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Re: I "difetti" del DRC.

Inviato: 09/03/2018, 17:30
da AntoninoLeone
Zapuan ha scritto: Se poi uno avesse esigenze di creare diverse zone di ascolto, basta misurare e creare curve apposite da usare alla bisogna. Es. io ne ho una per quando sto seduto al tavolo, che è distante tre metri dal divano. La selezioni con un click ed è risolto.
Questa è interessante alla bisogna

Re: I "difetti" del DRC.

Inviato: 09/03/2018, 17:35
da AntoninoLeone
MarioBon ha scritto:la zona di ascolto ottimale si chiama "zona isotipica".
La definizione di deve a Righini, o meglio la ho letta solo nel suo libro.
http://www.mariobon.com/Glossario/Zona_Isotipica.htm
I diffusori Opera hanno una dispersione molto alta?
Come si comportano a livello di risposta in potenza?

Re: I "difetti" del DRC.

Inviato: 09/03/2018, 18:02
da MarioBon
La risposta in potenza è sufficientemente regolare almeno finchè "regge" il tweeter. Nei modelli più costosi la radiazione posteriore "copre" anche dove il tweeter frontale non arriva.
Le frequenze di cross-over tra medio e tweeter è nell'ordine dei 2000 Hz che è una buona scelta (da questo punto di vista).

Re: I "difetti" del DRC.

Inviato: 09/03/2018, 18:17
da AntoninoLeone
Ma la dispersione dovrebbe tenere conto anche del volume spl? perchè il tweeter dovrebbe reggere?

Re: I "difetti" del DRC.

Inviato: 09/03/2018, 19:41
da Zapuan
Per il fronte stereo io ho adottato questa filosofia, il mio caso è una via di mezzo tra gli ultimi due:

http://www.libinst.com/PublicArticles/S ... eakers.pdf

Re: I "difetti" del DRC.

Inviato: 10/03/2018, 13:28
da MarioBon
AntoninoLeone ha scritto:Ma la dispersione dovrebbe tenere conto anche del volume spl? perché il tweeter dovrebbe reggere?
Regge nel senso che comincia a stringere l'angolo di radiazione. Un tweeter da un pollice comincia a diventare direttivo attorno a 4000Hz poi, se la cupola è "morbida" le rotture della cupola mantengono una buona dispersione anche oltre tale limete.
Ci sono tweeter che a 5000 Hz presentano un angolo di radiazione maggiore che a 4000 Hz.

Re: I "difetti" del DRC.

Inviato: 10/03/2018, 13:34
da MarioBon
Zapuan ha scritto:Per il fronte stereo io ho adottato questa filosofia, il mio caso è una via di mezzo tra gli ultimi due:

http://www.libinst.com/PublicArticles/S ... eakers.pdf
C'è sempre da considerare il rapporto tra suono diretto e suono riflesso per cui certe soluzoni sono più adatte a certi ambienti piuttosto che ad altri (senza contareil gusto soggettivo)

Re: I "difetti" del DRC.

Inviato: 11/03/2018, 10:57
da Marc1
Zapuan ha scritto:Per il fronte stereo io ho adottato questa filosofia, il mio caso è una via di mezzo tra gli ultimi due:

http://www.libinst.com/PublicArticles/S ... eakers.pdf
Credo che nei credits a fine articolo ci sarebbero stati bene alcuni scritti di Renato Giussani relativi al DSR.
Da quando in saletta ho i diffusori a tromba posti negli angoli, con angolo obbligato a 45°, riesco a pedalare sulla cyclette, posta davanti ad uno degli speakers, sentendo comunque qualcosa che mi arriva anche dall'altro, prima con i diffusori tradizionali piazzati secondo canone audiofilo non arrivava nulla.
In senso più generale e per tornare ai difetti dei processori digitali, non so quanti siano gli audiofili che ascoltano il proprio impianto decentrati. Credo che sia una condizione che si verifica solo alle fiere.
L'audiofilo ascolta da solo e il problema delle posizioni diverse dallo sweet spot non si pone nemmeno.

Re: I "difetti" del DRC.

Inviato: 11/03/2018, 14:47
da MarioBon
Marc1 ha scritto: Credo che nei credits a fine articolo ci sarebbero stati bene alcuni scritti di Renato Giussani relativi al DSR.
...
http://www.renatogiussani.it/dsr-nps-orizzontale/
però nella serie Delta 4 questa filosofia di progetto è stata abbandonata.
A ben vedere si può ottenere un effetto simile "chiudendo" i diffusori in modo che incrocino davanti alla testa dell'ascoltatore.

Re: I "difetti" del DRC.

Inviato: 11/03/2018, 20:29
da TomCapraro
Un altro "difetto" di cui mi sono ricordato.

La tendenza (come gli orsi attirati dal miele) di alzare il volume, alla fine ci si ritrova spesso ad ascoltare abbastanza forte.
Il fatto di eliminare gran parte della melma acustica favorisce talmente l'intelligibilità e l'articolazione che alzare diventa irresistibile.