AntoninoLeone ha scritto:Non capisco cosa significhi questo valore che trovo nelle apparecchiature digitali
E' il valore in ppm (
parti
per
milione) relativo alla deriva dell'oscillatore del clock.
Immagina un comune orologio sincronizzato in data di oggi per poi ricontrollarne l'orario tra un mese, più risulterà "in orario" e meno sarà la deriva dello stesso.
In termini di effettivo funzionamento l'oscillatore del clock (sia in un DAC che in un ADC) serve a pilotare i convertitori, ovvero alla fine ne regola la frequenza di campionamento.
Lo standard sulla imprecisione degli oscillatori a cristalli è pari a +/-20ppm, ovvero: al termine di un milione di parti ci ritroviamo con un valore o di 999.980...oppure di 1.000.020.
Se prendiamo come "parti" (che è generico) il tempo trascorso in secondi...dopo un milione di secondi troveremmo un errore +/- di 20 secondi.
Poniamo che due lettori CD si facessero partire nello stesso istante (con un CD virtualmente infinito) quindi con riproduzione in simultanea, dopo 11 giorni, 13 ore, 46 minuti e 40 secondi (che sarebbero un milione di secondi) di riproduzione, uno dei due lettori continuerà a riprodurre per altri 20 secondi visto che l'errore avrà "spalmato" i campioni per 20 parti per milione, questo vale anche per i segnali campionati (registrazione analogico-digitale).
Ci siamo abbondantemente gettati su un errore abbastanza ampio, in realtà i clock sono molto piu precisi...però per fare l'esempio e ipotizzare qualsiasi altro calcolo il valore va bene.
Qui comunque si può calcolare il valore di errore in funzione della temperatura, ottenendo anche riscontri in secondi, minuti, giorni e anni.
https://www.maximintegrated.com/en/desi ... gn/rtc.cfm
Non dare comunque molta importanza a questi valori, un drift clock odierno non è assolutamente avvertibile ad orecchio, viene soltanto messo il valore per poter "sfoderare" la precisione che, oramai, non teme la perfezione. (o quasi)
Il drift clock è molto piu incisivo per quando si effettuano determinati controlli e/o misure.