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Re: Torna il vero bookshelf

Inviato: 26/05/2018, 18:24
da TomCapraro
SM63 ha scritto:
OK ...Tom tutto plausidile ,un discorso avere un ambiente dedicato per fare quello che serve fare ,un'altro adattare un standa arredata in un certo modo come sala d'ascolto ,intendevo questo .

PS: Da non dimenticare ,quando un oggetto non si accetta a livello estetico (mi riferisco al contesto ) ,difficilmente si accettera a livello prestazionale ,anzi spesso neppure si arriva all'ascolto .
Consideriamo anche le mogli :D
Non è facile ottenere tutto.

Re: Torna il vero bookshelf

Inviato: 06/06/2018, 7:57
da EDO RC24
TeoMarini ha scritto:
TomCapraro ha scritto:Beh si, in fase di progettazione si potrebbe puntare ad una risposta piu lineare, con tutti i dovuti distinguo del carico acustico.
Magari "sintonizzandole" direttamente nelle effettive condizioni d'uso.
Tanti ambienti, in quanto macroscopicamente non prevedibili, possono trovare piu semplicità di standardizzazione in quanto una libreria rispetterebbe molto meglio uno standard.
Come dire: tra librerie la differenza può essere circoscrivibile, mentre tra diversi ambienti (e relative dimensioni) la cosa diventa imprevedibile a priori
Giusto, Tom.
Resta incontrovertibile che i migliori (come progettazione) Studi professionali adoperano diffusori incassati a muro.
Produrre a livello commerciale un sistema del genere non è facile (ed è QUESTO il motivo per cui io sono diventato un auto-costruttore).
Alcuni Progettisti (per es. Roy Allison, Renato Giussani e il nostro ospite, Mario Bon) hanno prodotto sistemi di altoparlanti con woofers laterali: elegante soluzione per avvicinare il più possibile i trasduttori della basse frequenze alla parete posteriore al diffusore stesso (anche se, a voler puntualizzare :), non è la stessa cosa...).
1 diffusori professionali a filo muro negli studi hanno motivazioni tecniche completamente diverse da i booksh quindi esigenze diverse..
2 criticare un prodotto senza capire come funziona non è il massimo..il reflex estende la risposta in basso e se posizionato posteriormente trovando la cavità della libreria può sfruttarla come un prolungamento del condotto e un ulteriore carico acustico che innalza il livello delle basse...cosa che con una sp non puoi fare le turbolenze se poste dietro al diffusore sono inudibili..
3 un diffusore a filo libreria è come una sorgente che emette in un semispazio con i suoi vantaggi e svantaggi..ma sicuramente è progettato per tale configurazione..

Re: Torna il vero bookshelf

Inviato: 06/06/2018, 18:51
da TeoMarini
EDO RC24 ha scritto: 1 diffusori professionali a filo muro negli studi hanno motivazioni tecniche completamente diverse da i booksh quindi esigenze diverse..
2 criticare un prodotto senza capire come funziona non è il massimo..il reflex estende la risposta in basso e se posizionato posteriormente trovando la cavità della libreria può sfruttarla come un prolungamento del condotto e un ulteriore carico acustico che innalza il livello delle basse...cosa che con una sp non puoi fare le turbolenze se poste dietro al diffusore sono inudibili..
3 un diffusore a filo libreria è come una sorgente che emette in un semispazio con i suoi vantaggi e svantaggi..ma sicuramente è progettato per tale configurazione..
Edo,
è evidente che non sono riuscito a spiegare bene qual'era la mia critica.
Non avevo alcuna intenzione di giudicare la validità del diffusore in questione, bensì la sua classificazione come "bookshelf".
Io sono abituato a dare un significato alle parole e per me un "diffusore bookshelf" è profondamente differente da un "diffusore da stand".
Ho una vaga conoscenza :) delle differenze che intercorrono tra un diffusore a sospensione pneumatica e uno reflex e, secondo me, c'è poco da discutere: il primo può essere posizionato in una libreria, con i bordi del pannello anteriore a filo con i libri, il secondo, no.
Punto...due punti! http://www.antoniodecurtis.com/lettera.htm
Ciao! ;)

Re: Torna il vero bookshelf

Inviato: 06/06/2018, 19:09
da TeoMarini
MarioBon ha scritto:
SM63 ha scritto:Diciamo pure in quasi la totalità dei casi un diffusore non è possibile possizianarlo a ridosso delle pareti oppure negli angoli ,quindi giustamente i progettisti considerano anche questo .

Quello che invece manca ,una minima indicazione per come è stato pensato il diffusore ,distanza,altezza ecc ecc .
In buona parte è un problema di marketing: se specifichi una posizione (più o meno definita) questo potrebbe essere percepito come una limitazione orientando l'acquisto su altro .... Alla fine ci si adegua dichiarando un numero ed un tipo di caratteristiche analogo alla concorrenza. Tra l'altro specificare delle distanze ha poco senso perchè la posizine va valutata in funzione di tutte le pareti e non solo di quelle più vicine. Purtroppo è diventata una moda tenere i diffusori molto distanti dalla pareti di fondo... basterebbe una occhiara alla documentazione della Genelec per capire quanto sia sbagliato (con la radiazione diretta).
Un'utopia: un diffusore da pavimento modulare (con possibilità di separare il gruppo dei bassi da quello dei medio-alti), con possibilità di multi-amplificazione (per esempio http://www.audioplay.it/beocreate-sched ... -digitale/) e magari un sistema integrato DRC!!!
Sarebbe una bomba!!! :D