Il timbro dipende dal bilanciamento tra suono diretto e suono riflesso (dipende dall'ambiente e nello stesso ambiente dalla distanza di ascolto) ed è una qualità percepita quindi cambia anche da "persona a persona".
Per fortuna si può studiare lo spettro (in particolare quando il segnale è ancora allo stato "elettrico").
"Dominati" dal dominio del tempo.
- MarioBon
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Re: "Dominati" dal dominio del tempo.
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- markzzz
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Re: "Dominati" dal dominio del tempo.
Ma a me interessa capire "per me" che entità è. Quindi il discorso "da persona a persona" non mi tange.
Per me, come proprietà, è aleatoria. Pure me per me è in continua evoluzione.
Quindi dal punto di vista di me artista che "crea" il timbro (vedi suono sintetizzato) e poi va a consumarlo su diversi impianti, non otterrò mai la stessa proprietà. E' in continua evoluzione, e fuori controllo (entro certi limiti).
Per me, come proprietà, è aleatoria. Pure me per me è in continua evoluzione.
Quindi dal punto di vista di me artista che "crea" il timbro (vedi suono sintetizzato) e poi va a consumarlo su diversi impianti, non otterrò mai la stessa proprietà. E' in continua evoluzione, e fuori controllo (entro certi limiti).
- TomCapraro
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Re: "Dominati" dal dominio del tempo.
Bisognerebbe attaccare dei manifesti nelle varie piazze delle città e scrivere: cercate di standardizzare tutti i vostri ambienti d'ascolto integrando anche una corretta funzione di trasferimento, sia entro la zona di Schroeder, sia nel campo diffuso, rigorosamente nel punto ascolto, altrimenti rischiate di sentire timbriche diverse.markzzz ha scritto: Per me, come proprietà, è aleatoria. Pure me per me è in continua evoluzione.
Quindi dal punto di vista di me artista che "crea" il timbro (vedi suono sintetizzato) e poi va a consumarlo su diversi impianti, non otterrò mai la stessa proprietà. E' in continua evoluzione, e fuori controllo (entro certi limiti).
saluti, Tom
- markzzz
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Re: "Dominati" dal dominio del tempo.
Non cambierebbe niente neppure con degli standard. Le stanze saranno sempre diverse, gli standard anche. Quindi minime variazioni ci saranno sempre, anche in una stanza anecoica girando la testa o cambiando il volume di ascolto (Fletcher-Munson). Ecc ecc.TomCapraro ha scritto:Bisognerebbe attaccare dei manifesti nelle varie piazze delle città e scrivere: cercate di standardizzare tutti i vostri ambienti d'ascolto integrando anche una corretta funzione di trasferimento, sia entro la zona di Schroeder, sia nel campo diffuso, rigorosamente nel punto ascolto, altrimenti rischiate di sentire timbriche diverse.markzzz ha scritto: Per me, come proprietà, è aleatoria. Pure me per me è in continua evoluzione.
Quindi dal punto di vista di me artista che "crea" il timbro (vedi suono sintetizzato) e poi va a consumarlo su diversi impianti, non otterrò mai la stessa proprietà. E' in continua evoluzione, e fuori controllo (entro certi limiti).
Il discorso è: va preso come dato di fatto ed è "artistico/naturale" estendere il lavoro dell'artista con aggiunte al timbro (e altri elementi) a proprio piacimento OPPURE quello che succede in realtà è che il cervello compensa queste sbavature/distorsioni (entro certi limiti) e il timbro viene percepito costante nei vari diversi ascolti?
E' binaria la situazione credo: o una o l'altra.
In entrambe le situazioni, si susseguono ulteriori domande.
- Flavio
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Re: "Dominati" dal dominio del tempo.
Come discusso in un altro thread: viewtopic.php?f=3&t=1212markzzz ha scritto:Non cambierebbe niente neppure con degli standard. Le stanze saranno sempre diverse, gli standard anche. Quindi minime variazioni ci saranno sempre, anche in una stanza anecoica girando la testa o cambiando il volume di ascolto (Fletcher-Munson). Ecc ecc.TomCapraro ha scritto:Bisognerebbe attaccare dei manifesti nelle varie piazze delle città e scrivere: cercate di standardizzare tutti i vostri ambienti d'ascolto integrando anche una corretta funzione di trasferimento, sia entro la zona di Schroeder, sia nel campo diffuso, rigorosamente nel punto ascolto, altrimenti rischiate di sentire timbriche diverse.markzzz ha scritto: Per me, come proprietà, è aleatoria. Pure me per me è in continua evoluzione.
Quindi dal punto di vista di me artista che "crea" il timbro (vedi suono sintetizzato) e poi va a consumarlo su diversi impianti, non otterrò mai la stessa proprietà. E' in continua evoluzione, e fuori controllo (entro certi limiti).
Il discorso è: va preso come dato di fatto ed è "artistico/naturale" estendere il lavoro dell'artista con aggiunte al timbro (e altri elementi) a proprio piacimento OPPURE quello che succede in realtà è che il cervello compensa queste sbavature/distorsioni (entro certi limiti) e il timbro viene percepito costante nei vari diversi ascolti?
E' binaria la situazione credo: o una o l'altra.
In entrambe le situazioni, si susseguono ulteriori domande.
penso che, per quanto possibile, andrebbero riprodotte le condizioni nelle quali è stata effettuata la registrazione...
ma questo è solo in parte possibile e ci saranno delle differenze, come indicavi basta cambiare anche il solo volume di ascolto (a meno di non creare una apposita curva target)
Per rispondere alla tua domanda non credo che il cervello compensi queste differenze, riferendosi al tuo esempio ascoltando a basso volume la registrazione come noto sembrerà attenuata nei bassi e non mi sembra che il cervello compensi.
Ciao, Flavio
Warning: I miei posts possono essere di parte anche se in buona fede.. io lavoro per Dirac Research :-)
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