Polin ha scritto:
Mi riferivo chiaramente alla modalità con cui si crede di assolvere correttamente una valutazione. Nel caso di un panel di ascolattori, in condizioni controllate, il margine di approssimazione si riduce quando la quasi totalità di chi esprime giudizi è pressochè unanime.
Un solo individuo ha un margine di approssimazione molto più ampio,quindi bassa attendibilità!
Non è vero!
Se a giudicare fosse il toenmaster
Potresti dirmi chi sarebbe questa figura, forse è il tecnico del suono che provvede al mastering?
TomCapraro ha scritto:
il resto della ciurma potrebbe anche fantasticare unanimamente senza comprovare uno straccio di attendibilità.
Ho semplicemente applicato un principio che è universalmente valido! (una moltitudine di referenti comporta necessariamente una testimonianza più attendibile).
Semmai bisognerebbe provare ad uniformare le modalità di "osservazione"...queste in pratica sono svincolate da ogni possibile regola che si voglia immaginare.
TomCapraro ha scritto:
Chi ha assistito e chi ha le capacità di coniugare bene un esperienza vissuta a fronte di un risultato riprodotto può risultare molto più attendibile di qualunque gruppo riunito per...spararle grosse.
Questa tua considerazione è una estremizzazione: il gruppo dovrebbe essere ovviamente preparato per poter assolvere tale compito,non basterebbe una "ciurma"(come la definisci).
Non conta quindi solo il bagaglio di esperienze ,né essere solo tecnici ,ma è necessaria una preparazione culturale finalizzata alle valutazioni.
Polin ha scritto:
Mi riferivo chiaramente alla modalità con cui si crede di assolvere correttamente una valutazione. Nel caso di un panel di ascolattori, in condizioni controllate, il margine di approssimazione si riduce quando la quasi totalità di chi esprime giudizi è pressochè unanime.
Un solo individuo ha un margine di approssimazione molto più ampio,quindi bassa attendibilità!
Non è vero!
Se a giudicare fosse il toenmaster
Potresti dirmi chi sarebbe questa figura, forse è il tecnico del suono che provvede al mastering?
TomCapraro ha scritto:
il resto della ciurma potrebbe anche fantasticare unanimamente senza comprovare uno straccio di attendibilità.
Ho semplicemente applicato un principio che è universalmente valido! (una moltitudine di referenti comporta necessariamente una testimonianza più attendibile).
Semmai bisognerebbe provare ad uniformare le modalità di "osservazione"...queste in pratica sono svincolate da ogni possibile regola che si voglia immaginare.
TomCapraro ha scritto:
Chi ha assistito e chi ha le capacità di coniugare bene un esperienza vissuta a fronte di un risultato riprodotto può risultare molto più attendibile di qualunque gruppo riunito per...spararle grosse.
Questa tua considerazione è una estremizzazione: il gruppo dovrebbe essere ovviamente preparato per poter assolvere tale compito,non basterebbe una "ciurma"(come la definisci).
Non conta quindi solo il bagaglio di esperienze ,né essere solo tecnici ,ma è necessaria una preparazione culturale finalizzata alle valutazioni.
1) una figura accomunabile a Lincetto, tanto per specificare.
2) molte volte questi " studi" vanno in contrapposizione con se stessi, vedi il paradosso dell'alta risoluzione.
3) Se la comprovazione verte a formulare un dato scientifico, per "prassi" dovrà passare anche da un panel culturalmente preparato
Polin ha scritto:
Mi riferivo chiaramente alla modalità con cui si crede di assolvere correttamente una valutazione. Nel caso di un panel di ascolattori, in condizioni controllate, il margine di approssimazione si riduce quando la quasi totalità di chi esprime giudizi è pressochè unanime.
Un solo individuo ha un margine di approssimazione molto più ampio,quindi bassa attendibilità!
Non è vero!
Se a giudicare fosse il toenmaster
Potresti dirmi chi sarebbe questa figura, forse è il tecnico del suono che provvede al mastering?
TomCapraro ha scritto:
il resto della ciurma potrebbe anche fantasticare unanimamente senza comprovare uno straccio di attendibilità.
Ho semplicemente applicato un principio che è universalmente valido! (una moltitudine di referenti comporta necessariamente una testimonianza più attendibile).
Semmai bisognerebbe provare ad uniformare le modalità di "osservazione"...queste in pratica sono svincolate da ogni possibile regola che si voglia immaginare.
TomCapraro ha scritto:
Chi ha assistito e chi ha le capacità di coniugare bene un esperienza vissuta a fronte di un risultato riprodotto può risultare molto più attendibile di qualunque gruppo riunito per...spararle grosse.
Questa tua considerazione è una estremizzazione: il gruppo dovrebbe essere ovviamente preparato per poter assolvere tale compito,non basterebbe una "ciurma"(come la definisci).
Non conta quindi solo il bagaglio di esperienze ,né essere solo tecnici ,ma è necessaria una preparazione culturale finalizzata alle valutazioni.
1) una figura accomunabile a Lincetto, tanto per specificare.
2) molte volte questi " studi" vanno in contrapposizione con se stessi, vedi il paradosso dell'alta risoluzione.
3) Se la comprovazione verte a formulare un dato scientifico, per "prassi" dovrà passare anche da un panel culturalmente preparato
Per chiarire, il mio concetto è questo: se un panel di ascoltatori "esperti" definissero poco naturale un qualsiasi impianto di riproduzione andando in contrapposizione con il giudizio espresso da chi ha realizzato il disco (compresa la partecipazione all'evento) io tenderei a validare più l'attendibilità di quest'ultimo.
TomCapraro ha scritto:
1) una figura accomunabile a Lincetto, tanto per specificare.
Non discuto sulla professionalità di Lincetto!
TomCapraro ha scritto:
2) molte volte questi " studi" vanno in contrapposizione con se stessi, vedi il paradosso dell'alta risoluzione.
Ti riferisci agli studi sulle capacità di percezione?
TomCapraro ha scritto:
3) Se la comprovazione verte a formulare un dato scientifico, per "prassi" dovrà passare anche da un panel culturalmente preparato
...ovvero parlando di valutabilità degli aspetti qualitativi a quale dato scientifico ci si può appellare?
TomCapraro ha scritto:
Per chiarire, il mio concetto è questo: se un panel di ascoltatori "esperti" definissero poco naturale un qualsiasi impianto di riproduzione andando in contrapposizione con il giudizio espresso da chi ha realizzato il disco (compresa la partecipazione all'evento) io tenderei a validare più l'attendibilità di quest'ultimo.
Semplificando,chi realizza una data incisione si serve di una catena di monitoraggio(ambiente compreso) differente da chi ascolta la stessa incisione con un qualsiasi impianto in altro contesto ambientale.
Polin ha scritto:Non discuto sulla professionalità di Lincetto!
Lincetto è stato nominato come esempio (mestiere) ma conosco anche altre figure capaci di comprovare la verosimiglianza di un impianto senza passare necessariamente per una sperimentazione "scientifica".
Polin ha scritto:Ti riferisci agli studi sulle capacità di percezione?
So che sono due cose diverse, tuttavia come noti dentro le stesse sperimentazioni (comprovate con panel di ascolti) escono dati in contrapposizione.
Polin ha scritto:...ovvero parlando di valutabilità degli aspetti qualitativi a quale dato scientifico ci si può appellare?
Per me soltanto all'esperienza di chi possiede sufficienti requisiti affinchè si possa coniugare la sensazione di un evento reale con un "evento" riprodotto e tracciarne il grado di verosimiglianza.
Polin ha scritto:Semplificando,chi realizza una data incisione si serve di una catena di monitoraggio(ambiente compreso) differente da chi ascolta la stessa incisione con un qualsiasi impianto in altro contesto ambientale.
Questo non preclude la possibilità di tracciarne il grado di verosimiglianza (ripeto...verosimiglianza)
TomCapraro ha scritto:
Per me soltanto all'esperienza di chi possiede sufficienti requisiti affinchè si possa coniugare la sensazione di un evento reale con un "evento" riprodotto e tracciarne il grado di verosimiglianza.
Parlare di verosimiglianza,a mio personale parere,è un po' generico e comprende certamente un ampio margine di tollerabilità (almeno in questi termini).
Polin, non trovo altri termini più adatti per descrivere l'accomunamento tra evento reale ed evento riprodotto.
Non penso si possa ottenere qualcosa che vada oltre la verosimiglianza.
MarioBon ha scritto:
Allora mi costringi a chiedere che cosa è la "ragione" e se anche altri animali ne dispongano.
Molto sinteticamente la "ragione" è la capacità di creare "rapporti", ciò è prerogativa esclusiva dell'essere umano.
Se per rapporti intendi "relazioni" allora siamo d'accordo (basta aggiungere la capacità di distinguere gli insiemi di supporto che è primitiva e non deve essere appresa). Però le relazioni le stabiliscono anche gli animali. Per esempio la relazione tra un certo odore e la presenza dell'acqua e tutte le relazioni di questo tipo utili per la sopravvivenza. Per quanto riguarda la logica (almeno la logica degli oggetti ordinali) questa è condivisa non solo dagli animali ma anche dai sassi.
Mario Bon http://www.mariobon.com
"Con delizia banchettiamo con coloro che volevano assoggettarci" (Addams Family)
MarioBon ha scritto:
Se per rapporti intendi "relazioni" allora siamo d'accordo (basta aggiungere la capacità di distinguere gli insiemi di supporto che è primitiva e non deve essere appresa). Però le relazioni le stabiliscono anche gli animali.
Negli esseri umani questa capacità è estremamente evoluta e ben superiore rispetto a quella del mondo animale.
Gli studi sulla genetica non permettono ancora di comprendere una buona parte del nostro DNA.
Potrebbe destare un certo interesse segnalare un recente studio del DNA umano secondo "le chiavi di Enoch"...