TomCapraro ha scritto: ↑15/09/2021, 19:44
...se il fenomeno è di tipo "macroscopico" (razionalmente macroscopico...) ti dico che il sistema di percezione risponde anche molto bene.
Premessa: se il discorso è monotono ritengo che si possa finire qui.
L'approccio al fenomeno,indipendentemente dalla tipologia dello stesso, non può essere considerato come una condizione costante,dato che l' umano non può funzionare semplicemente in funzionamento di "ON" (come può esserlo un microfono di misura durante la sua funzione di ripresa) ma la sua reattività ( umana) coinvolge funzioni più complesse ed è legata necessariamente alla sua memoria,questo significa che senza MEMORIA non è possibile fruire di dati esterni da sottopore al processo di osservazione.
Ora se nello svolgere valutazioni di ascolto si tende a ridurre,per convenzione o normalizzazione, questo aspetto ad una condizione
semplificata ammettendo che il resoconto debba considerarsi accettevole quando una certa percentuale di consensi unanimi è stata raggiunta, in questa circostanza il risultato può considerarsi comunque approssimativo: lo è per definizione.
Quando una rivista audio pubblica le misure, ad esempio di un diffusore, chi redige le stesse non si azzarda a valutarne la resa acustica traendo conclusioni dalle stesse per elogiarne o criticarne alcuni aspetti ma si deve basare unicamente sull'ascolto che al massimo impiega due o tre persone e su queste valutazioni (se non pilotate da logiche pubblicitarie) si attribuiscono meriti e demeriti (siamo ben sotto le condizioni accettevoli , ma sempre approssimative ,ai fini valutativi).
Detto questo ,in sintesi, bisogna rendersi conto della esistenza di certi limiti.