NIMALONE65 ha scritto:
Se ascolti un pieno orchestrale è un difetto , se ascolti un quartetto Jazz un pregio , dipende .
Ma poi chi l'ha detto che non si possa avere entrambe ! ?
Nel post d'apertura avevo sottolineato "contestualmente", questo perchè una corretta integrazione tra diffusore e acustica porta a far preferire diafonie con valori da record.
A questo punto il "difetto" della diafonia -compensa- un altro difetto di natura acustica (cattiva integrazione).
Chi non ha difetti di acustica troverà quel fenomeno (monofonizzazione) deleterio per l'immagine del palcoscenico 3D.
Il mio Impianto: Impianto principale:Diffusori autocostruiti Ciare H04.1,Amplificatore Unison Research Unico Secondo,lettore cd Unison Research Unico cd primo,tuner Unison Research Unico R,giradischi Pro-ject debut esprit,pre phono mm TP Audio. Impianto Studio:Diffusori Dynavoice dx5,Amplificatore Unison Research Simply Two,Lettore cd Unison Research Unico cd Primo,Registratore cassette Nakamichi 480.
Vediamo se l'effetto del rinforzo del canale centrale causato dalla diafonia può essere quantificato (almeno come ordine di grandezza):
il canale destro contiene il segnale D+C (destro +centrale)
il canale sinistro contiene il segnale S+C (sinistro + centrale)
per il momento possiamo pensare che D, S e C siano pure sinusoidi quindi D,S e C sono le ampiezze di questi segnali che tratteremo come scalari. Poi, dato che vale il principio di sovrapposizione, potremo estendere euristicamente il ragionamento a segnali comunque composti. Il punto di ascolto è perfettamente al centro dei due diffusori e supponiamo che tutti i segnali siano in fase.
La diafonia inietta una parte del canale destro nel sinistro e una parte del sinistro nel destro. Così nel canale destro troveremo (invece di D+C):
D + C + x(S+C) dove x è la frazione di canale sinistro finito nel destro. Svolgiamo i calcoli
D + C + xS + xC =
D + xS + (1+x)C =
(1-x)D + xD + xS + (1+x)C = ______(non è cambiato nulla: (1-x)D + xD = D )
(1-x)D + x(D+S) + (1+x)C = _______(per definizione D+S=C)
(1-x)D + xC + (1+x)C =
(1-x)D + (1+2x)C ________________(1)
Quindi nel canale destro, a causa della diafonia, non solo è aumentato il canale centrale ma è diminuito il canale destro (che combinandosi con il canale sinistro, portato dalla diafonia, ha rinforzato ulteriormente il canale centrale).
Ora supponiamo che la diafonia sia di 30.45 dB il che significa che x=0.03. Sostituiamo il valore di x nell'espressone (1)
0.97D + 1.06C
il canale centrale, rispetto al contenuto del canale destro, è aumentato di 1.06/0.97=1.092
ovvero 0.77 dB. Una variazione di 0.77dB, spalmata su più ottave è udibile.
Se la diafonia fosse di 25 dB (5.6%) avremmo:
0.944D + 1.112C che porta ad un rinforzo relativo del canale centrale di 1.4 dB.
Lo stesso avviene nel canale sinistro quindi i livelli relativi non cambiano.
Mario Bon http://www.mariobon.com
"Con delizia banchettiamo con coloro che volevano assoggettarci" (Adams Family)
MarioBon ha scritto:Vediamo se l'effetto del rinforzo del canale centrale causato dalla diafonia può essere quantificato (almeno come ordine di grandezza):
il canale destro contiene il segnale D+C (destro +centrale)
il canale sinistro contiene il segnale S+C (sinistro + centrale)
per il momento possiamo pensare che D, S e C siano pure sinusoidi quindi D,S e C sono le ampiezze di questi segnali che tratteremo come scalari. Poi, dato che vale il principio di sovrapposizione, potremo estendere euristicamente il ragionamento a segnali comunque composti. Il punto di ascolto è perfettamente al centro dei due diffusori e supponiamo che tutti i segnali siano in fase.
La diafonia inietta una parte del canale destro nel sinistro e una parte del sinistro nel destro. Così nel canale destro troveremo (invece di D+C):
D + C + x(S+C) dove x è la frazione di canale sinistro finito nel destro. Svolgiamo i calcoli
D + C + xS + xC =
D + xS + (1+x)C =
(1-x)D + xD + xS + (1+x)C = ______(non è cambiato nulla: (1-x)D + xD = D )
(1-x)D + x(D+S) + (1+x)C = _______(per definizione D+S=C)
(1-x)D + xC + (1+x)C =
(1-x)D + (1+2x)C ________________(1)
Quindi nel canale destro, a causa della diafonia, non solo è aumentato il canale centrale ma è diminuito il canale destro (che combinandosi con il canale sinistro, portato dalla diafonia, ha rinforzato ulteriormente il canale centrale).
Ora supponiamo che la diafonia sia di 30.45 dB il che significa che x=0.03. Sostituiamo il valore di x nell'espressone (1)
0.97D + 1.06C
il canale centrale, rispetto al contenuto del canale destro, è aumentato di 1.06/0.97=1.092
ovvero 0.77 dB. Una variazione di 0.77dB, spalmata su più ottave è udibile.
Se la diafonia fosse di 25 dB (5.6%) avremmo:
0.944D + 1.112C che porta ad un rinforzo relativo del canale centrale di 1.4 dB.
Lo stesso avviene nel canale sinistro quindi i livelli relativi non cambiano.
Perfetto, matematicamente illuminante nel caso qualcuno abbia problemi a farsi i conti.
Lemmy ha scritto:Però io col vinile,nonostante tutto,noto una scena spesso più larga che con il cd?!...
visto che tra vinile e CD è cambiata solo la sorgente dobbiamo cercare il motivo nella sorgente e sappiamo che CD ed LP non vengono "confezionati" allo stesso modo. Potresti anche fare una domanda a Velut Luna che ne sa certamente più di tutti noi messi assieme.
Mario Bon http://www.mariobon.com
"Con delizia banchettiamo con coloro che volevano assoggettarci" (Adams Family)
Lemmy ha scritto:Però io col vinile,nonostante tutto,noto una scena spesso più larga che con il cd?!...
Il Missaggio per la costituzione del master del vinile tiene conto generalmente della diafonia del prodotto che deve essere letto da un pick up che ha senz'altro problemi di diafonia. Talvolta però si eccede ed ecco che può capitare che un vinile abbia una separazione troppo netta e risulti un'immagine troppo allargata, generata da un uso troppo disinvolto delle tecniche DSP
Il mio Impianto: Amplificatore Nad C355 Lettore cd Nad C515 DAC Nad d1050 Giradischi Project RPM5 Carbon Prephono Project Phonobox II SE Diffusori Opera Quinta 2011
Io sapevo che nell'incisione del vinile, tutto cio che sta sotto i 300Hz viene obbligatoriamente registrato in mono (oltre alla curva di equalizzazione RIAA, che nasce comunque per esigenze "meccaniche" del supporto) La registrazione in stereo di frequenze sotto i 300Hz causerebbe seri problemi di tracciabilita in lettura.
Purtroppo non ricordo il ducumento originale per poterlo postare; mi pare fosse un pdf che riguardasse i torni di incisione Neumann.
Il mio Impianto: Al momento in configurazione provvisoria causa presenza bambina piccola piuttosto vivace...
Diffusori Audio Physic Spark Finale Lyngdorf SDA2175 Preamplificatore Pioneer C-21 Lettore CD CEC TL-51x + DAC DX71mk2 Lettore SACD Marantz SA7001 (modificato) Lettore di rete Logitech Squeezebox Touch -> Gustard U12 -> DAC Beresford Caiman SEG con alimentazioni lineari autocostruite
Cuffie: Stax SR-507, Stax SR-X/mk3, Sony MDR-1A, Sony MDR-F1, Koss PortaPro, AKG Y50 Amplificatori Cuffie: Stax SRM-1/mk2 pro, Stax SRM-353X
Cavi di segnale e potenza Blue Jeans Cable
In panchina: Naim Nait 5, Micromega A80, M2Tech HiFace 1 e HiFace 2, Wharfedale Diamond 9.0, preampli e finale valvolari autocostruiti, vari componenti Behringer
organist ha scritto:Io sapevo che nell'incisione del vinile, tutto cio che sta sotto i 300Hz viene obbligatoriamente registrato in mono (oltre alla curva di equalizzazione RIAA, che nasce comunque per esigenze "meccaniche" del supporto) La registrazione in stereo di frequenze sotto i 300Hz causerebbe seri problemi di tracciabilita in lettura.
Purtroppo non ricordo il ducumento originale per poterlo postare; mi pare fosse un pdf che riguardasse i torni di incisione Neumann.
Anche io ricordo la stessa cosa, e la rete come sempre aiuta:
Esatto e oltre alla motivazione della deformazione del solco, quello detto in altre parole come esigenze meccaniche, le frequenze basse generalmente non hanno una direzionalità, nel senso che sono omnidirezionali e possono quindi essere registrate in mono.
Esempio: l'uso di un singolo subwoofer non alterà la direzionalità dei suoni provenienti dall'altoparlante destro vs sinistro e viceversa