Su intera banda (teoricamente piatta) l'amplificatore media l'ìntera impedenza in funzione della frequenza in cui ricade il minimo, quindi fornisce un massimo di tensione.
Se nella banda viene ridotto un segmento in cui ricade il minimo d'impedenza l'amplificatore fornisce qualcosina in piu, quindi aumenta la tensione d'uscita e i watt.
Una prova la feci sul mio sistema portando a limite l'amplificatore sul carico che, nella zona definita "energica", richiede abbastanza corrente.
A banda intera DC-48.000hz, prima della tosatura, si raggiungono i 47,62 volt di picco.
Modificando l'impulso e rendendolo simile ad una risposta audio, quindi 20hz-20.000hz, il valore sale fino a 48,02 volt di picco.
Con l'impulso precedente se cerco di elevarlo a 48,02 volt siamo già in saturazione, vale a dire: la tensione non sale più, e la "punta" dell'impulso si squadra. (si chiama distorsione di forma)
Questo vuol dire che nella zona del minimo (attorno i 3 ohm) possiamo ottenere potenze istantanee maggiori di 768 watt senza la minima comparsa della distorsione di forma.
La potenza istantanea può apparire come "elevata" ma in realtà viene impiegata soltanto con specifici programmi musicali, ad esempio: le percussioni (ben picchiate)
Il disco Drums della Sheffields Records ne è un esempio, con questo disco si registrano 120dB di picco massimo lineare...e se la matematica non è un opinione pare che la cosa corrisponda.
Il sistema produce (nel punto ascolto e con due diffusori in funzione) 91dB con 1 watt a canale.
Se prendiamo la massima tensione (48,02 volt) e calcoliamo i watt sul carico di 3 ohm otteniamo: 48,02x48,02/3 = 768,6 watt istantanei. (1537,2 x entrambi i canali).
Oltre ad un buon fonometro la SPL MAX di picco si può anche "stimare a tavolino" (e corrisponde) 10xLog(1537,2/2) = 28,85dB di incremento rispetto i 2watt applicati per raggiungere i 91dB.
L'incremento va sommato, quindi: 91+28,85 = 119,85dB.
Questi ascolti "nerboruti" non fanno parte del normale programma audio-musicale che si svolge in condizioni normali, solo occasionalmente e, soprattutto, verso la fine degli ascolti...ovvero prima di spegnere l'impianto.
In condizioni normali, anche a livello MOLTO realistico, di watt se ne impiegano molto meno.
L'altro giorno ascoltavo l'album di Ray Charles&Friends, il volume era abbastanza alto e tutto sembrava reale, ad un certo punto mi è saltato in mente di andare a verificare quanti watt venissero impiegati ma...dopo aver collegato l'oscilloscopio...mi sono reso conto di quanto può cambiare l'erogazione in relazione della complessità del programma musicale.
Pochi watt....soltanto 36 watt di picco massimo...(e per una frazione di una manciata di microsecondi, che vedremo nel prossimo grafico)
Insomma, alla fine tenendo conto della sensibilità del diffusore
in base a ciò che uno vuole ottenere, quindi dando anche un occhiata all'impedenza (per la scelta del finale) del diffusore, si possono interfacciare dei sistemi in modo eccelso.
Personalmente non sono d'accordo con chi impiega valvolari di potenza molto ridotta e si aspetta una dinamica realistica e...indistorta.