E' tutto un pomeriggio che ascolto (oggi ci sento bene...il raffreddore è stato smaltito).
Somiglia molto al suono che conosco ma...con delle piccole differenze che sono andato a scovare. (volevo anche capirci)
Alle misure di risposta in frequenza non si riscontrano differenze apprezzabili, le curve si sovrappongono entro scarti non udibili...però...come preannunciato prima (nonostante la provvisoria "sordità") noto (continuo a notare) una differenza nella gamma medioalta e alta, questa sensazione di levigatura (dolcezza) permane.
Essendo personalmente sensibile al fatto che quello che sento con certezza deve poi trovare un riscontro alle misure, ho spostato l'attenzione su altro, visto che la risposta in frequenza era pressochè identica.
La differenza dalla quale scaturisce il fenomeno riguarda (UNO) la capacità di restituire un segnale impulsivo (al limite della tosatura) con maggiore tensione sul carico, e (DUE) la distribuzione della distorsione armonica che, nel mio, sale progressivamente con ordine pari e dispari, mentre nel Creek predomina quella di seconda armonica.
Questo conferisce un dato di fatto: se il mio ha il classico suono da buon stato solido, il Creek sembra spostare leggermente le caratteristiche verso il "valvolare" ma...
senza i difetti dei valvolari...quali ad esempio un fattore di smorzamento basso.
La modulazione del basso e mediobasso è spettacolare, articolata e decisa, prorompente nelle percussioni. (perfino la pedaliera dell'organo ha un proprio "ritmo")
Ovviamente l'abbinamento nel mio sistema è "facilitato" dalla sensibilità medioalta per cui, non si potrà mettere la mano sul fuoco per quando verrà chiamato a pilotare carichi piu ostici e sensibilità piu basse. (i presupposti però sono incoraggianti poichè dopo averlo tirato rimaneva quasi freddo, segno che non ha sfruttato sufficiente potenza tale da subire sollecitazioni termiche eccessive).
L'esperimento finale, oltre ad aver rilevato ben 51 Volt di picco massimo lineare (e sul carico fanno 433,5 watt) ho inserito una curva di equalizzazione FLAT (rappresentata flat come smoothing psicoacustico) e all'ascolto quella sensazione di suono dolce è diminuita, tuttavia non solo sono aumentate le microinformazioni ma...l'assenza di fatica di ascolto continuava a persistere.
La curva di equalizzazione ottenuta nel punto ascolto è questa...(non simulata, ma misurata nel punto ascolto)
Dove voglio andare a parare: l'andamento della curva di risposta in frequenza dipende -anche- dal rapporto che lega la stessa alla
distorsione armonica (a volte anche distorsione di forma) motivo per il quale...due curve di risposta in frequenza pressochè sovrapponibili, possono generare sensazioni diverse all'ascolto.
In questo caso, con il Creek, ci si può spingere fino ad una risposta perfettamente piatta, senza avvertire la classica sensazione di suono troppo aperto, vivido e brillante che sul momento sembra catturare l'attenzione e poi magari alla lunga stanca un po.
(a parte che verrebbero anche i carabinieri).