"Se" si verificano determinate condizioni, parecchi amplificatori (non a valvole e/o con particolari caratterizzazioni) possono risultare difficilmente individuabili a confronto.
Le condizioni tengono conto di due fenomeni:
1) assenza di distorsione di forma. (o quantomeno sotto i livelli di udibilità)
2) distorsione armonica e di intermodulazione. (sotto i livelli di udibilità)
Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose ....
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose ....
La capacità di pilotaggio di un amplificatore può essere ottima con un diffusore e "meno attima" con un altro. Se valuti la capacità di pilotaggio dalla potenza egioro ha scritto: ↑22/08/2021, 23:41Parlavo di apparecchi a stato solido con ottima capacità di pilotaggio. Però da questa risposta mi par di capire che tutti gli amplificatori lineari come risposta in frequenza con bassa distorsione e alto fattore di smorzamento devono suonare tutti uguali ?MarioBon ha scritto: ↑22/08/2021, 22:53 probabilmente l'amplificatore non riesce a pilotare i diffusori acustici. Con un amplificatore a valvole succede spesso.
Un generale succede quando, nello scegliere l'amplificatore, non si considera l'impedenza elettrica dei diffusori e/o il fattore di smorzamento dell'amplificatore.
dal fattore di smorzamento allora ti basta un E800.
A parità di:
- rete elettrica
- impedenza di ingresso
- impedenza di uscita
- banda passante ai piccoli e grandi segnali
- potenza erogata al variare del carico
- rumore e sensibilità
- reiezione di modo comune e dei residui di alimentazione
- dissipazione e stabiltià termica
- In assenza di distorsione non lineare (o con distorsione non lineare uguale)....
Allora due amplificatori suonano oggettivamente allo stesso modo.
Se due amplificatori differiscono per alcuni dei parametri citati può essere che, soggettivamente, appaiano suonare allo stesso modo.
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose ....
Quindi tutto ciò che percepiamo come differenza sonora tra due amplificazioni secondo Mario Bon è misurabile, ho inteso bene?MarioBon ha scritto: ↑23/08/2021, 13:02La capacità di pilotaggio di un amplificatore può essere ottima con un diffusore e "meno attima" con un altro. Se valuti la capacità di pilotaggio dalla potenza egioro ha scritto: ↑22/08/2021, 23:41Parlavo di apparecchi a stato solido con ottima capacità di pilotaggio. Però da questa risposta mi par di capire che tutti gli amplificatori lineari come risposta in frequenza con bassa distorsione e alto fattore di smorzamento devono suonare tutti uguali ?MarioBon ha scritto: ↑22/08/2021, 22:53 probabilmente l'amplificatore non riesce a pilotare i diffusori acustici. Con un amplificatore a valvole succede spesso.
Un generale succede quando, nello scegliere l'amplificatore, non si considera l'impedenza elettrica dei diffusori e/o il fattore di smorzamento dell'amplificatore.
dal fattore di smorzamento allora ti basta un E800.
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- In assenza di distorsione non lineare (o con distorsione non lineare uguale)....
Allora due amplificatori suonano oggettivamente allo stesso modo.
Se due amplificatori differiscono per alcuni dei parametri citati può essere che, soggettivamente, appaiano suonare allo stesso modo.
E se una differenza percepibile non fosse misurabile con gli attuali mezzi verrebbe catalogata come suggestione (ovvero rientrerebbe nella bizzosità delle orecchie) o sarebbe un aspetto su cui varrebbe la pena indagare meglio?
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose ....
"Percepire" forse è un termine poco adatto alla questione, visto che si stanno menzionando delle misurazioni.
Si possono percepire differenze anche ascoltando due cose perfettamente identiche.
Se si vuole indagare sull'udibilità dei fenomeni (e correlarli con le misure) bisogna adottare un metodo che -renda filtrato- il fenomeno percezione (somma dei sensi, tra cui la vista) in modo che possa prevalere soltanto il senso dell'udito.
Quantomeno non si dovrebbe vedere quello che si confronta poichè l'aspettativa può creare suggestione e/o pregiudizi che spingono il cervello ad elaborare sensazioni, si percepite, ma estranee alla pura variazione elettrica.
Personalmente avrò condotto piu di un centinaio di prove in cieco (anche ben fatte)...ebbene, non si è mai verificato che a fronte di una differenza comprovata all'ascolto (rilevata in cieco con sufficiente livello di confidenza) non si sarebbe poi trovata la corrispettiva variazione misurata nel segnale, anzi...quando alle orecchie cambia qualcosina (quasi risibile) alle misure ne viene fuori qualcosa di assai macroscopico.
Si possono percepire differenze anche ascoltando due cose perfettamente identiche.
Se si vuole indagare sull'udibilità dei fenomeni (e correlarli con le misure) bisogna adottare un metodo che -renda filtrato- il fenomeno percezione (somma dei sensi, tra cui la vista) in modo che possa prevalere soltanto il senso dell'udito.
Quantomeno non si dovrebbe vedere quello che si confronta poichè l'aspettativa può creare suggestione e/o pregiudizi che spingono il cervello ad elaborare sensazioni, si percepite, ma estranee alla pura variazione elettrica.
Personalmente avrò condotto piu di un centinaio di prove in cieco (anche ben fatte)...ebbene, non si è mai verificato che a fronte di una differenza comprovata all'ascolto (rilevata in cieco con sufficiente livello di confidenza) non si sarebbe poi trovata la corrispettiva variazione misurata nel segnale, anzi...quando alle orecchie cambia qualcosina (quasi risibile) alle misure ne viene fuori qualcosa di assai macroscopico.
saluti, Tom
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose ....
Io sono audiofilo vecchio (tradotto, tanta esperienza), sento differenze cambiando cavi di segnale ed invece non riesco a percepire le "notevoli" differenze che ho tra la cassa destra e la sinistra, bellamente misurabili, non ho mai sentito nessuno che se ne accorgesse, e quando gli si rompe un tweeter devono andare con l'orecchio ad un centimetro per verificarlo, perchè dal punto di ascolto "sembra" ci sia qualcosa che non quadri.gioro ha scritto: ↑23/08/2021, 22:57Quindi tutto ciò che percepiamo come differenza sonora tra due amplificazioni secondo Mario Bon è misurabile, ho inteso bene?MarioBon ha scritto: ↑23/08/2021, 13:02La capacità di pilotaggio di un amplificatore può essere ottima con un diffusore e "meno attima" con un altro. Se valuti la capacità di pilotaggio dalla potenza egioro ha scritto: ↑22/08/2021, 23:41Parlavo di apparecchi a stato solido con ottima capacità di pilotaggio. Però da questa risposta mi par di capire che tutti gli amplificatori lineari come risposta in frequenza con bassa distorsione e alto fattore di smorzamento devono suonare tutti uguali ?MarioBon ha scritto: ↑22/08/2021, 22:53 probabilmente l'amplificatore non riesce a pilotare i diffusori acustici. Con un amplificatore a valvole succede spesso.
Un generale succede quando, nello scegliere l'amplificatore, non si considera l'impedenza elettrica dei diffusori e/o il fattore di smorzamento dell'amplificatore.
dal fattore di smorzamento allora ti basta un E800.
A parità di:
- rete elettrica
- impedenza di ingresso
- impedenza di uscita
- banda passante ai piccoli e grandi segnali
- potenza erogata al variare del carico
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- reiezione di modo comune e dei residui di alimentazione
- dissipazione e stabiltià termica
- In assenza di distorsione non lineare (o con distorsione non lineare uguale)....
Allora due amplificatori suonano oggettivamente allo stesso modo.
Se due amplificatori differiscono per alcuni dei parametri citati può essere che, soggettivamente, appaiano suonare allo stesso modo.
E se una differenza percepibile non fosse misurabile con gli attuali mezzi verrebbe catalogata come suggestione (ovvero rientrerebbe nella bizzosità delle orecchie) o sarebbe un aspetto su cui varrebbe la pena indagare meglio?
Ne segue che due individui diversi di fronte alla stessa sorgente sonora non sentono la stessa cosa. Nemmeno la stessa persona, di fronte alla ripetizione dello stesso messaggio, sente due volte la stessa cosa.
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose ....
Possono esserci anche altro genere di variazioni, siamo in ambito acustico per cui se facciamo un intervento che nell'ambito dell'impianto comporti solo una variazione meccanica/vibrazionale potremmo ascoltarla come somma delle risonanze in ambiente. C'è un mio concittadino che dimostra come questo tipo di fenomeno sia piuttosto evidente.
Comunque, se il parere espresso sopra è allineato anche a quello di Mario Bon, per rendere evidente quanto sia molto flessibile il confine tra misure e ascolto anche tra i laureati, riporto il parere di un altro laureato in fisica, Oskar Heil inventore dell'altoparlante AMT che nel 1974 scriveva:
“Come convincere l’audiofilo medio, sfinito e confuso da diatribe interminabili, che un altoparlante non è fatto per essere usato come oggetto di elucubrazioni tecniche, bensì per essere ascoltato? Che il giudice naturale di un altoparlante non è l’intelletto, ma l’orecchio? Che l’orecchio umano, insieme all’apparato sensoriale ed elaborativo, risponde alla natura e non alla logica deduttiva?
Che la logica dovrebbe portarci a contare sui nostri sensi, non a metterli in dubbio? Insomma l’audiofilo deve aver fiducia in se stesso, e di conseguenza nel suo orecchio, poiché esso è immensamente superiore ad ogni strumento tecnico artificiale, indiscutibilmente migliore di qualsiasi test tecnico…La distorsione non è importante se non si traduce in assenza di chiarezza, in un ostacolo alla comprensione, in uno schermo di quelle caratteristiche intrinseche mediante le quali distinguiamo un suono dall’altro. L’orecchio può essere educato: dove c’è la necessità o passione, c’è capacità di distinguere e ricordare.”
L'audio è bello perchè è vario
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose ....
A parte le dichiarazioni trasgressivo-goliardiche di Hell, oggi (non nel 1974 poichè gli strumenti non erano abbastanza raffinati) a fronte di una qualunque microvariazione nel segnale, è possibile rilevarla alle misure opportunamente studiate e adattate con il relativo tipo di segnale da utilizzare.gioro ha scritto: ↑24/08/2021, 7:18
Possono esserci anche altro genere di variazioni, siamo in ambito acustico per cui se facciamo un intervento che nell'ambito dell'impianto comporti solo una variazione meccanica/vibrazionale potremmo ascoltarla come somma delle risonanze in ambiente. C'è un mio concittadino che dimostra come questo tipo di fenomeno sia piuttosto evidente.
Comunque, se il parere espresso sopra è allineato anche a quello di Mario Bon, per rendere evidente quanto sia molto flessibile il confine tra misure e ascolto anche tra i laureati, riporto il parere di un altro laureato in fisica, Oskar Heil inventore dell'altoparlante AMT che nel 1974 scriveva:
“Come convincere l’audiofilo medio, sfinito e confuso da diatribe interminabili, che un altoparlante non è fatto per essere usato come oggetto di elucubrazioni tecniche, bensì per essere ascoltato? Che il giudice naturale di un altoparlante non è l’intelletto, ma l’orecchio? Che l’orecchio umano, insieme all’apparato sensoriale ed elaborativo, risponde alla natura e non alla logica deduttiva?
Che la logica dovrebbe portarci a contare sui nostri sensi, non a metterli in dubbio? Insomma l’audiofilo deve aver fiducia in se stesso, e di conseguenza nel suo orecchio, poiché esso è immensamente superiore ad ogni strumento tecnico artificiale, indiscutibilmente migliore di qualsiasi test tecnico…La distorsione non è importante se non si traduce in assenza di chiarezza, in un ostacolo alla comprensione, in uno schermo di quelle caratteristiche intrinseche mediante le quali distinguiamo un suono dall’altro. L’orecchio può essere educato: dove c’è la necessità o passione, c’è capacità di distinguere e ricordare.”
L'audio è bello perchè è vario
Il giudice naturale è l'orecchio ? certamente, ai fini della scelta personale non si sceglie in base a quello dello strumento di misura.
C'è di fatto però che l'orecchio per sentire una differenza dovrà anche ricevere un impulso meccanico e queste variazioni sono perfettamente rilevabili alle misure allo stesso modo di come si muove il timpano e la catena di organi sensoriali.
A questo punto ci troviamo davanti ad un bivio del tipo: a cosa siamo interessati ? a quello che si sente o a quello che si percepisce ?
Le due cose possono trovare molti punti d'incontro, ma anche risultare diametralmente opposte.
Il sentire è misurabile.
Il percepire è misurabile in parte poichè molte cose scaturiscono da una realtà che non è fisica.
saluti, Tom
- TomCapraro
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose ....
Chiedo cortesemente all'utente Polin di rimettere il messaggio che erroneamente è stato cancellato.
Polin scriveva che l'orecchio, il suo funzionamento, non è riconducibile alle rilevazioni effettuate da un microfono.
Ok, ma le differenze tra amplificatori non si effettuano tramite un microfono.
Se si utilizzasse un microfono l'errore sarebbe condivisibile.
Polin scriveva che l'orecchio, il suo funzionamento, non è riconducibile alle rilevazioni effettuate da un microfono.
Ok, ma le differenze tra amplificatori non si effettuano tramite un microfono.
Se si utilizzasse un microfono l'errore sarebbe condivisibile.
saluti, Tom
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- Il mio Impianto: Sorgente: personal computer.
Sistema ampli+casse Kenwood micro Bluetooth.
Cuffie: Koss Porta Pro.
Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose ....
Un amplificatore ha senso se collegato a un altoparlante. Siamo sempre li, ci vuole un microfono.
Браво!!!
- TomCapraro
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose ....
pino.pitone ha scritto: ↑24/08/2021, 10:32 Un amplificatore ha senso se collegato a un altoparlante. Siamo sempre li, ci vuole un microfono.
Un amplificatore, ovviamente, si misura senza microfono collegato ovviamente ad un sistema di diffusori.
saluti, Tom
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