Audio_Italia

fab0 ha scritto:Il test è molto interessante perché palesa quello che palese dovrebbe essere
Mi viene in mente un altro tipo di test: l'attenuazione al metro. Verosimilmente sarà in correlazione con la resistività del cavo. Quindi qualche differenza tra trefoli in rame e single core in ferro potrebbe esserci.

Entro il metro l'attenuazione risulterebbe poca, ma pur sempre misurabile.
Comunque a livello di percettibilità è impensabile che un roll-off alle altissime (peraltro nel segmento in cui non potremmo nemmeno udirlo) cosi lieve possa cambiare l'equilibrio tonale del suono.

Buonasera a tutti, mi sono registrato stasera, ma vi seguo da molti mesi e questo è il mio secondo post.
Volevo allacciarmi al tema di questo post postando delle prove che Audio Review fece nel lontano 1986 sulla rivista N.55 e che condizionarono il mio aspetto mentale nei confronti dei cavi per impianti Hi-Fi !!
Spero che dalle foto i dati siano intelleggibi:
Cavo Esoteric Audio USA Ultra Path,risposta in frequenza ai capi di due diversi diffusori L=5.4mt

Cavo Elettrico con rivestimento in PVC 4x2.5mmq,risposta in frequenza ai capi di due diversi diffusori L=6mt

Risultati delle misure del Laboratorio A.R

Personalmente ho costruito per il mio impianto una coppia di cavi L=2.5mt con del quadripolare 4x4mmq e mi sembra suonare benissimo.
La settimana scorsa mi è arrivato il nuovo pre audio-video ANTHEM AVM60, che dispone della possibilità tramite il software ARC ed un notebook di misurare la risposta ambientale e ho voluto fare la prova di alternare il mio 4x4mmq con una piattina bifilare da 2x2,5mmq lunga 5mt. collegata tra un McIntosh MC302 ed una coppia di B&WD2.
Ebbene i due grafici si sovvraponevano perfettamente!!
Gradirei per favore un gradito commento da Mario e Tom in merito a quello che ho appena raccontato.
Grazie

Buongiorno e benvenuto.
La risposta, o meglio, la spiegazione sta tutta nel tuo finale a transistors MC302.
I cavi potenza, a differenza di quelli segnale, sono più esposti a far cambiare la risposta, ma tutto dipende da come interagisce l'amplificatore con il carico del diffusore.
Differenze piu marcate, anche una manciata di dB, li avresti riscontrato se al posto di quel finale avessi inserito un ampli a valvole con basso fattore di smorzamento e poca retroazione.

Per completare quello che giustamente ha scritto Tom aggiungo che, per valutare le differenze introdotte da cavi diversi, conviene misurare la tensione ai morsetti del diffusore (come ha fatto Audio Review).

Tom, la tua prova non è attendibile per i noti motivi che tutti gli audiofili conoscono:

1) il tuo ampli non è raffinato e il tuo non è un impianto rivelatore

2) non tutti hanno la stessa capacità di ascoltare, ci vuole tanto allenamento e aver ascoltato centinaia di impianti, ed è quindi implicito che tu non ci senti

3) ci sono cose che non si possono misurare, ed è palese che l'effetto dei cavi esoterici è tra queste.

...già...

TomCapraro ha scritto:Esatto.
Senza ombra di bubbio qui nessuno vuol consigliare l'uso di spezzoni di ferro come cavi segnale, è un test che verte a razionalizzare e, soprattutto, rivedere il rapporto costi/prestazioni.

bellissimo questo esperimento...mi ricorda quello con il chiodo di Giussani questo spero apra u po gli occhi achi spende migliaia di soldi in cavi

Zapuan ha scritto:Tom, la tua prova non è attendibile per i noti motivi che tutti gli audiofili conoscono:

1) il tuo ampli non è raffinato e il tuo non è un impianto rivelatore

2) non tutti hanno la stessa capacità di ascoltare, ci vuole tanto allenamento e aver ascoltato centinaia di impianti, ed è quindi implicito che tu non ci senti

3) ci sono cose che non si possono misurare, ed è palese che l'effetto dei cavi esoterici è tra queste.

Si esatto
io consiglio di completare i cavi con una guaina da un pollice con il tubo da giardino in gomma e una calza di rivestimento "esosterica" il tutto terminato con morsetti da 1kg l'uno a forcella