Re: Una "lapide" sul DRC
Inviato: 24/02/2018, 14:04
Come si vede nella figura postata da Tom (che riproduce sequenza temporale reale tra lo stimolo e la risposta) il pre ringing in questo caso non viene riprodotto. Per dirla tutta, se il sistema fosse stato un cavo con banda passante più ampia rispetto allo stimolo la risposta sarebbe stata identica allo stimolo ma ritardata (per la lunghezza del cavo).
Il fatto è che quando si dice pre-ringing si è indotti a pensare che la risposta in qualche modo preceda lo stimolo. Questo non potrà mai essere.
E' invece possibile elaborare delle risposte impulsive che comprendano un pre-ringing. Questo è possibile perchè esse vengono sinterizzate artificilamente operando su un segnale registrato. Se un segnale è registrato il concetto di "tempo del segnale" non è più lo stesso:
- possiamo riprodurre il segnale a partire da qualsasi istante
- possiamo riprodurlo al contraario
- possiamo "espanderlo" su un intervallo più lungo o "comprimerlo" su un intervallo più breve.
Tutte cose che, in tempo reale, non si possono fare.
In questo senso i filtri che sintetizzano la risposta di correzione di un DRC sono detti "non-causali"
e non perché siano effettivamente "non-causali" (cosa che richiederebbe l'inversione della causa con l'effetto). Quando suonano (in tempo reale) non possono che essere casuali e infatti ntroducono un "tempo di latenza" (un ritardo).
Questa cosa non è proprio immediata da comprendere e può sicuramente generare dubbi.
Il fatto è che quando si dice pre-ringing si è indotti a pensare che la risposta in qualche modo preceda lo stimolo. Questo non potrà mai essere.
E' invece possibile elaborare delle risposte impulsive che comprendano un pre-ringing. Questo è possibile perchè esse vengono sinterizzate artificilamente operando su un segnale registrato. Se un segnale è registrato il concetto di "tempo del segnale" non è più lo stesso:
- possiamo riprodurre il segnale a partire da qualsasi istante
- possiamo riprodurlo al contraario
- possiamo "espanderlo" su un intervallo più lungo o "comprimerlo" su un intervallo più breve.
Tutte cose che, in tempo reale, non si possono fare.
In questo senso i filtri che sintetizzano la risposta di correzione di un DRC sono detti "non-causali"
e non perché siano effettivamente "non-causali" (cosa che richiederebbe l'inversione della causa con l'effetto). Quando suonano (in tempo reale) non possono che essere casuali e infatti ntroducono un "tempo di latenza" (un ritardo).
Questa cosa non è proprio immediata da comprendere e può sicuramente generare dubbi.