Supponiamo che l'altoparlante produca il 10% di distorsione di seconda armonica. Questo significa che sono presenti due frequenze:Coltr@ne ha scritto:TomCapraro ha scritto:...Ebbene, l'ACO Pacific a 30hz e 120dB SPL con segnale a basso fattore di cresta genera il 2,95% di distorsione...il Behringer ECM8000 a 30hz e 120dB SPL genera il 5% di distorsione.
Vorrei capire quale diffusore domestico possa contenere a 30hz una THD che scende sotto il 5%...
Ciao Tom
Polemiche a parte, spiegami in maniera elementare (anzi asilo), se con un mic rilevo una distorsione su un altoparlante diciamo del 10% e so per esempio che il mic ha una distorsione del 3%, posso dire che l'altoparlante distorce il 10 meno 3 %? è corretta una semplice sottrazione?
ps: ma ancora a logorarvi il fegato?
- f0 fondamentale a 0dB (assunto come riferimento)
- f2 = 2f0 a -20dB
Questo segnale entra nel microdono che vi aggiunge il suo 3.2% di distorsione di terza armonica.
Quindi la fondamentale produrrà un riga spettrale a 3f0 a -30dB mentre la seconda armonica prodotta dal woofer produrrà una riga spettrale a 6f0 di ampiezza pari al 3.2% del 10% (a quasi -50 dB). A queste righe si aggiungerà anche la distorsione di intermodulazone (si spera di ampliezza inferore). Quindi la distorsione misurata è sostanzialemente il 10% con un errore dell'ordine di grandezza delle distorsione prodotta dal microfono. Come dire il 10% più o meno il 3.2% ovvero compresa tra il 9.6% ed il 10.4%(circa).
Quindi, se la distorsione misurata è molto maggiore di quella del microfono, non ci sono particolari problemi. E' sufficiente che la distorsione del microfono sia un decimo della distorsione misurata (per errore del 10% circa come dire che se misuro il 10% potrebbe essere il 9% o l'11%).
Questa è naturalmente una spiegazione "spannomatrica" non rigorosa da ritenere valida per segnali spettralmente "semplici".