I filtri (in cascata)
Inviato: 29/12/2017, 14:12
I filtri cross-over impiegati nei sistemi di altoparlanti (o diffusori acustici o casse acustiche che dir si voglia) possono essere attivi o passivi.
I filtri passivi sono realizzati con induttori, condensatori e resistori (raramente autotrasformatori) e non richiedono una alimentazione. Svolgono contemporaneamente tre funzioni:
- filtro (passa basso, passa alto, passa banda, ecc.)
- equalizzazione della risposta (polo/zero, notch, ecc.)
- equalizzazione dei livelli (per es. attenuazione del tweeter...)
La loro progettazione non è troppo difficile ma richiede la conoscenza l'impedenza elettrica di ciascun altoparlante (che dipende dalla frequenza). Un limite dei filtri passivi è la quasi impossibilità di inserire dei ritardi temporali (al massimo si riesce ad aggiustare la fase con delle reti all-pass che fanno danni per altri versi). Non è facile realizzare coppie di filtri cross-over "uguali".
I filtri attivi presentano innegabili vantaggi tra cui:
- non è necessario considerare l'impedenza dei singoli altoparlanti
- Ordine selezionabile (anche ad elevata pendenza)
- caratteristica di fase selezionabile
- possibilità di cambiare la frequenza di taglio in modo semplice e rapido
- possibilità di inserire un ritardo
- è facile realizzare coppie di cross-over uguali.
L'unica limitazione è la difficoltà di equalizzare la risposta dei singoli altoparlanti per cui si devono usare altoparlanti con una risposta già abbastanza "piatta" nel loro range di utilizzo.
I filtri passivi possono essere configurati in serie, in parallelo o in cascata. I filtri digitali vanno in parallelo o in cascata.
Con più sezioni di filtro indipendenti in parallelo, quando si cambia qualche cosa in una sezione, si deve intervenire anche sulle altre.
Con i filtri in cascata, quando di interviene su una sezione, non è necessario intervenire sulle altre. In particolare, quando si introduce un ritardo su una via, tutte le sezioni di filtro collegate alla sua uscita subiscono lo stesso ritardo (e non è necessario alcun ulteriore agguistamento). In sostanza sono più facili da mettere a punto (specie per quanto riguarda l'allineamento temporale dei diversi altoparlanti).
I filtri in cascata si presentano come segue (questo è un 5 vie ma basta togliere una sezione per ottenere un 3 vie o aggiungerne una per ottenere 6 vie):
A seconda delle esigenze si può scegliere una configurazione o l'altra in funzione di quanti filtri si desidera avere in serie al tweeter (sotto certi punti di vista meno ce ne sono e meglio è...).
Ogni sezione del filtro in cascata è costituita da un filtro a due vie per cui, regolando la frequenza di taglio, viene modificata contemporaneamente sia la risposta del passa basso che del passa alto.
Nota: le frequenze di taglio sono del tutto indicative.
(continua)
I filtri passivi sono realizzati con induttori, condensatori e resistori (raramente autotrasformatori) e non richiedono una alimentazione. Svolgono contemporaneamente tre funzioni:
- filtro (passa basso, passa alto, passa banda, ecc.)
- equalizzazione della risposta (polo/zero, notch, ecc.)
- equalizzazione dei livelli (per es. attenuazione del tweeter...)
La loro progettazione non è troppo difficile ma richiede la conoscenza l'impedenza elettrica di ciascun altoparlante (che dipende dalla frequenza). Un limite dei filtri passivi è la quasi impossibilità di inserire dei ritardi temporali (al massimo si riesce ad aggiustare la fase con delle reti all-pass che fanno danni per altri versi). Non è facile realizzare coppie di filtri cross-over "uguali".
I filtri attivi presentano innegabili vantaggi tra cui:
- non è necessario considerare l'impedenza dei singoli altoparlanti
- Ordine selezionabile (anche ad elevata pendenza)
- caratteristica di fase selezionabile
- possibilità di cambiare la frequenza di taglio in modo semplice e rapido
- possibilità di inserire un ritardo
- è facile realizzare coppie di cross-over uguali.
L'unica limitazione è la difficoltà di equalizzare la risposta dei singoli altoparlanti per cui si devono usare altoparlanti con una risposta già abbastanza "piatta" nel loro range di utilizzo.
I filtri passivi possono essere configurati in serie, in parallelo o in cascata. I filtri digitali vanno in parallelo o in cascata.
Con più sezioni di filtro indipendenti in parallelo, quando si cambia qualche cosa in una sezione, si deve intervenire anche sulle altre.
Con i filtri in cascata, quando di interviene su una sezione, non è necessario intervenire sulle altre. In particolare, quando si introduce un ritardo su una via, tutte le sezioni di filtro collegate alla sua uscita subiscono lo stesso ritardo (e non è necessario alcun ulteriore agguistamento). In sostanza sono più facili da mettere a punto (specie per quanto riguarda l'allineamento temporale dei diversi altoparlanti).
I filtri in cascata si presentano come segue (questo è un 5 vie ma basta togliere una sezione per ottenere un 3 vie o aggiungerne una per ottenere 6 vie):
A seconda delle esigenze si può scegliere una configurazione o l'altra in funzione di quanti filtri si desidera avere in serie al tweeter (sotto certi punti di vista meno ce ne sono e meglio è...).
Ogni sezione del filtro in cascata è costituita da un filtro a due vie per cui, regolando la frequenza di taglio, viene modificata contemporaneamente sia la risposta del passa basso che del passa alto.
Nota: le frequenze di taglio sono del tutto indicative.
(continua)