Audio_Italia

TomCapraro ha scritto:Oggi, approfittando dell'assenza del fratellino, ho svolto un paio di prove (l'altra a breve nella sezione test e confronti)
Sono prove estreme, che non vertono nel consigliare determinati prodotti (oltre che scadenti, tecnicamente inadatti) ma che fanno riflettere molto su quello che viene spacciato in giro (le ben note leggende metropolitane)

Come anticipato la prova consiste (e visto che si paventava qualche problema con la spdif) nel trasferire al dac il segnale "digitale" (virgoletto perché in fondo è analogico anche quello) tramite un -cavaccio- lungo, inadatto, senza schermatura, scadente e con impedenza totalmente fuori specifiche.

Il -cavaccio- lo vedete qui, è un normale cavo da segnale lungo 5mt per scopi "hifi-car"
(orrore!)



Stavo preparando/settando anche qualcosa che misurasse la frequenza di clock



Collegando il -cavaccio- all'uscita s/pdif del mio server (settato a 24/96khz) rilevo una frequenza di clock pari a 3,072.000Mhz (bah...conti facendo passa una frequenza di 96.khz ma con una parola da 16bit (2x16x96.000=3.072.000hz)...magari con quelle riflessioni micidiali si perdono almeno 4bit, poichè nello standard IEC 958 transita una parola di 20bit (non 24)

Ecco che bella onda quadra che viene visualizzata, dubito perfino che con tale schifezza il dac non riuscirà nemmeno ad agganciare il clock.
Da notare, oltre alla netta quadra deformata, le doppie e triple riflessioni.



Staccato il cavo dall'ingresso dell'oscilloscopio (ingresso che fa uso di un minicircuito di adattamento impedenza a 75ohm) andiamo a vedere se il dac aggancia il clock.
Quindi inseriamo un adattatore RCA-BNC ed entriamo nell'ingresso digitale del DAC M2tech Young.
Come per "magia" il convertitore aggancia subito il clock e visualizza la frequenza corretta (96khz)




...continua (per adesso non rispondete)

fab0 ha scritto: Mi permetto di far notare che per come funziona il "digitale" non importa quale forma abbia il segnale. Quello che importa è quando viene rilevato come "alto" e quando viene rilevato come "basso".
Non è affatto un magia che la comunicazione avvenga "perfettamente".

Calbas ha scritto:Ci si ammazza per ottenere la somma perfezione tecnica?
OK
Sono andato ad ascoltare un concerto in chiesa, il commentatore era assistito così male dall'impianto che le sue parole risultavano incomprensibili. In alcuni posti nemmeno la comprensione della musica era sufficiente...
qualche lamentela?
No: questo è il LIVE baby!

Quanti difetti ci beviamo senza lamentarci nella vita.

TomCapraro ha scritto:

Calbas ha scritto:Ci si ammazza per ottenere la somma perfezione tecnica?
OK
Sono andato ad ascoltare un concerto in chiesa, il commentatore era assistito così male dall'impianto che le sue parole risultavano incomprensibili. In alcuni posti nemmeno la comprensione della musica era sufficiente...
qualche lamentela?
No: questo è il LIVE baby!

Quanti difetti ci beviamo senza lamentarci nella vita.

Lamentarsi mai...cercare di estrarre quanto più possibile dal supporto registrato sempre...
Il superfluo invece va combattuto.
Qui si può discutere tranquillamente (e tecnicamente) di fenomeni oggettivi, della relativa (e non) incidenza.
In ambito strettamente audiofilo (e meno male che non tutti sono così) questa prova sarebbe stata commentata in questo modo:

Se il tuo dac non ha rilevato differenze tra cavi digitali non è un "dac serio"

Puoi misurare quello che vuoi, "io" sento perfettamente la differenza che passa tra un connettore bnc ed uno rca

Invece di stare a misurare ascolta, vedrai che sentirai anche tu le "enormi" differenze, se non le senti avrai un impianto "poco rivelatore" oppure non ci senti bene.

Un impianto serio e rivelatore cambia radicalmente suono al cambiare del cavo, anzi, cambia pure se inserisci un cavo con impedenza da 74,999ohm, o 75,001ohm.

I cavi digitali seri costicchiano.

Ect...ect...ect...ect...

MAXXI ha scritto: Tom , che te posso dì ? Scurdammece 'o passato ect , ect.......