Pagina 3 di 4

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 23/11/2017, 23:33
da faber_57
Ti ringrazio per gli schemi. Devo decidermi a fare una prova su un tavolaccio: in fondo i componenti sono pochi ed al massimo brucio qualche integrato...
Mi ha intrigato molto la misura di intermodulazione che ha fatto il lettore su un altoparlante secco: se davvero il comportamento è questo, in un sistema multiamplificato si potrebbero abbattere le distorsioni tutto sommato con poca fatica.

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 24/11/2017, 13:27
da MarioBon
Diciamo anche che le misure rigurdano un sistema (Dali) con distorsione armonica piuttosto alta. Esistono sistemi che distorcono molto meno senza bisogno di essere pilotati in corrente.

Il pilotaggio in corrente riduce la distorsione causata dalle non linearità del fattore di forza (BL) ed alla variazione di induttanza della bobina mobile mentre possono meno sulle non linearità dovute alle parti meccaniche e nulla sulla distorsione causata dal break-up dei diaframmi (come si vede bene confrontando i due grafici a 20 Watt della Dali -> picco a 750 Hz e 1000 Hz).

Per ottenere il massimo dal pilotaggio in corrente si dovrebbe realizzare un sistema multiamplificato con i cross-over elettronici a monte degli amplificatori.

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 24/11/2017, 13:27
da MarioBon
Diciamo anche che le misure rigurdano un sistema (Dali) con distorsione armonica piuttosto alta. Esistono sistemi che distorcono molto meno senza bisogno di essere pilotati in corrente.

Il pilotaggio in corrente riduce la distorsione causata dalle non linearità del fattore di forza (BL) ed alla variazione di induttanza della bobina mobile mentre possono meno sulle non linearità dovute alle parti meccaniche e nulla sulla distorsione causata dal break-up dei diaframmi (come si vede bene confrontando i due grafici a 20 Watt della Dali -> picco a 750 Hz e 1000 Hz).

Per ottenere il massimo dal pilotaggio in corrente si dovrebbe realizzare un sistema multiamplificato con i cross-over elettronici a monte degli amplificatori.

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 24/11/2017, 13:33
da The_bastonator
Tutto questo vale se si pilota direttamente l'altoparlante, perchè se c'è di mezzo il crossover passivo il discorso cambia.

O sbaglio ?

Comunque anche un monotriodo senza feedback approssima un amplificatore in corrente, con vari distinguo.

Pino

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 24/11/2017, 13:43
da MarioBon
Diciamo che senza cross-over è meglio.
Tra l'altro con il pilotaggio in corrente si dovrebbero usare i filtri di tipo serie (e non quelli classici in parallelo).

Il mono triodo non controreazionato può avere una impedenza di uscita anche superiore a 2 ohm.
Non è proprio un generatore di corrente ma neanche un generatore di tensione. Diciamo che la corrente non dipende completamente dal carico.
Certo di quei 2 ohm è meglio tenerne conto in fase di progetto.

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 25/11/2017, 18:22
da faber_57
Ho fatto una prova brutale, e cioè una misura di TND di un woofer in sospensione pneumatica filtrato 100-600 Hz pilotato in tensione ed in corrente. Per pilotarlo in corrente ho inserito una resistenza da 22 ohm in serie e poi pareggiato con attenzione le risposte con un equalizzatore in modo che fossero sovrapponibili. Non è un vero pilotaggio in corrente, ma volevo vedere se almeno qualcosa cambiava nel profilo di distorsione. Il woofer è un SB Acoustics SB17NRXC35-8.
Ecco il risultato:

Immagine

Sono perplesso...

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 26/11/2017, 10:49
da MarioBon
Il woofer che hai usato (che conosco) è dotato di un anello di demodulazione e, per di più, lo hai misurato in una banda di frequenze dove tale anello è efficace. In pratica, a quelle frequenze, l'impedenza dell'altoparlante è quasi costante (resistiva) quindi è normale che non ci sia differenza tra il pilotaggio in tensione ed in corrente.
Immagino che, per pareggiare i livelli, tu abbia dovuto "alzare il volume" quindi quella che si vede potrebbe essere un po' di distorsione dell'amplificatore (poverino anche lui).

Questo prova che, quando gli altoparlanti sono buoni...sono buoni.

Comunque se universalmente si è scelto il pilotaggio in tensione è perché ci sono ottimi motivi per farlo. Per esempio non si deve realizzare un amplificatore per ogni singolo sistema di altoparlanti e non si è obbligati a realizzare solo sistemi amplificati.
Va poi tenuto conto che i transistors ed i MOSFET, piuttosto che una elevata tensione, preferiscono un carico basso (preferibilmente resistivo o resistivo-induttivo).

http://www.mariobon.com/Articoli_nuovi/ ... rrente.htm

Complimenti per la curiosità e la soluzione scelta (i 22 ohm in serie).

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 26/11/2017, 14:54
da faber_57
Prima di mettermi a costruire un ampli in corrente (anche solo su un tavolaccio...) volevo essere sicuro di non perdere tempo! Sto accroccando un sistema multiamplificato e quel woofer dovrà funzionare più o meno in quel range.

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 26/11/2017, 15:00
da MarioBon
Il pilotaggio in corrente è più adatto per le frequenze più basse (con equalizzazione).
Per quel particolare woofer in quella banda non mi sembra tanto utile.

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 26/11/2017, 15:11
da fab0
Interessante!

Quindi il mistico pilotaggio in corrente ha un senso ove l'impedenza non sia resistiva/costante. In questi frangenti è migliorativo rispetto allo strausato pilotaggio in tensione?

Ci sono differenze nella "gestione" dei comportamenti non lineari degli altoparlanti, tipici di un uso con segnali non piccoli?