'enfasi tra i 400/500 di un canale, che la risposta a terzi non mostra, sono per me udibili. Su un canale questo problema non c'è e secondo me suona più corretto.
Queste verifiche mi hanno convinto, almeno per ora, che la psico è la retta lineare da seguire, senza nessun calo verso le alte. Perchè per ora? Perchè per esserne certo devo aver messo a punto per davvero il sistema (devo modificare anche un paio di incroci). Preciso che i grafici riguardano misure senza uso di drc che mi riservo di inserire, se ritenuto necessario, a lavoro finito. Più che per problemi di rispota credo si renderà necessario per problemi di “tempo” sui bassi. Ma questo è un altro discorso.
Ultima modifica di Grisulea il 17/01/2017, 21:43, modificato 2 volte in totale.
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Re: Misure, acustica e psicoacustica
Le immagini dove si inseriscono?
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Re: Misure, acustica e psicoacustica
Quando quoti, piggia su img e inserisci il link dentro le due parentesiGrisulea ha scritto:Le immagini dove si inseriscono?
saluti, Tom
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Re: Misure, acustica e psicoacustica
Intendevo informazioni sugli studi sulla percezione della risposta basata sui picchi.TomCapraro ha scritto:Tra la PA di Sbragion e la Psyco di REW ???
Anche tra queste cambia qualcosa ?
In questo universo ogni oggetto ordinale o è una banana o non è una banana.
Ciao. Fabio
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Re: Misure, acustica e psicoacustica
Questa la so. (ricordo di averla letta)Ligo ha scritto:Intendevo informazioni sugli studi sulla percezione della risposta basata sui picchi.
Se uno "sciame" di picchi viene temporalmente distanziato non oltre il tempo d'integrazione dell'orecchio (200ms, che sarebbero 100ms necessari per integrare il picco e 100ms per "ripulire" e consentire di poter discernere il picco successivo) consente la percezione di un innalzamento del livello di ampiezza.
Picchi molto stretti inferiori al tempo d'integrazione e relativamente spaziati nel tempo vengono percepiti più come una sorta di spike e non come innalzamento del livello di ampiezza.
saluti, Tom
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Re: Misure, acustica e psicoacustica
Secondo me, sintetizzando, una target che funzioni (per una singola persona) dipende:
1) dalla persona
2) dal tipo di registrazione
3) dal tipo di musica ascoltata
Supponendo di ascoltare un certo tipo di musica (ad esempio musica classica, e quindi strumenti acustici) e considerando il punto 1) relativamente stabile nel tempo, occorre trovare la target che meglio si comporta, statisticamente, con gli innumerevoli tipi di registrazione possibili.
Personalmente, dopo mille peregrinazioni, attualmente mi sono fermato alla psicoacustica di Sbragion, ma sinceramente sono quasi 40 anni che ci combatto...
Tanto per fare un esempio pratico non relativo ai diffusori: possiedo due cuffie Stax, la SR-404 e la SR-L700, che hanno una differenza di risposta di qualche decibel nella zona di massima sensibilità tra i 2 KHz e i 4 KHz: basta questo per cambiare completamente la percezione del suono, che in un caso è spesso fastidioso (SR-404) e nell'altro mai.
1) dalla persona
2) dal tipo di registrazione
3) dal tipo di musica ascoltata
Supponendo di ascoltare un certo tipo di musica (ad esempio musica classica, e quindi strumenti acustici) e considerando il punto 1) relativamente stabile nel tempo, occorre trovare la target che meglio si comporta, statisticamente, con gli innumerevoli tipi di registrazione possibili.
Personalmente, dopo mille peregrinazioni, attualmente mi sono fermato alla psicoacustica di Sbragion, ma sinceramente sono quasi 40 anni che ci combatto...
Tanto per fare un esempio pratico non relativo ai diffusori: possiedo due cuffie Stax, la SR-404 e la SR-L700, che hanno una differenza di risposta di qualche decibel nella zona di massima sensibilità tra i 2 KHz e i 4 KHz: basta questo per cambiare completamente la percezione del suono, che in un caso è spesso fastidioso (SR-404) e nell'altro mai.
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Re: Misure, acustica e psicoacustica
Concordo.faber_57 ha scritto:Secondo me, sintetizzando, una target che funzioni (per una singola persona) dipende:
1) dalla persona
2) dal tipo di registrazione
3) dal tipo di musica ascoltata
Da me, l'impostazione scelta, trova riscontri molto positivi, per me (che la uso) e per tutti coloro che la sentono. (e approvano)
C'è da dire che, sia con la mia impostazione, che adottando un eventuale psicoacustica, tra registrazioni si troverà inconfutabilmente quella parte che andrà meglio con una e con l'altra, come dire: il terzi ottava non andrà bene con il 100% delle REC, anche la psicoacustica non andrà bene con il 100% delle REC.
Ho "mediato" una soluzione affinchè risulti accettabile con la stragrande maggioranza di REC.
saluti, Tom
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Re: Misure, acustica e psicoacustica
Questo alla fine non concorda con quanto detto, cioè che la nostra percezione della RIF segue l'andamento dei picchi?TomCapraro ha scritto:Questa la so. (ricordo di averla letta)Ligo ha scritto:Intendevo informazioni sugli studi sulla percezione della risposta basata sui picchi.
Se uno "sciame" di picchi viene temporalmente distanziato non oltre il tempo d'integrazione dell'orecchio (200ms, che sarebbero 100ms necessari per integrare il picco e 100ms per "ripulire" e consentire di poter discernere il picco successivo) consente la percezione di un innalzamento del livello di ampiezza.
Picchi molto stretti inferiori al tempo d'integrazione e relativamente spaziati nel tempo vengono percepiti più come una sorta di spike e non come innalzamento del livello di ampiezza.
In questo universo ogni oggetto ordinale o è una banana o non è una banana.
Ciao. Fabio
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Re: Misure, acustica e psicoacustica
Ligo ha scritto:TomCapraro ha scritto:Questo alla fine non concorda con quanto detto, cioè che la nostra percezione della RIF segue l'andamento dei picchi?
Relativamente associato al responso acustico (in relazione di uno stimolo di prova lineare) direi di si, ma prima fammi fare un analisi. (che mostrerò ovviamente)
saluti, Tom
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Re: Misure, acustica e psicoacustica
@Ligo.
Fabio, se tu disponessi dell'mdat relativo alla misura acustica con DRC attivato, e me lo mandassi, preparerei qualcosa di estremamente accurato potendo confrontare il pattern dei "tuoi picchi" e quelli che produce il mio setup.
Vediamo se esce qualche dato su cui ragionarci sopra.
Fabio, se tu disponessi dell'mdat relativo alla misura acustica con DRC attivato, e me lo mandassi, preparerei qualcosa di estremamente accurato potendo confrontare il pattern dei "tuoi picchi" e quelli che produce il mio setup.
Vediamo se esce qualche dato su cui ragionarci sopra.
saluti, Tom
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