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Ho notato che alcune sorgenti e dac offrono la possibilità di scegliere varie tipologie di filtro
Cosa fanno questi filtri migliorano peggiorano o si adattano ai gusti ?
Come si valuta la qualità di un filtro?

AntoninoLeone ha scritto:Ho notato che alcune sorgenti e dac offrono la possibilità di scegliere varie tipologie di filtro
Cosa fanno questi filtri migliorano peggiorano o si adattano ai gusti ?
Come si valuta la qualità di un filtro?

Offrono semplicemente la possibilità di "adattare" alcune caratteristiche ai propri gusti personali, anche se magari operassero in negativo, ovvero: variando le caratteristiche del suono nativo, ergo allontanandolo maggiormente dalle caratteristiche originarie. (vedi fase, ritordo di gruppi ect...)
Non è che si stravolgerà il suono ma, alcune caratteristiche cambierebbero.

Io i filtri digitali li valuto tramite i test di coerenza (NTD), ovvero: paragonando lo stimolo originale (rumore rosa) con il segnale rilevato dagli output analogici.

Il CD2 di Unison consente di scegliere tre diversi filtri digitali (dal telecomando durante la riproduzione). Non è che un filtro funzioni meglio di un altro ma, dato che ci sono segnali con caratteristiche diverse, un filtro può essere più adatto di un altro per un particolare segnale. Alla fine tutto si risolve in un grado di flessibilità in più. In un certo senso è come avere tre lettori diversi. La componente soggettiva è rilevante (se non dominante).
Comunque le differenze più marcate si sentono commutando tra lo stadio di uscita a stato solido con quello a valvole. Anche qui è questione di gusti (e di interfacciamento).

Grazie per le risposte