Ecco qui che il calabrese non coglie nemmeno una esternazione semplicissima come l'impedenza di radiazione.
Vediamo cosa si può scremare sull'impedenza di radiazione (che calabrese ha dichiarato di essere "al contrario" smontando quindi anche tutto ciò che una "fisica for dummies fatta in casa può darci ragione***)
L'impedenza di radiazione è un fenomeno fisico molto complesso che richiede l'uso di strumenti matematici avanzatissimi affinchè possa essere trattato in modo analitico e dettagliato.
L'aria, nella quale avviene l'irradiazione del suono, non è nè un tubo e nemmeno una cavità, motivo per il quale si dovrebbe trattare a parte.
L'aria, in cui viene irradiato il suono, appartiene ad un ambiente virtualmente illimitato, per cui essendo di dimensioni molto maggiori della lunghezza d'onda, radiazione e sistema irradiante non possono essere trascurati.
Sui sistemi radianti, per semplicità (poichè le sfaccettarure possono essere piu complesse) si considera una sfera pulsante, un pistone circolare piano su schermo infinito ect...
Prendendo in esame (quello che piu ci interessa) il diaframma di un altoparlante in movimento, questo trasferisce energia all'aria...di contro subisce una reazione dalla stessa.
L'impedenza di radiazione è la definizione quantitativa della reazione dell'aria nei confronti del diaframma dell'altoparlante.
La reazione dell'aria nei confronti del diaframma dell'altoparlante dipende sia dalla frequenza (velocità del moto di oscillazione) sia dalle dimensioni del diaframma.
Se teoricamente esistesse un diaframma di dimensioni infinite (piu esattamente un pistone che genera un onda piana infinita) TUTTA l'energia verrebbe irradiata, con impedenza di radiazione massima possibile.
C'è un effetto inerzia causato dalla massa d'aria a contatto con il diaframma, come se questa fosse attaccata rigidamente al diaframma stesso, questa massa viene chiamata "mass load" (ma anche "air load") e questa è responsabile delle effetto reattivo sul generatore.
La massa "air load" non è un corpo rigido, non è nemmeno costante...come lo è la massa dell'equipaggio mobile, e dipende sia dall'ampiezza dell'oscillazione del pistone, sia dalla frequenza emessa.
Da un punto di vista fisico non ha rilevante importanza cosa sia a muovere l'aria, vale a dire: che su uno schermo infinito un pistone ideale di raggio A risulta equivalente ad un tubo di raggio A se si affaccia sullo stesso schermo che, in questo caso, include una massa pari ad un volume S*a*0,85...questa viene messa in "movimento" all'uscita del tubo.
Il nostro calabrese vorrebbe "dimostrare" (con Hornresp
) che la fisica funziona al rovescio.
Certamente, o meglio "storicamente" quando calabrese ha voluto "dimostrare" qualcosa lo ha fatto nella maniera piu sballata possibile.
Ricordo benissimo le sue "dimostrazioni" contro la NTD (usando come mezzo di comprovazione il software Cool Edit Pro, che allinea due segnali con differenza di offset pari a alla metà del sottocampione...vale a dire piu di 11,33 microsecondi su frequenza campionata a 44.1khz, quando qualcosa di concreto viene soltanto fuori con un delay error circoscritto in una manciata di picosecondi, 10ps nell'ultima versione di software)
Ricordo le "dimostrazioni" contro il DRC, e cosa usava come mezzo di comprovazione (un equalizzazione a fase minima capace di introdurre distorsione di fase e pre-ringing Nvolte maggiore rispetto ad una correzione DRC fatta con i piedi, ovvero erroneamente parametrizzata
Ricordo l'interpretazione dello spettrogramma, dove calabrese per salvare la faccia dichiarò che appartenevano a due canali diversi
(come se non si capisse che erano relativi allo stesso canale)
Ricordo l'intepretazione della posizione d'ascolto decentrata, e i calcoli bovini che effettuò pasticciando con cateni e ipotenuse.
Ricordo quando mi pregò (in privato) per salvargli la faccia su VHF relativamente ad alcune corbellerie che aveva scritto (ma ai tempi non era scattato tutto questo astio)
E tanto altro...l'ultima recente quella della FFT tra pianoforti
E adesso quella sul fatto che se un diaframma avesse dimensioni maggiori (in relazione alla velocità del moto di oscillazione) l'impedenza di radiazione diminuirebbe.
*** invece di spararle grosse calabrese, immagina una persona che prende un ombrello e lo apre, poi a questo gli fa fare un movimento oscillante, tale da simulare il diaframma di un altoparlante, noterai che all'aumentare del movimento di oscillazione (frequenza) il tuo braccio incontrerà una forza maggiore.
Ripeti il tutto con un ombrello molto piu piccolo...la forza impiegata sarà piu la stessa ?
Questa è "l'impedenza di radiazione".