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La saturazione dei toroidali (cc)

Inviato: 13/09/2018, 8:43
da organist
Buondi,
Si sente spesso dire che bastano pochi mV di corrente continua per saturare un trasformatore toroidale.
La saturazione al trasformatore cosa comporta?
Ci sono differenze udibili nell'elettronica con un trasformatore saturato?

Voglio dire, è un problema reale o piu teorico?
Ho provato a guardare l'interno di tanti amplificatori di varie marche, anche molto costose, ma non mi pare di aver mai visto circuiti particolari prima del toroidale, se non qualche volta delle vaschette iec filtrate (che se non ho capito male non filtrano le componenti dc della rete)..

Re: La saturazione dei toroidali

Inviato: 13/09/2018, 11:32
da MarioBon
Quando un materiale (per es. il nucleo di un trasformatore) raggiunge la saturazione il campo magnetico al suo interno non può più crescere. Ne segue che un'onda sinusoidale nel primario risulta distorsta nel secondario. Una corrente continua provoca un campo costante e quindi riduce la massima ampiezza del campo nel nucleo.
Per eliminare la corrente continua c'è chi suggerisce di porre in serie al primario due diodi in anti-parallelo:
Immagine

Al contrario il polo centrale di un altoparlante dinamico dovrebbe essere profondamente saturato in modo che il campo prodotto dalla corrente che scorre nella bobina mobile non possa provocare delle variazioni di flusso. La distorsione che deriva dalla non completa saturazione del polo centrale viene limitata utilizzando gli anelli "stabilizzatori del flusso" (cappucci di rame o anelli di rame o alluminio).
Per questo stesso motivo gli altoparlanti con magnete in AlNiCo (che costituisce il polo centrale della struttura magnetica) producono meno distorsione (sono saturi). Purtroppo l'AlNiCo è sensibile agli urti ed agli impulsi di corrente quindi non è adatto per impieghi gravosi. Meglio usare magneti in ferroxdure o Neodimio e impiegare gli anelli stabilizzatori.

Re: La saturazione dei toroidali

Inviato: 13/09/2018, 17:25
da Polin
MarioBon ha scritto:
Per eliminare la corrente continua c'è chi suggerisce di porre in serie al primario due diodi in anti-parallelo
Sarebbe utile usare dei condensatori elettrolitici idonei posti in antiserie, di opportuna capacità con in parallelo un sistema di diodi in antiserie in modo che la corrente di picco x la reattanza a 50hz non comporti una caduta superiore alla soglia di conduzione dei diodi (ca 0,7 volt per diodo). In questo caso i diodi servirebbero a proteggere i relativi condensatori da tensioni superiori alla somma delle VL (es nel caso di un eccessivo sovraccarico o corto),i diodi quindi non sono mai in conduzione.
Le componenti continue mediamente sono inferiori al volt ma è bene inserire come minimo una coppia di due diodi in serie messi tra loro in antiparallelo.
Esempio:
Immagine

Re: La saturazione dei toroidali

Inviato: 13/09/2018, 18:00
da MarioBon
7050 uF di condensatori non sono uno scherzo...

Re: La saturazione dei toroidali

Inviato: 13/09/2018, 18:15
da Polin
MarioBon ha scritto:7050 uF di condensatori non sono uno scherzo...
Questo è piccolo cm8x5x 6(h) ed usa condensatori da 10.000uF 16VL.
Immagine
Lo utilizzo per tutte le elettroniche di segnale,lettori vari,pc e dac.

Re: La saturazione dei toroidali

Inviato: 13/09/2018, 18:21
da MarioBon
Tornando alla domanda del post iniziale, ottieni dei vantaggi udibili?

Re: La saturazione dei toroidali

Inviato: 13/09/2018, 21:49
da Polin
MarioBon ha scritto:Tornando alla domanda del post iniziale, ottieni dei vantaggi udibili?
A mio parere alcuni piccoli accorgimenti, come questo, aiutano tutta la catena audio a rendere al meglio sotto il profilo "sonico". Ad esempio la rumorosità dei trasformatori, dove è udibile, viene praticamente azzerata o resa inudibile: questo aspetto migliora notevolmente le condizioni di rumorosità ambientale a vantaggio della dinamica e della pulizia globale, andrebbe ovviamente coadiuvato anche da un filtro EMI/RFI con una buona reiezione alle interferenze di alta frequenza.
Usato ad esempio a monte di un trasformatore d'isolamento,che alimenta però tutta la parte più critica della catena audio unito ad un buon filtro, a parità di condizioni, migliora sensibilmente la pulizia generale. Usando una terminologia "in voga ed abusata e spesso anche distorta" si potrebbe dire che permette di mettere meglio a fuoco il "nero infrastrutturale"...

Re: La saturazione dei toroidali

Inviato: 14/09/2018, 9:24
da organist
Mi è sembrato di capire che il vantaggio principale sia l'eliminazione del ronzio meccanico.
Ma dal punto di vista elettrico porta qualche beneficio?

Re: La saturazione dei toroidali

Inviato: 14/09/2018, 10:39
da Polin
organist ha scritto:Mi è sembrato di capire che il vantaggio principale sia l'eliminazione del ronzio meccanico.
Ma dal punto di vista elettrico porta qualche beneficio?
Elettricamente vi sono differenze importanti specie quando le stesse interferenze non sono del tutto trascurabili (nei centri abitati e nei pressi di aziende vi è la situazione peggiore). Posto qualche misura effettuata a suo tempo su una rete anti dc "tipo" con e senza interferenze di BF quando si alimenta un TA di ca 300VA con carico al secondario di tipo resistivo con potenza del 50% della nominale (con carichi reattivi la situazione tende a peggiorare).

Immagine

La misura è stata effettuata filtrando la rete da ogni possibile interferenza.

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Senza interferenze equivale a rete filtrata.

Re: La saturazione dei toroidali

Inviato: 14/09/2018, 18:50
da TomCapraro
Le misure dimostrano una certa efficacia.
Certamente non sappiamo se questo si "riversa" sul segnale audio, per questo tra una situazione ed un altra (quale può essere quella del filtraggio in D.C) preferisco analizzare il segnale audio in regime di funzionamento effettivo.
In questo modo si andrebbe a scavare direttamente sul segnale utile, potendo osservare anche i margini di percettibilità.