TEST: applicare al segnale la differenza dell'inverso.
Inviato: 19/03/2019, 22:57
L'esperimento verte per capire quando un operazione lineare rende due suoni indistinguibili.
E' stato effettuato "a spese" di un convertitore Digitale/Analogico.
Per poter effettuare queste operazioni serve una precisione estrema (anche fin troppo).
1) principalmente l'ADC che acquisisce e digitalizza il segnale dovrà garantire massima ripetibilità ed errori molto bassi. (quantomeno inudibili)
2) l'allineamento dei segnali, a livello di offset, dovrà garantire molta coerenza riducendo l'errore di Nvolte sotto il campione. (sample)
Da escludere qualsiasi tentativo con software tipo Audition e/o Cool edit, ne verrebbe fuori un pasticcio.
3) l'allineamento in ampiezza dovrà garantire uno scarto bassissimo. (spesso a 3 zeri dopo la virgola).
In cosa (e come) consiste la prova. (peraltro anche divertente)
A) Si prende un segnale audio intonso (per velocizzare ho selezionato 30/35 secondi del brano)
B) lo si acquisisce tramite un ADC.
C) si inseriscono in un software di allineamento e si traccia la differenza per sottrazione.
D) ricavato il segnale (Delta) lo si somma in fase al segnale originale: MIX.
E) il segnale MIX lo si converte con il DAC e si (ri)acquisisce il segnale analogico.
F) il segnale analogico acquisito da questa operazione lo si confronta con l'originale.
....da questa operazione si ottiene un segnale analogico convertito molto piu congruo e coerente rispetto quello convertito dal DAC poichè, oltre ad allinearsi la risposta in frequenza, si è rimodulata la fase...tant'è che fino a -74dB risulta essere 0°.
Vediamo direttamente il responso alle misure relativo a quanto sopradescritto.
Qui si vede la prima sovrapposizione tra segnale originale (in BLU) e quello acquisito analogico (in BIANCO) (si nota, oltre all'offset, una minima differenza in ampiezza)
Adesso applichiamo il nostro allineamento, sia per l'offset, che per l'ampiezza. (i due segnali si "sovrappongono", almeno visivamente, e per questa zoommatura.
Il delta dello spettro mostra comunque una risibile differenza...entro lo 0.1dB (ed entro la gamma udibile e prima del rumore) (ho applicato anche un algoritmo compensatore della risposta senza ottenere sostanziali differenze)
Adesso andiamo a vedere la parte di waveform "rimasta" dalla differenza. (questo è il segnale che andremo a sommare all'originale.
e lo vediamo qui, la somma dei due segnali precedentemente allineati(il delta della waveform va sommata in fase)
Tra vari DAC, solitamente, si apprezzano differenze risibili nella risposta in frequenza, distorsioni molto basse, crosstalk con scarto minimo ect...
Solitamente la differenza scaturisce dalla distribuzione della fase (e lo vedremo) dall'interfacciamento, che a sua volta genera incoerenza di fase e ampiezza del segnale.
Andiamo adesso a vedere cosa è accaduto tra il confronto del segnale analogico con l'originale e quello tra il segnale analogico "elaborato" e l'originale.
Ecco la prima differenza tra l'ampiezza residua del segnale analogico normale e quello elaborato se confrontati con l'originale. (in BIANCO il segnale normale, in BLU quello elaborato).
stessa cosa nel residuo dello spettro. (qui è il segnale BIANCO quello elaborato, quello BLU è il normale).
Infine andiamo ad osservare la FASE, con Threshold tarato a -74dB.
Qui sotto il segnale normale.
Qui il segnale elaborato.
Risultato della prova: l'estrazione del segnale differenza (tra originale ed analogico) sommato al segnale originale...ha generato, dopo la successiva conversione, la "rimodellazione" della fase (e della risposta in frequenza) a tal punto da limitare le differenze (sottolineo tra segnale originale e segnale convertito) entro uno scarto inudibile.
Il test è aperto a qualsiasi tipo di ragionamento e "riflessione".
E' stato effettuato "a spese" di un convertitore Digitale/Analogico.
Per poter effettuare queste operazioni serve una precisione estrema (anche fin troppo).
1) principalmente l'ADC che acquisisce e digitalizza il segnale dovrà garantire massima ripetibilità ed errori molto bassi. (quantomeno inudibili)
2) l'allineamento dei segnali, a livello di offset, dovrà garantire molta coerenza riducendo l'errore di Nvolte sotto il campione. (sample)
Da escludere qualsiasi tentativo con software tipo Audition e/o Cool edit, ne verrebbe fuori un pasticcio.
3) l'allineamento in ampiezza dovrà garantire uno scarto bassissimo. (spesso a 3 zeri dopo la virgola).
In cosa (e come) consiste la prova. (peraltro anche divertente)
A) Si prende un segnale audio intonso (per velocizzare ho selezionato 30/35 secondi del brano)
B) lo si acquisisce tramite un ADC.
C) si inseriscono in un software di allineamento e si traccia la differenza per sottrazione.
D) ricavato il segnale (Delta) lo si somma in fase al segnale originale: MIX.
E) il segnale MIX lo si converte con il DAC e si (ri)acquisisce il segnale analogico.
F) il segnale analogico acquisito da questa operazione lo si confronta con l'originale.
....da questa operazione si ottiene un segnale analogico convertito molto piu congruo e coerente rispetto quello convertito dal DAC poichè, oltre ad allinearsi la risposta in frequenza, si è rimodulata la fase...tant'è che fino a -74dB risulta essere 0°.
Vediamo direttamente il responso alle misure relativo a quanto sopradescritto.
Qui si vede la prima sovrapposizione tra segnale originale (in BLU) e quello acquisito analogico (in BIANCO) (si nota, oltre all'offset, una minima differenza in ampiezza)
Adesso applichiamo il nostro allineamento, sia per l'offset, che per l'ampiezza. (i due segnali si "sovrappongono", almeno visivamente, e per questa zoommatura.
Il delta dello spettro mostra comunque una risibile differenza...entro lo 0.1dB (ed entro la gamma udibile e prima del rumore) (ho applicato anche un algoritmo compensatore della risposta senza ottenere sostanziali differenze)
Adesso andiamo a vedere la parte di waveform "rimasta" dalla differenza. (questo è il segnale che andremo a sommare all'originale.
e lo vediamo qui, la somma dei due segnali precedentemente allineati(il delta della waveform va sommata in fase)
Tra vari DAC, solitamente, si apprezzano differenze risibili nella risposta in frequenza, distorsioni molto basse, crosstalk con scarto minimo ect...
Solitamente la differenza scaturisce dalla distribuzione della fase (e lo vedremo) dall'interfacciamento, che a sua volta genera incoerenza di fase e ampiezza del segnale.
Andiamo adesso a vedere cosa è accaduto tra il confronto del segnale analogico con l'originale e quello tra il segnale analogico "elaborato" e l'originale.
Ecco la prima differenza tra l'ampiezza residua del segnale analogico normale e quello elaborato se confrontati con l'originale. (in BIANCO il segnale normale, in BLU quello elaborato).
stessa cosa nel residuo dello spettro. (qui è il segnale BIANCO quello elaborato, quello BLU è il normale).
Infine andiamo ad osservare la FASE, con Threshold tarato a -74dB.
Qui sotto il segnale normale.
Qui il segnale elaborato.
Risultato della prova: l'estrazione del segnale differenza (tra originale ed analogico) sommato al segnale originale...ha generato, dopo la successiva conversione, la "rimodellazione" della fase (e della risposta in frequenza) a tal punto da limitare le differenze (sottolineo tra segnale originale e segnale convertito) entro uno scarto inudibile.
Il test è aperto a qualsiasi tipo di ragionamento e "riflessione".