Suonare All’inglese

Dedicato a chi si avvicina all'alta fedetà
(per i cavi c'è una sezione dedicata)
Rispondi
Messaggio
Autore
mario061
Messaggi: 2184
Iscritto il: 02/12/2016, 17:46

Re: Suonare All’inglese

#51 Messaggio da mario061 »

Pasquale Farinacci ha scritto: 08/05/2025, 17:39
le ultime che ho ascoltato, le Sonetto Viii, avevano una linearità irreprensibile, gamma alta cristallina e quasi indistinguibili da una coppia di TAD dal costo doppio. Potrei dire la stessa cosa per le Olympica III...
Allora mi devo aggiornare. Quelle che avevo ascoltato anni fa vomitavano miele dai tubi di accordo...

Andrò a qualche fiera a sentire queste nuove meraviglie.
Cit Fabrizio Calabrese da qui..... https://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=6077

Gli insulti sono -semplicemente- la risposta di chi ammette la propria inconsistenza, prima umana, poi culturale...
Pasquale Farinacci
Messaggi: 67
Iscritto il: 28/03/2025, 11:28
Il mio Impianto: Teac VRDS 25X - Modwright Instruments KWA 150 - Opera Tebaldi - Cavi Jps- Airtech - MIT

Re: Suonare All’inglese

#52 Messaggio da Pasquale Farinacci »

mario061 ha scritto: 08/05/2025, 18:22
Pasquale Farinacci ha scritto: 08/05/2025, 17:39
le ultime che ho ascoltato, le Sonetto Viii, avevano una linearità irreprensibile, gamma alta cristallina e quasi indistinguibili da una coppia di TAD dal costo doppio. Potrei dire la stessa cosa per le Olympica III...
Allora mi devo aggiornare. Quelle che avevo ascoltato anni fa vomitavano miele dai tubi di accordo...

Andrò a qualche fiera a sentire queste nuove meraviglie.
Mi sa che erano le Nova 5 (sorry!!!) e non le Sonetto, le aveva in demo Di Prinzio, che mi consigliò di scendere al piano inferiore per ascoltarle: suono completissimo e trasparente...ma...
nella stessa sala, delusione per le nuove Stradivari, dall'assetto sonoro diverso e piuttosto cupo. Impressione condivisa con altri amici appassionati.
Per quello che ho ascoltato, due impostazioni differenti...non so spiegarmene il motivo. Anche le Concertino, molti molti anni fa, non mi piacquero sempre per lo stesso motivo. E' chiaro che parliamo di segmenti completamente diversi: 1500, 15000, 50000. Però, mi aspettavo un family feeling maggiore...
Io sono musicista, gli ascolti di musica da camera con archi sono molto frequenti, quindi ho sviluppato una sorta di lente di ingrandimento per la gamma alta, percepisco le varie inflessioni delle registrazioni che uso per farmi un'idea dei componenti. Magari chi ascolta blues o elettronica, o anche sinfonica, è sensibile ad altri parametri...
Svarione
Messaggi: 1357
Iscritto il: 18/05/2019, 16:34
Il mio Impianto: K.heresy,audion silver night 300b,cdi naim
In estate causa calore valvole preferisco un ampli rega brio, e systemdek
Iix con testina wos 100

Re: Suonare All’inglese

#53 Messaggio da Svarione »

Lo ripeto il family feeling scordalo, del resto cambia tutto fra le concertino e un top di gamma.
Possedute
Le concertino costavano 800 € appena uscite e non erano delle electa amator proprio no.
Le parva erano più simili, possedute.
Le serie più importanti dell’epoca e più impegnative non mi piacevano ma non mi dilungo.
Le chario spazzatura acustica.
Pasquale Farinacci
Messaggi: 67
Iscritto il: 28/03/2025, 11:28
Il mio Impianto: Teac VRDS 25X - Modwright Instruments KWA 150 - Opera Tebaldi - Cavi Jps- Airtech - MIT

Re: Suonare All’inglese

#54 Messaggio da Pasquale Farinacci »

Svarione ha scritto: 08/05/2025, 21:11 Lo ripeto il family feeling scordalo, del resto cambia tutto fra le concertino e un top di gamma.
Possedute
Le concertino costavano 800 €
Le chario spazzatura acustica.
Ma è chiaro che le Concertino non fanno testo. Ma un po' più di coerenza tra medi di gamma (che ho apprezzato molto) e top di gamma non guasterebbe...

In casa Opera, di cui cito i modelli che ho ascoltato, Quinta, Callas Diva, Gran Callas, Tebaldi e Malibran, danno 5 interpretazioni, crescenti, della stessa idea di suono. Ma in nessuno di questi modelli, ascoltati indipendentemente, sembra mancare alcunché...

Chario con la serie Academy ha fatto belle cose. Ricordo un ascolto piuttosto clamoroso a un SIM con le Academy 3... E anche le serie successive, Sovran e Serendipity sono notevoli, con trasparenza e linearità che Kef e Tannoy possono solo sognare.
In casa B&W, solo per continuare la bagarre, c'è un enormità qualitativa, soprattutto nel basso, tra la serie CM, che pure non costa 2 lire, e la serie 800. Forse con la nuova serie 700 hanno aggiustato un po' il tiro.

Il tutto ricordando mestamente, anche perché non sono un tecnico, che in hifi dovrebbe valere il principio dell'accuratezza della "funzione di trasferimento". La soggettività fino a un certo punto...
mario061
Messaggi: 2184
Iscritto il: 02/12/2016, 17:46

Re: Suonare All’inglese

#55 Messaggio da mario061 »

Pasquale Farinacci ha scritto: 09/05/2025, 10:18
Il tutto ricordando mestamente, anche perché non sono un tecnico, che in hifi dovrebbe valere il principio dell'accuratezza della "funzione di trasferimento". La soggettività fino a un certo punto...
Questa affermazione la condivido, ma per capire se la funzione di trasferimento in ambiente è accurata serve fare misure.
Purtroppo per gli audiofili questa pratica è tabù, si va a orecchio...
Cit Fabrizio Calabrese da qui..... https://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=6077

Gli insulti sono -semplicemente- la risposta di chi ammette la propria inconsistenza, prima umana, poi culturale...
Pasquale Farinacci
Messaggi: 67
Iscritto il: 28/03/2025, 11:28
Il mio Impianto: Teac VRDS 25X - Modwright Instruments KWA 150 - Opera Tebaldi - Cavi Jps- Airtech - MIT

Re: Suonare All’inglese

#56 Messaggio da Pasquale Farinacci »

mario061 ha scritto: 09/05/2025, 11:21
Pasquale Farinacci ha scritto: 09/05/2025, 10:18
Il tutto ricordando mestamente, anche perché non sono un tecnico, che in hifi dovrebbe valere il principio dell'accuratezza della "funzione di trasferimento". La soggettività fino a un certo punto...
Questa affermazione la condivido, ma per capire se la funzione di trasferimento in ambiente è accurata serve fare misure.
Purtroppo per gli audiofili questa pratica è tabù, si va a orecchio...
Certamente! aggiungo che anche in caso di misure l'attenzione va quasi sempre sulle medio-basse e basse frequenze. I DRC non vanno a toccare le frequenze alte, eppure anche qui si gioca una partita importante. L'orecchio è sensibile anche lì: probabilmente, anche se le andassero a modificare, non si riuscirebbe del tutto a togliere eventuali caratterizzazioni dei vari tweeter dei vari brand... per questo, dalla "sanità" e linearità di fondo del diffusore non si può prescindere.
Avatar utente
MarioBon
Amministratore del forum
Messaggi: 10525
Iscritto il: 24/11/2016, 13:13
Il mio Impianto: molto variabile: Amplificatore Audio Analog, Diffusori autocostruiti, lettore CD autocostruito.
Località: Venezia
Contatta:

Re: Suonare All’inglese

#57 Messaggio da MarioBon »

mario061 ha scritto: 09/05/2025, 11:21 ...
... ma per capire se la funzione di trasferimento in ambiente è accurata serve fare misure.
Purtroppo per gli audiofili questa pratica è tabù, si va a orecchio...
Ci sono due opzioni:
- si fanno misure con gli strumenti adatti
- si giudica attraverso l'ascolto con la musica adatta.

La musica adatta non è quella che rispetta il timbro (che è tipico di ogni strumento ed è quasi sempre sconosciuto) ma quella che rispetta le dimensioni e la posizione degli strumenti.
Se non è facile rispondere alla domenda "...è fedele il timbro di questo strumento?" è più facile, ed alla portata di più persone, rispondere a queste domande "sono credibili le dimensioni di questo strumento?" e "la sua posizione è stabile?"
Per ricostruire le dimensioni (e la posizione) di uno strumento tutte le caratteristiche devono essere almeno buone a cominciare dalla estensione della risposta in frequenza (Calore). E' evidente che u cantante che canta con la bocca attaccata al microfono non può generare una dimensione corretta. Nell'opera lirica le voci sono registrate con i microfoni lontani e le cose vanno meglio meglio.
La Fatica da Ascolto si misura con l'orologio: se un sistema fa venire il mal di testa dopo 10 minuti di ascolto è meglio cambiare quanche cosa.
La capacità del sistema di riprodurre il passaggio dai pianissimo al fortissimo riguarda la Forza (che c'è o non c'è).
L'altra cosa che si può valutare a orecchio e la Chiarezza. Per farlo servono due tipi di programmi:
- Chiarezza orizzontale: distinguere noto suonate velocemente
- Chiarezza verticale: distinguere strumenti suonati contemporaneamente
L'ultimo attributo da valutare ò la Spaziaità (posizione e dimensione degli strumenti) che all'ascolto, è la prima a manifestarsi.
Calore, Fatica da Ascolto, Forza, Chiarezza e Spazialità sono i principali attributi del suono. Oltre questi c'è la Brillanza che è presente dnei sistemi dipolari o in presenaz di sorgenti ausiliarie.
Un difetto di questo metodo di valutazione è che non distingue le caratterische dei dispositivi che formano la catena e che dipende, in misura variabile, dall'ambiente.
Mario Bon http://www.mariobon.com
"Con delizia banchettiamo con coloro che volevano assoggettarci" (Addams Family)
mario061
Messaggi: 2184
Iscritto il: 02/12/2016, 17:46

Re: Suonare All’inglese

#58 Messaggio da mario061 »

MarioBon ha scritto: 09/05/2025, 13:18 .......
Un difetto di questo metodo di valutazione è che non distingue le caratterische dei dispositivi che formano la catena e che dipende, in misura variabile, dall'ambiente.
E' vero l'ambiente influenza molto il risultato, e oltre a questo se il diffusore non è un carico facile potrebbe influire molto sul suono anche l'amplificazione.

Quando mi faccio un diffusore o sperimento con qualche altopalante, non riesco a metterlo a punto a orecchio. E non so quanti audiofili siano in grado di capire se il loro sistema sia ottimizzato il massimo possibile con l'ambiente.
L'ultimo esperimento che ho fatto a orecchio, subito mi pareva suonare abbastanza bene, poi ho misurato e ho visto che la risposta infatti era abbastanza regolare (che per esserci arrivato a orecchio mi sono stupito) anche se non proprio a posto del tutto, qundi l'ho aggiustata bene bene misurando e modificando il filtro, e cavoli la differenza è stata evidente e a favolre della soluzione misurata. Quindi mi fido di quello che sento ma fino ad un certo punto, perchè non ho abbastanza esperienza per capire se il sistema è al suo massimo possibile solo con l'orecchio.
Cit Fabrizio Calabrese da qui..... https://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=6077

Gli insulti sono -semplicemente- la risposta di chi ammette la propria inconsistenza, prima umana, poi culturale...
Svarione
Messaggi: 1357
Iscritto il: 18/05/2019, 16:34
Il mio Impianto: K.heresy,audion silver night 300b,cdi naim
In estate causa calore valvole preferisco un ampli rega brio, e systemdek
Iix con testina wos 100

Re: Suonare All’inglese

#59 Messaggio da Svarione »

Ma che orecchio e orecchio.

Ci vogliono gli strumenti adatti, le misure opportune e i confronti dopo semmai li fai a orecchio.
Ma è come cercare un ago nel pagliaio.

Basta spostare il microfono, il punto di ascolto, il tavolo, i quadri…e cambia tutto.

Io opto per rendermi la vita facile, mi sembra di godermi di più la musica.

Uso uno stenditoio e giro per la stanza, mi prendo in giro ma a me piace così, con un sorriso.

Buona serata all’inglese e per chi fuma la pipa buone nuvole
mario061
Messaggi: 2184
Iscritto il: 02/12/2016, 17:46

Re: Suonare All’inglese

#60 Messaggio da mario061 »

Svarione ha scritto: 09/05/2025, 21:47
....
Basta spostare il microfono, il punto di ascolto, il tavolo, i quadri…e cambia tutto.
....
Beh, non sono così fiscale, faccio qualche misura per vedere che sia tutto a posto all'incrocio e che la banda passante sia abbastanza lineare, poi, siccome ascolto da vicino con diffusori abbastanza direttivi da 800Hz in su, creo una curva che tende a scendere progressivamente a partire da circa 200Hz e cala fino a -4dB a 20KHz (a dire la verità faccio 4 curve che posso richiamare in tempo reale, una piatta e le altre tre attenuate in progressione da piatta appunto fino a -4dB a 20KHz in tre step, per quando ascolto qualche vinile un pò cupo o da youtube). E siccome non uso DRC non ho un punto di ascolto predefinito fiscalmente.
Cit Fabrizio Calabrese da qui..... https://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=6077

Gli insulti sono -semplicemente- la risposta di chi ammette la propria inconsistenza, prima umana, poi culturale...
Rispondi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Bing [Bot] e 0 ospiti