mario061 ha scritto: 09/05/2025, 11:21
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... ma per capire se la funzione di trasferimento in ambiente è accurata serve fare misure.
Purtroppo per gli audiofili questa pratica è tabù, si va a orecchio...
Ci sono due opzioni:
- si fanno misure con gli strumenti adatti
- si giudica attraverso l'ascolto con la musica adatta.
La musica adatta non è quella che rispetta il timbro (che è tipico di ogni strumento ed è quasi sempre sconosciuto) ma quella che rispetta le dimensioni e la posizione degli strumenti.
Se non è facile rispondere alla domenda "...è fedele il timbro di questo strumento?" è più facile, ed alla portata di più persone, rispondere a queste domande "sono credibili le dimensioni di questo strumento?" e "la sua posizione è stabile?"
Per ricostruire le dimensioni (e la posizione) di uno strumento tutte le caratteristiche devono essere almeno buone a cominciare dalla estensione della risposta in frequenza (Calore). E' evidente che u cantante che canta con la bocca attaccata al microfono non può generare una dimensione corretta. Nell'opera lirica le voci sono registrate con i microfoni lontani e le cose vanno meglio meglio.
La Fatica da Ascolto si misura con l'orologio: se un sistema fa venire il mal di testa dopo 10 minuti di ascolto è meglio cambiare quanche cosa.
La capacità del sistema di riprodurre il passaggio dai pianissimo al fortissimo riguarda la Forza (che c'è o non c'è).
L'altra cosa che si può valutare a orecchio e la Chiarezza. Per farlo servono due tipi di programmi:
- Chiarezza orizzontale: distinguere noto suonate velocemente
- Chiarezza verticale: distinguere strumenti suonati contemporaneamente
L'ultimo attributo da valutare ò la Spaziaità (posizione e dimensione degli strumenti) che all'ascolto, è la prima a manifestarsi.
Calore, Fatica da Ascolto, Forza, Chiarezza e Spazialità sono i principali attributi del suono. Oltre questi c'è la Brillanza che è presente dnei sistemi dipolari o in presenaz di sorgenti ausiliarie.
Un difetto di questo metodo di valutazione è che non distingue le caratterische dei dispositivi che formano la catena e che dipende, in misura variabile, dall'ambiente.