Ovviamente una persona esperta di misure con una strumentazione adeguata riesce a cogliere anche differenze che all'ascolto molto non sembrano esistere.TomCapraro ha scritto:
Beh...effettivamente se si attiene alla "realtà percepita" non aveva torto, LUIpercepiva...e quindi avrà ottenuto un effetto positivo dall'estenuante lavoraccio di andare a rippare nuovamente i suoi 3000 dischi
Questo non perchè la capacità uditiva umana sia "fallace,ma per la semplice ragione che all'uomo non serve,per la propria utilità di vita,riuscire a cogliere quelle piccole differenze.
Il sistema percettivo e quindi l'uomo stesso, però, hanno il diritto del giudizio!
Non facciamoci dirigere dalle macchine!
La teoria dell'evoluzione non è così convincente e ,nel tempo,sebbene si siano avanzate diverse ipotesi,si è capito che molto non quadra su quella che è effettivamente l'origine della "natura umana".MarioBon ha scritto:
Non dobbiamo dimenticare che i nostri sensi si sono formati quando la sopravvivenza dipendeva da capacità che oggi sono diventate meno determinanti e che stiamo usando dei sensi, nati con uno scopo, per uno scopo diverso.
Forse tra centomila o duecentmila anni, il nostro apparato uditivo avrà caratteristiche diverse.