La velocità di propagazione lungo Il diaframma, purtroppo, è finita e questo fa si che la perturbazione arrivi al bordo del diaframma con un certo ritardo. In sostanza il diaframma si comporta come una linea di trasmissione e, ad una certa frequenza, si "piega": mentre una parte va verso l'esterno, l'altra va verso l'interno. Qui avviene il primo break-up (rottura). Questo è schematizzato nella figura che segue:

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La prossima figura mostra il circuito equivalente di un diaframma soggetto a rotture. Il circuito è del tutto simile a quello di una linea di trasmissione.

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In corrispondenza di una rottura la massa efficace del diaframma diminuisce e quindi la sua velocità aumente. Dato che la curva di impedenza contiene una parte proporzionale alla velocità della bobina mobile, i break-up risultano visibili come picchi (spesso mascherati dalla componente induttiva della impedenza della bobina mobile).

Questo qui sopra è un woofer da 8" (20 contimetri) caratterizzato da un notevole break-up tra 700 e 800 Hz. Si vede un bel buco nella risposta (dovuto a interferenza) e un marcato picco nella impedenza.
Per limitare l'effetto dei break-up sono state seguite tre strade:
- cercare di limitarlii aumentando lo smorzamento interno dei materiale (polipropilene, bextrene, ecc.)
- cercare di eliminarli aumentando la velocità di propagazione lungo il diaframma (alluminio)
- fare l'uno e l'altro impiegando dei sandwith di materiale rigido (per esempio roacel, carbonio, ecc.) con una intercapedine di materiale smorzante .