"Misure" e "pubblicazioni" inattendibili.
Inviato: 16/09/2018, 18:25
Sono diversi anni che calabrese propone ai suoi lettori rilevazioni fonometriche con il "consueto" valore di SPL di picco massimo lineare.
Il termine "lineare" calabrese lo nomina sempre, anche se non conosce minimamente il reale fattore di linearità che lo contraddistingue.
Egli, calabrese, si "fida ciecamente" del valore (e rappresentazione virtuale!) calcolato via software.
Queste rilevazioni, e questi termini (di picco lineare) andrebbero menzionati soltanto quando alla rilevazione fonometrica viene associata anche la verifica elettrica (sull'amplificatore) relativa alla distorsione di forma.
Una rilevazione "di picco massimo lineare" può definirsi tale (ed attendibile) "se" e quando il picco massimo -calcolato via software- trova anche conferma con quello rilevato sull'amplificatore.
Ci vorrebbe un oscilloscopio (buono) collegato in simultanea al fonometro, cosa che calabrese non ha mai fatto vedere...per cui...TUTTE le sue "misurazioni" nelle quali si parla di massimo valore di picco lineare hanno valore nullo.
Questa è una delle tante "misure" che calabrese posta con frequenza.
Il valore di picco massimo, in verde, è soltanto teorico.
Un esempio attinente: la stessa cosa effettua il software ARTA, ovvero: calcola un valore di picco, rispetto quello RMS, senza conoscere se effettivamente si manifesta la distorsione di forma, che in questo modo non può essere calcolata con precisione.
Questo significa che, a fronte di una rappresentazione "di picco massimo lineare" visualizzata dalla rilevazione fonometrica, l'ampli può trovarsi in zona di NON linearità.
Lo andiamo a vedere subito.
Osservamo due rilevazioni fonometriche, la prima con picchi sotto i 130dB, la seconda (alzando il volume dell'amplificatore) con picchi sopra i 130dB.
A queste andiamo ad associare la rilevazione elettrica direttamente alle uscite del finale di potenza.
Notato nulla?
Nel primo caso possiamo parlare di picco massimo lineare.
Nel secondo caso NO. (nonostante il valore di picco massimo mostrato superi quello precedente)
Il termine "lineare" calabrese lo nomina sempre, anche se non conosce minimamente il reale fattore di linearità che lo contraddistingue.
Egli, calabrese, si "fida ciecamente" del valore (e rappresentazione virtuale!) calcolato via software.
Queste rilevazioni, e questi termini (di picco lineare) andrebbero menzionati soltanto quando alla rilevazione fonometrica viene associata anche la verifica elettrica (sull'amplificatore) relativa alla distorsione di forma.
Una rilevazione "di picco massimo lineare" può definirsi tale (ed attendibile) "se" e quando il picco massimo -calcolato via software- trova anche conferma con quello rilevato sull'amplificatore.
Ci vorrebbe un oscilloscopio (buono) collegato in simultanea al fonometro, cosa che calabrese non ha mai fatto vedere...per cui...TUTTE le sue "misurazioni" nelle quali si parla di massimo valore di picco lineare hanno valore nullo.
Questa è una delle tante "misure" che calabrese posta con frequenza.
Il valore di picco massimo, in verde, è soltanto teorico.
Un esempio attinente: la stessa cosa effettua il software ARTA, ovvero: calcola un valore di picco, rispetto quello RMS, senza conoscere se effettivamente si manifesta la distorsione di forma, che in questo modo non può essere calcolata con precisione.
Questo significa che, a fronte di una rappresentazione "di picco massimo lineare" visualizzata dalla rilevazione fonometrica, l'ampli può trovarsi in zona di NON linearità.
Lo andiamo a vedere subito.
Osservamo due rilevazioni fonometriche, la prima con picchi sotto i 130dB, la seconda (alzando il volume dell'amplificatore) con picchi sopra i 130dB.
A queste andiamo ad associare la rilevazione elettrica direttamente alle uscite del finale di potenza.
Notato nulla?
Nel primo caso possiamo parlare di picco massimo lineare.
Nel secondo caso NO. (nonostante il valore di picco massimo mostrato superi quello precedente)