Ci metto 5 min.
Puoi mandarlo tranquillamente, anzi...quasi quasi metterei il download aperto al pubblico.
TEST: applicare al segnale la differenza dell'inverso.
- TomCapraro
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Re: TEST: applicare al segnale la differenza dell'inverso.
Partiamo direttamente dallo schema che mostra come viene acquisito il segnale, e con che tipo di collegamento.
Come si vede, il circuito digitale è sotto lo stesso clock.
Questo consente di poter ripetere le acquisizioni con una deriva dell'orologio pressochè assente (si spazia con drift tra 0ppm e 0,01ppm su una lunghezza del file pari a 20 secondi)
"Se" l'intero processo di acquisizione-conversione non fosse sottoposto ad elaborazione che ne elimina le differenze sulla parte lineare...si sentirebbe una differenza abbastanza marcata.
L'esperimento, come specificato all'inizio, serve per capire che: eliminate tutte le differenze di tipo lineare (che sono eliminabili) anche un processo cosi complesso (se la distorsione rimane molto bassa) non produce differenze udibili.
Tutto questo con qualunque elettronica che lo consente, e senza alcun limite di prezzo.
Come si vede, il circuito digitale è sotto lo stesso clock.
Questo consente di poter ripetere le acquisizioni con una deriva dell'orologio pressochè assente (si spazia con drift tra 0ppm e 0,01ppm su una lunghezza del file pari a 20 secondi)
"Se" l'intero processo di acquisizione-conversione non fosse sottoposto ad elaborazione che ne elimina le differenze sulla parte lineare...si sentirebbe una differenza abbastanza marcata.
L'esperimento, come specificato all'inizio, serve per capire che: eliminate tutte le differenze di tipo lineare (che sono eliminabili) anche un processo cosi complesso (se la distorsione rimane molto bassa) non produce differenze udibili.
Tutto questo con qualunque elettronica che lo consente, e senza alcun limite di prezzo.
saluti, Tom
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Re: TEST: applicare al segnale la differenza dell'inverso.
Il messaggio è stato cancellato per i seguenti motivi:
1) il download non funziona
2) il sito scelto purtroppo mostra anche immagini "poco consone"
Si prega l'utente di caricarlo su un altro sito, anche wetransfer va bene
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1) il download non funziona
2) il sito scelto purtroppo mostra anche immagini "poco consone"
Si prega l'utente di caricarlo su un altro sito, anche wetransfer va bene
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Re: TEST: applicare al segnale la differenza dell'inverso.
Scusate non sono molto pratico con i siti di uploading
Riprovo con quello che mi avete suggerito https://we.tl/t-2JQvsvXLfM
Riprovo con quello che mi avete suggerito https://we.tl/t-2JQvsvXLfM
- TomCapraro
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Re: TEST: applicare al segnale la differenza dell'inverso.
AntoninoLeone ha scritto:Scusate non sono molto pratico con i siti di uploading
Riprovo con quello che mi avete suggerito https://we.tl/t-2JQvsvXLfM
Ciao Antonino, ho scaricato il file, è un brano bellissimo e "impegnativo", con parecchia dinamica.
Noto che è in formato FLAC per cui lo convertirò in WAV e lavorerò con questo formato.
Appena posso, e appena finisco, li posto entrambi in formato FLAC. (file originale e file che passa da 2 conversioni D/A --> A/D)
saluti, Tom
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Re: TEST: applicare al segnale la differenza dell'inverso.
Rimsky-Korsakov-Dance-of-the-Tumblers-from-The-Snow-Maiden.flac
Ottima registrazione con fattore di cresta alto (11.2 => 21.2 dB) e una figura di Lissajouss molto regolare. La distribuzione dell'ampiezza è tipica delle registrazioni con elevata dinamica.
Spettro sostenuto anche sotto i 20 Hz (notevole il picco a 30 Hz) e Slew Rate del segnale a 1.8 (per ampli da 100 Watt) che è da 2 a 3 volte più alto del valore tipico.
Magari fossero tutte così.
Qui ci vuole un sistema di altoparlanti con le contropalle. E per fortuna che secondo P. Klipsch "sotto ai 30 Hz non c'è niente"
Ottima registrazione con fattore di cresta alto (11.2 => 21.2 dB) e una figura di Lissajouss molto regolare. La distribuzione dell'ampiezza è tipica delle registrazioni con elevata dinamica.
Spettro sostenuto anche sotto i 20 Hz (notevole il picco a 30 Hz) e Slew Rate del segnale a 1.8 (per ampli da 100 Watt) che è da 2 a 3 volte più alto del valore tipico.
Magari fossero tutte così.
Qui ci vuole un sistema di altoparlanti con le contropalle. E per fortuna che secondo P. Klipsch "sotto ai 30 Hz non c'è niente"
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Re: TEST: applicare al segnale la differenza dell'inverso.
Ecco qui ----> http://www.filedropper.com/testudibilit
Nella cartella c'è il file FLAC (intonso) che ha mandato Antonino in aggiunta al file che ho preparato.
Il confronto va effettuato in cieco altrimenti non ha alcun senso.
Qualche misura dopo...
Nella cartella c'è il file FLAC (intonso) che ha mandato Antonino in aggiunta al file che ho preparato.
Il confronto va effettuato in cieco altrimenti non ha alcun senso.
Qualche misura dopo...
saluti, Tom
- TomCapraro
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Re: TEST: applicare al segnale la differenza dell'inverso.
PER POTER FARE UN ABX CORRETTO, I FILES DOVREBBERO MANTENERE UN RAGIONEVOLE ALLINEAMENTO DELL'OFFSET, IN MODO CHE UN EVENTUALE COMMUTAZIONE "AL VOLO" RIPORTI -CIRCA- I DUE BRANI ALLO STESSO SEGMENTO CHE SI VUOLE ASCOLTARE.
Per questa ragione vi posto anche gli stessi files adatti per un test ABX.
http://www.filedropper.com/xabx
Per questa ragione vi posto anche gli stessi files adatti per un test ABX.
http://www.filedropper.com/xabx
saluti, Tom
- AntoninoLeone
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Re: TEST: applicare al segnale la differenza dell'inverso.
Abbiamo giocato un po con questi file ammetto le difficoltà nel trovare differenze
Con gli amici si spara un po ad indovinare
Adesso dimmi che non abbiamo sentito differenze tra un file originale e il risultato di un grammofono modificato
Con gli amici si spara un po ad indovinare
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Re: TEST: applicare al segnale la differenza dell'inverso.
AntoninoLeone ha scritto: Abbiamo giocato un po con questi file ammetto le difficoltà nel trovare differenze
Con gli amici si spara un po ad indovinare
Adesso dimmi che non abbiamo sentito differenze tra un file originale e il risultato di un grammofono modificato
Ecco, questo è lo spirito giusto per affrontare questi discorsi e queste prove.
Non tutto è "modificabile" a maggior ragione quando le prestazioni (alterazioni non lineari) sono evidenti come il caso del "grammofono".
Le analisi (anche preventive) di qualsiasi elettronica e diffusore forniscono una sorta di quadro affinchè poter stimare se la cosa è fattibile o se rimane ampio margine "non corregibile" tanto da portarlo ad una facile discernibilità all'ascolto.
Con i DAC è "semplice" perchè mantengono la fase (si spazia tra fase lineare e la fase minima) entro una finestra molto stretta.
Più complicato (di parecchio) sugli amplificatori (lo ha fatto Bob Carver a furia di barbatrucchi e con parecchi giorni di lavoro)
Praticamente impossibile con i diffusori IN AMBIENTE perchè la fase sconfina nell'eccesso.
Due diffusori (dentro un ambiente) si possono rendere parecchio "somiglianti" ma non perfettamente identici da non poter capire quale dei due stia suonando.
Ci possono essere casi in cui, un diffusore della stessa marca, con altoparlanti dello stesso modello e che cambia magari la forma del mobile possano somigliarsi a tal punto da non poterli piu discernere.
Un esperimento simile ai tempi lo feci tramite le Sonus Faber Cremona e le Sonus Faber Auditor...fino a 60hz e fino "ad un certo volume" veniva veramente difficile a capire quale stesse suonando.
Ovviamente era presente un processo di correzione ad entrambi i diffusori.
saluti, Tom
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