Questo P.S. è la prova che i problemi lessicali del Sig.Calabrese sono reali.
Se il Sig. Calabrese non riesce a farsi capire dovrebbe ricercarne il motivo nell'utilizzo improprio che fa dei termini. In altre parole non si possono confondere i termini e poi lamentarsi di non essere compresi. Definire "parallele" delle curve che si intersecano è solo uno dei tanti esempi di "problemi lessicali" che si possono portare a carico del Sig. Calabrese. Le definizioni ed il vocabolario sono stati inventati proprio per rendere possibile la comunicazione: chi non si adegua è destinato a rimanere incompresoe perde il diritto di lamentarsi. Nel caso del Sig. Calabrese l'ignoranza non è una colpa ma una scelta consapevole.
Impedenza dinamica significherebbe "impedenza che cambia con le cause".
Extra-corrente significa corrente assorbita in più rispetto ad un carico di riferimento non dipendente dalla frequenza (ma dipende dal valore dal riferimento scelto).
In regime lineare l'impedenza non cambia (per definizione) mentre il coefficiente di extra-corrente può assumere virtualmente qualsiasi valore.
Se come valore di riferimento nel calcolo della extra-corrente si assume il minimo della parte reale del carico, il coefficiente di extra-corrente risulta sempre minore od uguale a uno. Non per nulla è stato proposto di assumere come "impedenza nominale" di un sistema di altoparlanti il minimo della parte reale della sua impedenza. Lascio al Sig. Calabrese questa triviale dimostrazione.
Se un sistema di diffusori da 4 ohm nominali, conforme alla norma, presenta uno svasamento di 60° in corrispondenza del minimo di impedenza, presenterà un coefficiente di extracorrente inferiore o uguale a 5 (dipendendo dal particolare segnale scelto per la misura).
Il coefficiente di extra-correne di una Apogee Scintilla potrebbe essere nell'ordine di 10
(a seconda del segnale utilizzato per misurarlo).
Il coefficiente di extra-corrente dipende:
- dal valore di riferimento scelto
- dalla forma nel tempo del segnale utilizzato per misurlo.
Il minimo della parte reale dell'impedenza di un diffusore acustico,in regime lineare, è sempre la stesso. E' il concetto di "impedenza dinamica" che non può esistere e chi lo utilizza non solo manifesta dei (seri) problemi lessicali ma anche una scarsa conoscenza della Teoria dei Segnali.
Lascio al sig. Calabrese anche questa seconda triviale dimostrazione.
Ma per comprenderlo si devono considerare (e accettare) le definizioni.