Il mio Impianto: Musical Fidelity Nu Vista M3 Yamaha CD-S3000 Labtek Hi End Audiosonica "Stonefly" Ruark Talisman || Sonus Faber Parva FM4 Solid Steel filtro Black Noise Extreme Van Den Hul: The First Systems and Magic: Gold Wire ViaBlue: SC4 Soundcare Superspikes
MarcelloDalmazia ha scritto:Per il bene di tutti e tutto, non mi pronuncio...chi mi conosce sa cosa penso a tal proposito. Dico solo una cosina: SE TUTTO È STATO MALEDETTAMENTE GONFIATO A DISMISURA E IN MANIERA VERGOGNOSA, LA COLPA È SOLO NOSTRA. FOSSIMO STATI TUTTI PIÙ ATTENTI E MENO ATTACCATI AL VOLER APPARIRE A TUTTI I COSTI A SCAPITO DELLA VERA QUALITÀ, LE COSE AVREBBERO PRESO CONNOTATI DIVERSI
PS. IL MARCHIETTO FA FIGHETTO....VI RICORDATE....?
se D'Agostino riesce a farsi dare 40.000 (dollari o euro, il senso non cambia) non è di certo colpa mia (o, spero, VOSTRA...)
tanto... a me mica le vende, quelle robe lì.
ma un buon apparecchio, necessariamente, costerà di più di uno comprato al supermercato....
Il mio Impianto: Impianto n 01: Diffusori Malibran by Unison, Dac Bricasti M3, finale Audio Analogue Donizzetti CD e lettore DVD SONY Impianto n 02: Opera Quinta mod.2011 in SP + integrato Unison Unico secondo+ CD Golde Note Koala
@ bergat: Non sò se ti riferisci a me?
Se è cosi, non ho mai scritto che non ci possa essere qualità e una buona costruzione a 1000 euro. Ho scritto che se si deve fare un paragone con un un amplificatore blasonato,e mi riferivo al DAN visto che si stava parlando di lui, penso che, anche con tutta la buona volontà che ci si possa mettere, la vedo dura con 1000 euro arrivare a farne uno equivalente anche solo come prestazioni.
Tutto li.
Ciaooooo
Per l'impianto audio.......... sono per il made in Italy.
Un saluto e buona musica da Massimo Ferri dalla provincia di Mantova
Il mio Impianto: Amplificatore Nad C355 Lettore cd Nad C515 DAC Nad d1050 Giradischi Project RPM5 Carbon Prephono Project Phonobox II SE Diffusori Opera Quinta 2011
Il mio Impianto: Impianto principale:Diffusori autocostruiti Ciare H04.1,Amplificatore Unison Research Unico Secondo,lettore cd Unison Research Unico cd primo,tuner Unison Research Unico R,giradischi Pro-ject debut esprit,pre phono mm TP Audio. Impianto Studio:Diffusori Dynavoice dx5,Amplificatore Unison Research Simply Two,Lettore cd Unison Research Unico cd Primo,Registratore cassette Nakamichi 480.
Beh dovete anche mettere in conto pubblicità,assistenza,magazzino ricambi....o volete fare un'elettronica che nessuno sa che può comprare?e se un vostro cliente gli si rompe l'ampli,e voi non lo riparate perché non fate assistenza o non avette ricambio,vi bruciate subito il marchio?!...il costo di un prodotto non è solo il costo di produzione più ricarico del guadagno...
Il mio Impianto: Al momento in configurazione provvisoria causa presenza bambina piccola piuttosto vivace...
Diffusori Audio Physic Spark Finale Lyngdorf SDA2175 Preamplificatore Pioneer C-21 Lettore CD CEC TL-51x + DAC DX71mk2 Lettore SACD Marantz SA7001 (modificato) Lettore di rete Logitech Squeezebox Touch -> Gustard U12 -> DAC Beresford Caiman SEG con alimentazioni lineari autocostruite
Cuffie: Stax SR-507, Stax SR-X/mk3, Sony MDR-1A, Sony MDR-F1, Koss PortaPro, AKG Y50 Amplificatori Cuffie: Stax SRM-1/mk2 pro, Stax SRM-353X
Cavi di segnale e potenza Blue Jeans Cable
In panchina: Naim Nait 5, Micromega A80, M2Tech HiFace 1 e HiFace 2, Wharfedale Diamond 9.0, preampli e finale valvolari autocostruiti, vari componenti Behringer
Voi vi state concentrando sugli amplificatori, ma quelli sono forse gli oggetti dove la sostanza si capisce meglio.
Se devo fornire una certa potenza, dovrò pure metterci trasformatore, alimentatore, stadio di potenza congruo, raffreddamento adeguato ecc.
Se non faccio le cose decentemente le magagne vengono fuori anche con le misure più terra terra, e gli oggetti dove passano potenze rilevanti se mal progettati si rompono presto.
Poi è vero che con poche centinaia di Euro si comprano tutti i componenti ma entro certi limiti un buon progetto, un buon controllo di qualità ed una buona assistenza hanno il loro valore.
Meno giustificabili prodotti i cui schemi sono copie conformi di modelli di 30-40 anni fa il che include il 90% dei valvolari oggi in circolazione.
Per non parlare di valvole peggiori di quelle che si vendevano a poche lire in quell'epoca propinate oggi come oggetti di gioielleria.
Lemmy ha scritto:Beh dovete anche mettere in conto pubblicità,assistenza,magazzino ricambi....o volete fare un'elettronica che nessuno sa che può comprare?e se un vostro cliente gli si rompe l'ampli,e voi non lo riparate perché non fate assistenza o non avette ricambio,vi bruciate subito il marchio?!...il costo di un prodotto non è solo il costo di produzione più ricarico del guadagno...
Tutto è quantificabile. L'assistenza vale il 6% generalmente per i prodotti elettronici.
Auditor ha scritto:Voi vi state concentrando sugli amplificatori, ma quelli sono forse gli oggetti dove la sostanza si capisce meglio.
Se devo fornire una certa potenza, dovrò pure metterci trasformatore, alimentatore, stadio di potenza congruo, raffreddamento adeguato ecc.
Se non faccio le cose decentemente le magagne vengono fuori anche con le misure più terra terra, e gli oggetti dove passano potenze rilevanti se mal progettati si rompono presto.
Poi è vero che con poche centinaia di Euro si comprano tutti i componenti ma entro certi limiti un buon progetto, un buon controllo di qualità ed una buona assistenza hanno il loro valore.
Meno giustificabili prodotti i cui schemi sono copie conformi di modelli di 30-40 anni fa il che include il 90% dei valvolari oggi in circolazione.
Per non parlare di valvole peggiori di quelle che si vendevano a poche lire in quell'epoca propinate oggi come oggetti di gioielleria.
Il progetto vale sono il 5% sul costo di un prodotto. Certo se come costruttore costruisco solo 30 pezzi di un prodotto, pensate che mi possa definire costruttore? E quale economia di scala avrò fatto? nessuna con costi tutti ribaltati sul cliente. Forse mi potrei definire artigiano ma non certo costruttore. Ma come cliente io non acquisterei da un artigiano, a meno che tale prodotto non abbia delle peculiarità che non ritrovo a livello industriale, e non avessi consapevolezza dell'elevata capacità realizzativa di tale artigiano.
Se un integrato come l'unico 100 da 180 watt/ch puo' essere venduto a meno di 4000 euro, e il costo industriale immagino sia giustamente meno di 1000 euro, non capisco perchè un Luxman da 70 watt per canale debba essere venduto a 10.000 euro.
Il mio Impianto: Impianto principale:Diffusori autocostruiti Ciare H04.1,Amplificatore Unison Research Unico Secondo,lettore cd Unison Research Unico cd primo,tuner Unison Research Unico R,giradischi Pro-ject debut esprit,pre phono mm TP Audio. Impianto Studio:Diffusori Dynavoice dx5,Amplificatore Unison Research Simply Two,Lettore cd Unison Research Unico cd Primo,Registratore cassette Nakamichi 480.
Lemmy ha scritto:Beh dovete anche mettere in conto pubblicità,assistenza,magazzino ricambi....o volete fare un'elettronica che nessuno sa che può comprare?e se un vostro cliente gli si rompe l'ampli,e voi non lo riparate perché non fate assistenza o non avette ricambio,vi bruciate subito il marchio?!...il costo di un prodotto non è solo il costo di produzione più ricarico del guadagno...
Tutto è quantificabile. L'assistenza vale il 6% generalmente per i prodotti elettronici.
Anche il magazzino ricambi?...per esempio le meccaniche di riserva per i lettori cd,o i moduli per gli ampli in classe d...te ne metterai via un po se un cliente tra qualche anno ne rompe uno!?...o facciamo come qualche costruttore che ti risponde "mi spiace il ricambio non è più disponibile"...
Guardate... l'esempio di "organist" con la foto del magnifico strumento è emblematica e toglie OGNI DUBBIO ad un mercato gonfiato senza motivo e davvero... STUPIDO!
Sapete che in quello strumento ci sono:
- almeno 2000 canne di metallo e legno
- una costruzione meccanica di altissimo livello e complessità
- manodopera per costruzione e montaggio che varrà minimo 60 giorni uomo
- motore, mantici, ecc.. per l'alimentazione
E voi volete paragonare una coppia di casse ???
Ma Vanna Marchi è una dilettante a confronto
